Recentemente mi sono imbattuto in un breve trattatello piuttosto singolare firmata da Gregorio Giordano, figura affascinante e controversa della Venezia tardo-cinquecentesca. Scopro così che Giordano fu un prete e cappellano delle monache di Santa Chiara. Il suo nome è ricordato anche per essere stato perseguitato, tra il 1579 e il 1580, dal Sant’Uffizio con l’accusa di praticare la negromanzia. Gregorio Giordano faceva parte di una vera e propria conventicola di negromanti attiva a Venezia, un circolo eterogeneo di personaggi dai natali e dalle estrazioni diverse, accomunati da interessi esoterici e occultistici. Tra questi si annoverano il portoghese Antonio Saldanha, lo spagnolo Francesco Oglies, il patrizio veneziano Giulio Francesco Morosini e soprattutto il francescano Cesare Lanza, considerato il punto di riferimento del gruppo. Il legame tra Giordano e Lanza doveva essere particolarmente stretto: lo stesso Giordano, durante un interrogatorio del 17 settembre 1579, ammise la sua appartenenza al sodalizio e la sua amicizia con il frate, confessando anche di aver abbandonato l’abito sacerdotale. Giordano fu condannato per eresia con una duplice pena: l’abiura pubblica e il carcere perpetuo. La pena detentiva fu in seguito commutata nel confino presso il monastero di Sant’Antonio da Padova.
Prima che le ombre dell’Inquisizione si abbattessero su di lui, nel 1577 — solo due anni prima dell’accusa del Sant’Uffizio — Gregorio Giordano diede alle stampe un curioso trattatello intitolato Dichiaratione del Teatro del Cielo e della Terra. In esso descrive diverse “ruote” (livelli) della creazione, parlando del cielo, della terra, dei luoghi abitati e non, dei pianeti, delle stelle, dei segni, in modo molto veloce e sintetico. Tra le sezioni più interessanti vi è un elenco di corrispondenze in cui ogni elemento viene associato a una serie di enti e qualità naturali. Riporto di seguito, in un italiano corrente.
INDICE DEI CONTENUTI
ToggleElementi e corrispondenza generale
Le pietre sono assegnate alla terra per essere dense.
I metalli all’acqua per essere fluidi.
Le piante all’aria per il crescere.
E gli animali al fuoco per il movimento e l’agilità.
Quanto alla corrispondenza in particolare
Le pietre dense, opache e pesanti sono assegnate alla terra.
Le pietre congelate e trasparenti, come il cristallo, all’acqua.
Le pietre leggere e trasparenti, all’aria.
Le pietre splendenti e trasparenti, al fuoco.
Dei metalli
L’argento e il piombo → alla terra
L’argento vivo (mercurio) → all’acqua
Il rame e lo stagno → all’aria
Il ferro e l’oro → al fuoco
Delle piante
Le radici → alla terra
Le foglie → all’acqua
I fiori → all’aria
I semi → al fuoco
Degli animali
I rettili che strisciano → alla terra
I pesci → all’acqua
Gli uccelli → all’aria
Quelli che camminano → al fuoco
Molte e diverse cose corrispondono a questo numero quaternario, delle quali tratterò più ampiamente nel libro grande.
Degli animali in particolare
Le ossa → alla terra
L’umore (i fluidi corporei) → all’acqua
La carne → all’aria
Lo spirito vitale → al fuoco
Dei quattro umori
La malinconia → alla terra
La flemma → all’acqua
Il sangue → all’aria
La bile → al fuoco
Quanto all’uomo per similitudine
L’intelletto è assegnato al fuoco
La ragione → all’aria
L’immaginazione → all’acqua
Il senso → alla terra
Dei cinque sensi dell’uomo
La vista è assegnata al fuoco, perché senza luce, e quindi senza fuoco, non si può vedere.
L’udito è assegnato all’aria, perché percuotendo l’aria con la voce, o con altro, si fa sentire il suono, o la parola.
L’olfatto e il gusto sono assegnati all’acqua, per il sapore e l’odore, che derivano da ciò che è salso o da ciò che è fetido.
Il tatto è assegnato alla terra, perché non si può toccare nulla che non sia solido e duro, o che non partecipi in qualche modo della durezza o della solidità.
Dei movimenti del corpo
Il movimento lento e stabile, e le sue operazioni, sono propri della terra.
La paura e la lentezza sono assegnate all’acqua.
L’allegria e i costumi onorati all’aria.
L’impeto rapido e l’ira al fuoco.
BIBLIOGRAFIA
Consultata una breve biografia di Gregorio Giordano su Ereticopedia (link)
Consultato il trattatello digitalizzato dal titolo DICHIARATIONE DEL TEATRO DEL CIELO Е DELLA TERRA