Tychonis Brahe (astrologo e astronomo danese del XVI secolo) in Astronomiæ instauratæ mechanica cita la costruzione dell’Osservatorio Uraniborg proponendo una data e un momento preciso. Leggiamo nel suo testo alla pagina 86 (link del trattato originale, conservato in Internet Archive) quanto segue:
Cùm verò dies is, fundationi destinatus, instaret, accessit optimus ille Danææus, comitatus aliquot Nobilibus viris, tùm quoque quibusdam doctis ex amicis communibus, qui huic actui interesset: & die octavo Augusti manè exoriente Sole una cum ♃ juxta cor ♌︎, Lunâ occidentum cardinem in ♒︎ occupante, in omnium nostrum praesentia lapidem eundem locavit, litando priùs solenniter vinis diversis, & fausta quaepì precando, suffragantibus iis, qui circumstabant amicis. Constitutus autem est hic lapis in angulo domus orientali versus Notapelioten, velut in apposita figuratione juxta litteram P.
Ovvero: Quando si avvicinò il giorno destinato alla fondazione, giunse il nobilissimo Danææus, accompagnato da alcuni nobili e anche da alcuni dotti amici comuni, i quali presero parte alla cerimonia. E così, l’8 agosto, al mattino, mentre il Sole sorgeva con Giove accanto al cuore del Leone e la Luna occupava il cardine occidentale in Acquario, alla presenza di tutti noi egli pose la prima pietra, dopo aver prima compiuto solennemente libagioni con vini di varia natura e aver invocato auspici favorevoli, con il consenso di coloro che lo circondavano come amici.
Uraniborg fu un osservatorio astronomico e laboratorio di alchimia costruito tra il 1576 e il 1580 dall’astronomo danese Tycho Brahe sull’isola di Hven, situata nello stretto dell’Øresund tra la Zelanda e la Scania, all’epoca sotto il dominio danese. Il nome “Uraniborg” deriva da Urania, la musa dell’astronomia, e significa “Castello di Urania”. La costruzione di Uraniborg rappresentò una pietra miliare nella storia dell’astronomia, essendo il primo osservatorio moderno in Europa progettato specificamente per l’osservazione astronomica e l’ultimo a essere costruito prima dell’invenzione del telescopio. Il complesso includeva strumenti astronomici avanzati per l’epoca, come quadranti murali e sfere armillari, che permisero a Brahe di effettuare osservazioni estremamente precise del cielo notturno. Oltre all’osservatorio, Uraniborg ospitava un laboratorio di alchimia nel seminterrato, dotato di 16 fornaci per esperimenti chimici. L’intero complesso era circondato da giardini geometrici che fornivano erbe per gli esperimenti alchemici e medicinali. La realizzazione di Uraniborg fu resa possibile grazie al sostegno del re Federico II di Danimarca, che concesse a Brahe l’isola di Hven e finanziò la costruzione dell’osservatorio. Tuttavia, dopo la morte di Federico II, Brahe perse il sostegno reale e fu costretto ad abbandonare l’isola nel 1597. Successivamente, Uraniborg cadde in rovina e fu demolito nel 1601.
COME ERA
OGGI
MOMENTO ELETTIVO – ricostruito secondo le indicazioni di Tychonis Brahe in Astronomiæ instauratæ mechanica 8 Agosto 1576 al sorgere del Sole.
Brahe allude alla “congiunzione” Sole Giove con il cuore del Leone. In effetti, all’alba dell’8 agosto 1576 nel luogo in cui fu deposta la prima pietra, sorgeva il Sole nel suo domicilio, il suo corpo occultava la Stella Regolo, il cuore del Leone stellato, una delle poche stelle fisse che giace molto vicino all’eclittica, l’unione Sole-Regulus avviene con la partecipazione di Giove che non è cazimi ma combusto. Tuttavia, pare evidente che Brahe dia molta importanza alla posizione in Ascendente di Sole-Giove uniti nel segno del Leone casa del Sole e, in particolare, dà molta importanza alla partecipazione in questa congiunzione della Stella Fissa Regolo. Non a caso, nella Sentenza XXXVI del Centiloquio Pseudotolemaico leggiamo che “Disse Tolomeo: utilizza le stelle fisse nella costruzione delle città e le erranti nella costruzione delle case…“.
Le stelle fisse hanno una forte importanza nelle costruzioni di una città: Uraniborg fu una piccola struttura, un polo vitale per la scienza e gli esperimenti di alchimia di quel tempo, e pare che Brahe abbia privilegiato la stella fissa Regolo posta all’Ascendente e potentemente attivata dal Sole e dalla copresenza di Giove. Ma non solo… Brahe ha scelto questa congiunzione evidentemente bilanciando il momento elettivo con i significatori della sua natività. Sempre nel Centiloquio leggiamo in diversi aforismi che è preferibile eleggere in armonia e in accordo ai significatori della natività del soggetto dell’elettiva, e quindi affinché qualcosa sia propizio per il nativo l’elezione deve in qualche modo avere connessioni importanti con la natività, inoltre deve necessariamente essere eletto un qualcosa che appartiene – in un certo senso – ai destini del nativo e quindi ai decreti della sua nascita.
- La Luna dell’elezione, è congiunta a Giove della natività di Tycho;
- La figura Sole-Giove-Regolo dell’elettiva, è ai pressi dell’Angolo Discendente di Tycho;
- La figura Sole-Giove-Regolo dell’elettiva, è in trigono applicativo al Governatore dell’Ascendente di Tycho.
- Saturno dell’elettiva è congiunto a Saturno della natività.
- La stella regolo è usata nell’elezione per il suo significato di onori e cose dignitose e importanti, regali.
- Inoltre, l’Ascendente dell’elettiva è un segno solido e le cose costruite con i segni solidi, saranno propiziate al buon esito.
- All’Ascendente di segno solido (Leone) è stato posto il pianeta che governa il segno (il Sole) unendolo alla regale stella del Leone Stellato.
- In particolare è questo il focus dell’elezione.
- Tycho cita una Luna nel tramonto, in realtà probabilmente intendeva dire una Luna nel segno del Tramonto, essendo già tramontata, è tuttavia rinforzata dal fatto che è posta unitamente alla congiunzione con un benefico della natività di Tycho, ovvero Giove. Inoltre, la Luna realizza il suo primo aspetto applicativo con Venere signora del Medio Cielo
- Per gli esperimenti di alchimia, interessante la condizione di esaltazione di Marte governatore della IX casa celeste che è luogo di “metakosmion” tra due mondi, e mi piace pensare che la fusione dei metalli e la loro trasformazione, o l’elaborazione di sostanze ed erbe, sia dopotutto un processo di “trascendenza” chimica, di trasformazione da uno stato all’altro.
La condizione di combustione di Giove, il passo lento della Luna, la condizione di Mercurio retrogrado, non hanno comunque restituito l’idea di una “costruzione” durevole nel tempo, ma che ha avuto la sua gloriosa funzione negli anni di vita del sostenitore di questo progetto Federico II: nel 1597 cadde in rovina in assenza del sostegno reale, e l’edificio fu demolito e distrutto nel 1601 nello stesso anno di morte di Tychonis Brahe.

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