Scrive il Bezza in Arcana Mundi: «Con il termine di iatromatematica si intende l’unione della previsione astronomica, la mathesis, e dell’arte medica. In questa congiunzione consiste uno dei maggiori benefici dell’arte astrologica» (Arcana Mundi – Giusebbe Bezza – BUR – Milano – 1995 – p. 671). Questa fondamentale disciplina astrologica posa le sue fondamenta interpretative sul Quaternario degli Elementi: Fuoco, Aria, Acqua e Terra.
Proprio per la sua natura individualizzata – perché il Cielo individualizza – «non tutte le cure convengono a ogni corpo o a ogni malattia». (Arcana Mundi – Giusebbe Bezza – BUR – Milano – 1995 – p. 671), e per questa ragione l’Astrologia Medica diventa uno strumento assai potente nelle mani dell’operatore olistico o di quanti si occupino di medicine alternative, nonché del medico allopatico di larghe vedute.

Puntualizza bene il compianto Dante Valente, astrologo e biologo: «Vista l’attuale trasformazione della medicina in senso consumistico era inevitabile che nascessero sempre più numerose le reazioni e le proteste invocanti una visione più umana, più unitaria del soggetto malato; e sono così tornati alla ribalta a tutti i livelli quei metodi di cura naturali basati su una concezione dell’uomo come unità inscindibile e non come mosaico di organi indipendenti. Ed ecco rivalutate le terapie con l’acqua, con il calore, con l’argilla (non a caso “elementi” astrologici) corrispondenti appunto all’acqua, al fuoco e alla terra» (Dante Valente – Astrosophia – Azzani Editore – Pinerolo (To) – 2020 – p. 179).
Ci avverte lo stesso Oscar Hofman nel suo Classical Medical Astrology – un libretto introduttivo e propedeutico, che un tempo «un medico privo di conoscenze astrologiche, era visto come un cieco». (Classical Medical Astrology – Oscar Hofman – Norfolk – 2009 – 14).
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ToggleGli Umori
In Astrologia Medica Tradizionale, gli Elementi godono di particolari attribuzioni, le quali finiscono per divenirne definizioni. Al Fuoco si attribuisce la Bile Gialla, all’Aria il Sangue, all’Acqua il Flegma e alla Terra la Bile Nera o Atrabile: questi sono i quattro Umori, che nella loro formulazione primaria dobbiamo ad Ippocrate (460-377 a.C.). Da queste attribuzioni umorali, Galeno (129-201 d.C.) elaborò la teoria dei quattro Temperamenti, «l’espressione umana degli elementi» (Helena Avelar & Luis Ribeiro – Traditional Astrology Course – Prisma – 2019 – 37): il Fuoco è collerico, l’Aria è sanguigna, l’Acqua è flemmatica e la Terra è melancolica. Queste, oltre ad essere indicazioni fondamentali in medicina astrologica, sono metri interpretativi di inestimabile valore in astrologia genetliaca, nella identificazione appunto, di quello che è il temperamento individuale e per determinare la complessione in una Genitura.
- Fuoco – Bile Gialla – Collerico
- Aria – Sangue – Sanguigno
- Acqua – Flegma – Flemmatico
- Terra – Bile Nera – Melancolico
Quindi, giusto per dare due esempi, quando parliamo di Bile Gialla, ci riferiamo all’elemento Fuoco, e quando parliamo di Flegma, ci riferiamo all’elemento Acqua. Da un punto di vista numerologico, nel quadro astrologico, si viene a definire l’essenza del Quaternario, ovvero il numero 4 che si dispone a croce a incardinare, o a traslare il Cielo in Terra. Il discorso vorrebbe allargarsi, ma per il momento conviene fermarci qui: il Quaternario.
Ogni Temperamento corrisponde ad un raggruppamento di caratteristiche comportamentali e fisiche (salute, apparenza, etc).
Le Qualità
Tutto questo trova simmetria e giustificazione ermetica – l’astrologia, nei suoi anfratti più simbolici, si struttura su basi ermetiche (e pitagoriche!) – nella dottrina delle Qualità Primarie. Gli Elementi, nel pensiero antico, costituiscono le fondamenta dell’Universo, o meglio, l’Universo si appoggia e si sostiene per questi quattro pilastri fondanti, chiamati Elementi e ricavati dalla commistione delle quattro Qualità Primarie, le quali si manifestano per due coppie di opposti, in perfetta coerenza con l’essenza duale della Creazione: al Caldo si oppone il Freddo, e queste due sono dette Qualità Essenziali, e all’Umido si oppone il Secco, e queste due sono dette Qualità Secondarie, poiché derivano dalle prime. Dove il Secco è una degenerazione del Caldo e l’Umido è una conseguenza del Freddo, come una è la terracotta (Caldo + Secco o meglio, Secco che scaturisce da un eccesso di Caldo), e l’altra la rugiada (Freddo + Umido, o meglio Umido che scaturisce da un eccesso di Freddo). Caldo e Freddo, essendo opposti, non possono venire a contatto, e ciò avviene allo stesso modo per Secco e Umido.

Lo schema presenta se stesso con grande chiarezza e razionalità: sull’asse verticale troviamo in alto il Caldo e in basso il Freddo, mentre sull’orizzontale troviamo l’Umido e il Secco. Dalla loro commistione ricaviamo infine gli Elementi. Il Caldo e il Secco compartecipano dell’elemento Fuoco, mentre il Caldo e l’Umido combinano l’Aria, e il Caldo è comune a entrambi e questi sono gli elementi detti di polarità maschile, identificati graficamente dai triangoli volti verso l’alto, come la fiamma si erge verso il cielo, e che nello schema li troviamo nella parte superiore o attiva – positiva per polarità. Nella parte inferiore, il Freddo accomuna l’Acqua con l’Umido e la Terra con il Secco, e vale il discorso fatto sopra, ma con polarità invertite, dove Freddo e Umido compartecipano dell’elemento Acqua, e Freddo e Secco cristallizzano in Terra. Questi sono infatti i due elementi di polarità femminile, identificati dal triangolo volto in basso, a simulare la fertilità della coppa, e quindi relativi alla polarità passiva o negativa del Cerchio, tutto avendo polarità in questo Universo duale.

Un esempio di come il Medio Evo risolveva queste complessità (da complexio, abbracciare e per estensione, coinvolgere) ce lo fornisce la grande mistica, visionaria, erborista, musicista e tanto altro… Ildegarda di Bingen (1098-1179): «Gli umori nell’uomo […], si muovono ora più aspramente, ora più lievemente, e a seconda dei loro movimenti o impulsi, le passioni e i pensieri in esso, nell’uomo, variano alternandosi sovente». (Ildegarda di Bingen – Il libro delle opere divine – Mondadori – Milano – 2003 – p. 23).
Trasportando queste simbologie entro i territori dell’Astrologia Medica, e a puro titolo esemplificativo, laddove per ipotesi il Medico riscontrasse un eccesso di Bile Gialla (Fuoco), tale eccesso potrebbe essere causa di infiammazioni. Così l’eccesso di Flemma (Acqua) potrebbe provocare influenze, bronchiti e sinusiti, e allo stesso modo, un eccesso di Umore Sanguigno (Aria), potrebbe condurre a nervosismo, emicranie, etc. Mentre le disfunzioni a livello di Atrabile (Terra), sono solitamente connesse con problemi legati alla depressione o addirittura a malattie di carattere autoimmune come sclerosi multipla o Parkinson. (Classical Medical Astrology – Oscar Hofman – Norfolk – 2009 – p. 10). Tutto questo ovviamente a titolo puramente esemplificativo, data la complessa natura dell’interpretazione astrologica, e come per la medicina o per qualsiasi disciplina interpretativa, ogni diagnosi si subordina all’esperienza del diagnosticatore, ed è in questo che sta l’Arte, dato che, qualsiasi cosa ci venga raccontata, la diagnosi, per sua intrinseca natura, rifugge come la peste qualsiasi protocollo.
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