John Gadbury (1627–1704) è stato un astrologo inglese di rilievo nel XVII secolo, noto per la sua prolifica produzione di almanacchi e opere sull’astrologia, l’astronomia e la filosofia naturale. Nato a Wheatley, nell’Oxfordshire, il 31 dicembre 1627, era figlio di Oliver Gadbury, un agricoltore, e di sua moglie Frances. Dopo un breve apprendistato come sarto a Oxford, intraprese studi sotto la guida del matematico e astrologo Nicholas Fiske nel 1644, finanziati dal nonno materno.
Nel 1652, Gadbury pubblicò la sua prima opera, “Philastrogus Knavery Epitomized”, in difesa di astrologi come William Lilly e Nicholas Culpeper. Due anni dopo, nel 1654, diede alle stampe “Animal Cornutum, or, A Brief Method of the Grounds of Astrology”. Il suo primo almanacco, “Speculum Astrologicum”, apparve nel 1655, seguito da una serie annuale intitolata “Ephēmeris, or, A Diary Astronomical and Astrological”, che continuò a pubblicare fino al 1703.
Un aneddoto significativo riguarda la sua omissione dell’anniversario della Congiura delle Polveri (Guy Fawkes Day) nei suoi almanacchi, scelta che gli causò problemi con le autorità e lo portò a essere bruciato in effigie insieme al papa da una folla londinese.
La relazione tra Gadbury e William Lilly, inizialmente cordiale, si deteriorò nel tempo, sfociando in una nota rivalità. Nel 1658, Lilly pubblicò osservazioni sul segno astrologico dello Scorpione, enfatizzandone i tratti negativi. Gadbury, avendo l’Ascendente in Scorpione, interpretò queste osservazioni come un attacco personale e rispose con l’opera “Obsequium Rationabile” nel 1675, criticando Lilly. Le tensioni tra i due astrologi erano alimentate anche da divergenze politiche e personali, contribuendo a una serie di polemiche pubbliche che proseguirono anche dopo la morte di Lilly nel 1681.
Sulla questione relativa allo SCORPIONE IN ASCENDENTE la disputa ha molto il sapore delle polemiche che ancora oggi circolano tra astrologi appartenenti a diverse scuole di pensiero: tuttavia la diatriba tra Lilly e Gadbury è molto interessante e vi dirò che io propendo nel ritenere corretta la replica di Gadbury sulle generalizzazioni di William Lilly rispetto all’Ascendente Scorpione, ancora oggi avvolto da interpretazioni funeste e maledette! Ma questa è un’altra storia, che prossimamente porterò all’attenzione dei miei lettori, partendo da ciò che Lilly aveva scritto e sostenuto sull’Ascendente Scorpione e la relativa replica di Gadbury.
Gadbury morì il 24 marzo 1704 e fu sepolto nella chiesa di St Margaret a Westminster, senza una lapide o un memoriale.
INDICE DEI CONTENUTI
ToggleTemperamento e inclinazioni personali
Nella Sezione VII Capitolo XII Gadbury sostiene che possiamo intuire qualcosa sulle inclinazioni generali del nativo osservando soltanto la complessione del corpo. E allora, coloro che presentano una prevalenza sanguigna sono generalmente onesti, liberali, allegri, affabili e fedeli; pacificatori, veri, aperti di cuore e modesti; molto virtuosi e religiosi. Coloro che hanno una prevalenza melanconica sono pieni di riserve mentali, ponderati e lenti nel concepire e risolvere; fraudolenti, sospettosi, inflessibili, timorosi, tristi, ostinati, ambiziosi, raramente dimenticano i torti subiti, non amano nessuno all’infuori di loro stessi; molto riservati e sottili in tutte le loro azioni. Chi ha una prevalenza collerica tende ad essere imperioso, tirannico, amanti della vendetta, litigiosi, inclini all’ira, insistenti, audaci, impulsivi, tendono a coinvolgersi in molti problemi e fastidi inutili, sediziosi, ma anche molto ingegnosi e dotati di una mente acuta. Coloro che hanno una prevalenza flemmatica dimostrano un forte attaccamento alla famiglia, sono ficcanaso, mutevoli, incapaci di mantenere i segreti, vanagloriosi, amano vantarsi, ciarlieri, lenti, apatici, pigri nell’esecuzione di qualsiasi affare.
Calcolo temperamento secondo Gadbury
Nella Sezione V Capitolo XII l’autore indica il modo attraverso cui calcola la complessione prevalente; dice:
- il temperamento del nativo si scopre mescolando le nature dei vari significatori della complessione;
- e poiché sono quattro gli elementi principali, dai quali è composto il macrocosmo ovvero fuoco aria terra acqua, e quattro i principi con cui è composto il microcosmo ovvero sangue, bile gialla, bile nera, flegma, quattro sono le complessioni possibili ovvero sanguigno, collerico, melanconico, flemmatico;
- e per scoprire – dice Gadbury – quale complessione prevale, devi osservare:
- l’oroscopo o il segno dell’ascendente
- il signore dell’ascendente e la sua posizione
- i pianeti nell’ascendente o quelli che hanno una relazione con esso
- la luna e pianeti che osserva
- l’almuten della figura
Signore della Genitura secondo Gadbury
Nella Sezione IV Capitolo XII, Gadbury spiega cosa è l’Almuten della Figura ovvero Almuten Figuris (in pratica il signore della genitura). Segue la traduzione in italiano, rielaborata in modo tale da renderla più comprensibile.
L’Almuten, o Signore della Genitura, chiamato dai Greci Κυριος της γενεσεως, è (secondo i migliori astrologi) quel pianeta che supera tutti gli altri pianeti nella natività per dignità essenziale e fortitudini accidentali. Il nativo sarà fortemente incline, per temperamento e disposizione, a seguire la natura di quel pianeta per tutta la sua vita. Per esempio:
- Se Saturno è Almuten, il nativo sarà generalmente melanconico, grave e austero.
- Se Giove, allora sarà onesto, giusto, virtuoso e religioso in tutte le sue azioni.
- Se Marte, sarà impulsivo e avventato.
- Se il Sole, sarà magnanimo e ambizioso.
- Se Venere, sarà cortese, affabile, amichevole e molto incline alla gioia e al piacere.
- Se Mercurio, sarà dedito allo studio, e dotato di molte invenzioni argute e curiose.
- Se la Luna, sarà mutevole e difficilmente stabile nel corso della sua vita.
Per trovare l’Almuten, devi fare quanto segue:
Per prima cosa, raccogli e organizza in una tabella le dignità e le debilità dei pianeti, sia essenziali che accidentali. Dopo aver fatto ciò, sottrai tutte le debilità dalle loro fortitudini; e quel pianeta che avrà il maggior numero di dignità residue (dopo tale sottrazione) sarà considerato Almuten, o Signore della Genitura. Gli astrologi greci avevano un altro modo per individuare l’Almuten della figura, ed era il seguente: osservavano attentamente quale pianeta possedeva le maggiori dignità essenziali nel posto di Mercurio e della Luna, e dichiaravano Signore della Genitura quel pianeta. La ragione era che Mercurio era considerato il principale Signore della mente e degli spiriti, mentre la Luna governava il corpo. Ma il metodo alternativo, ovvero scegliere quel pianeta che è essenzialmente più dignitoso, è il più certo e (secondo la mia esperienza) il più vicino alla verità. Anche se Mercurio e la Luna sono i significatori generali della mente e del corpo, ecc., se non sono dignitosi secondo i criteri sopra esposti, non vedo come possano essere accettati come Almuten della figura. Se due pianeti hanno dignità uguali nella tua natività, quel pianeta sarà accettato come Almuten, o Signore della Genitura, che possiede il maggior numero di dignità essenziali nell’Ascendente; specialmente, se è il Signore dell’Ascendente o proietta raggi amichevoli e benevoli sull’Ascendente, sul suo Signore, o sul Sole e sulla Luna.
Considerazioni sul Signore della Genitura
Noto che nel XVII secolo il metodo ibn Ezra (oggi molto considerato per il calcolo del Signore della Genitura) era poco considerato, e emerge l’esperienza più autonoma dell’Astrologo. Gadbury propone un chiaro metodo che non ha nulla a che fare con il metodo ibn Ezra, inoltre contesta o critica l’idea che il Signore della Genitura possa anche essere un pianeta non dignificato. In effetti, nel metodo ibn Ezra, ma anche nella descrizione del Signore della Genitura precedente a ibn Ezra, gli autori propongono una diversa interpretazione del Pianeta Eletto ad Almuten Figuris in base se è nelle sue dignità essenziali oppure nelle sue debilità essenziali, e ne giudicano anche la condizione accidentale, buona o cattiva. Questo per esempio ereditiamo da Retorio d’Egitto (VI-VII secolo) ma anche da altri autori. Condivido più questa idea che quella di Gadbury e di William Lilly: non necessariamente il Signore della Genitura deve essere dignificato giacché non tutte le esistenze sono dignitose e onorabili, c’è anche chi si macchierà di cose disonorevoli, e poiché il Signore della Genitura è il pianeta che ha sempre l’ultima parola, non necessariamente deve essere in condizioni dignitose, come indica lo stesso Retorio d’Egitto che propone per esempio una netta differenza tra un Marte signore della genitura dignificato e in buone condizioni accidentali rispetto ad un Marte debilitato nella sua essenzialità e in cattive condizioni accidentali. Mentre, nel caso di Gadbury l’autore propone di eleggere il pianeta più dignificato, e non usa il metodo di ibn Ezra; considera i punteggi di dignità e debilità essenziale (+5 domicilio, +4 esaltazione, +3 triplicità, +2 confine, +1 volto, -5 esilio, -4 caduta, -5 peregrino) considera inoltre alcune debilità accidentali (punteggi diversi in base alla posizione della casa, alla condizione di orientale od occidentale rispetto al sole, e altre variabili accidentali come moto diretto o moto retrogrado, quindi Gadbury valuta ogni singolo pianeta e non elegge il signore della genitura sui cinque punti vitali, almeno così appare nella descrizione che fa e che è mia intenzione valutare negli studi delle carte di nascita che Gadbury propone in un altro suo trattato e che proporrò in un’altra occasione). William Lilly cita invece il metodo ibn Ezra per poi però proporre un suo metodo personale dicendo che il Signore della Genitura è quel pianeta che ha nella genitura l’altezza più elevata (coordinata H), e tra quelli più alti colui che ha una maggiore dignità essenziale. Osservo inoltre che come Lilly, Gadbury sostiene che anche Sole e Luna possono essere eletti a signore della genitura, cosa invece esclusa dal metodo ibn Ezra e da Retorio per esempio che preferiscono eleggerlo solo tra i cinque pianeti erranti Mercurio Venere Marte Giove Saturno.