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La caduta del Muro di Berlino alla luce dei Cicli Giove-Saturno

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A Cura di Nello Rubino da Panormo - La caduta del Muro di Berlino alla luce dei Cicli Giove-Saturno.

Il 9 novembre 1989, cade il muro di Berlino. Evento di importanza epocale, che segna uno spartiacque tra un prima e un dopo. Qualcuno lo lesse come una ferita che finalmente rimarginava, qualcun altro, al contrario, come una ferita che tornava ad aprirsi, prestandosi a pericolose suppurazioni. Probabilmente entrambe le ipotesi erano valide. E allora procediamo con l’interpretazione. Cerchiamo di capire se e come c’entra il cielo con questo evento di straordinaria importanza che ha forte risonanza pure ai giorni nostri. E partiamo quindi da più lontano, contestualizzando questo cielo all’interno di un ciclo. Partiamo dalla Congiunzione Giove Saturno, che in Astrologia Tradizionale, e secondo i canoni dell’Astrologia Mondiale o Mondana – una branca importante che analizza le cose del mondo, dalla politica al clima – rappresenta l’evento fondamentale dal quale far partire ogni interpretazione. Giove e Saturno sono i pianeti più lenti, tra quelli del settenario detto Classico o Caldeo, che consiste nella Sequenza Saturno, Giove, Marte, Sole, Venere, Mercurio e Luna, ed essendo i più lenti si prestano ai cicli più lunghi.

Inoltre, Giove e Saturno sono due opposti concettuali importanti. Nel lessico tradizionale, Giove viene definito come il Grande Benefico, mentre Saturno sarebbe il Grande Malefico. Ovviamente queste terminologie perdono senso in astrologia genetliaca, ovvero individuale, dove assai sovente un aspetto
dissonante di Saturno, lo si trova in temi di individualità particolarmente interessanti, evolute, che per qualche necessità sono riuscite a trasmutare il Piombo, metallo alchemico abbinato a Saturno, in un metallo più nobile, più luminoso. 

Questo è il senso della trasmutazione alchemica. Dal piombo all’oro, e l’Atanor siamo noi. Ma a livello più ancestrale, ricondotti nel reame del sublimine, questi due Spiriti Planetari rappresenterebbero il Bene, Giove, ed il Male, Saturno. In questo senso simbolico si gioca la lotta celeste tra queste due potenti divinità. Gli autori classici hanno individuato tre tipologie per questa Congiunzione. Una prima, minore e comune, che si manifesta ogni 20 anni, sempre nello stesso Elemento, procedendo di volta in volta di nove segni, in maniera che se una prima si produce in Ariete, la successiva si produrrà in Sagittario, quella dopo ancora in Leone, e a sessanta anni dalla prima, rieccola nuovamente in Ariete (Ibn-Ezra – Sepher ha-Olam I,8,1-3), per 12 o 13 volte, fino a cambiare Triplicità, avanzando nell’Elemento Terra, secondo l’ordine proposto dal Cerchio Zodiacale: Ariete – Fuoco; Toro – Terra; Gemelli – Aria; Cancro – Acqua.

Al termine di queste 12 o 13 congiunzioni, ecco che si introduce una nuova Triplicità, e laddove 20 anni per 12 congiunzioni chiudano un ciclo di 240 anni, ecco che la prima Congiunzione che apre il ciclo successivo – perché come un seme contiene l’albero, in Astrologia ogni inizio contiene la sua fine ed ogni evento va ricondotto quindi al suo ciclo originale – gode di particolare importanza, e viene definita Conjunctio Media. Ne abbiamo vista una proprio nel 2020, che si è manifestata in tutta la sua potenza.

Al ritorno al suo ciclo originale, nel primo segno della Triplicità di Fuoco, in Ariete, dopo 960 anni (240×4=960), ecco che viene a prodursi la cosiddetta Conjunctio Magna, che comprende un nuovo ciclo e assai maggiore del precedente. Su questi eventi di proporzione cosmica i grandi maestri del passato hanno detto molto, hanno parlato che in alcune condizioni potevano favorire la nascita nuove religioni, o ancora, di improvvisi cambi di paradigma sociale, oppure epidemie e quant’altro, a seconda ovviamente della condizione celeste che le accoglieva.

In questo contesto inseriamo l’evento della Caduta del Muro, ovvero all’interno della Congiunzione Giove Saturno in Bilancia del 31 dicembre 1989 alle 21:21 UT.

La carta di congiunzione, eretta per Greenwich, mostra la congiunzione in Bilancia, segno di Aria, facendoci capire che questa è una congiunzione anomala, perché il suo ciclo non appartiene ancora in pieno alla Triplicità di Aria, dato che la successiva, venti anni dopo, si sarebbe prodotta ancora in Toro, nel 2000 – e questa avrebbe assunto un ruolo decisamente importante sull’accadimento dell’11_settembre del 2001, ma questo lo vedremo in un altro momento – e soltanto nel 2020 avremmo assistito al cambio di Triplicità dal Segno dell’Aquario con la Conjunctio Media del 21 dicembre – e ce ne siamo accorti! – per la quale tutte le successive per i prossimi 240 anni si sarebbero prodotte in Aria. Talvolta questa singolarità accade, e porta il ciclo ad allungarsi di 20 anni, giungendo a 260 anni, e va quindi trattata come una singolarità, con la dovuta attenzione, come per ogni singolarità.

Per questo motivo, questa che avviene in Bilancia il 31 dicembre dell’80 va letta con una certa cautela, ed in essa troviamo, in perfetta concomitanza con la Congiunzione, un’altra unione partile (al grado) di fondamentale importanza: la congiunzione Sole Mercurio, entrambi incollati all’11° grado del Capricorno, ovvero a 10 e qualcosa. Queste congiunzioni così esatte, sono di particolare importanza nelle carte dei grandi cicli, perché andranno a costituire dei gradi particolarmente nevralgici, i quali, quando toccati da transiti o direzioni, produrranno eventi conformi alla loro natura.

Andiamo quindi a vedere che cosa succedeva al momento della caduta del Muro, maiuscolo perché ci stiamo riferendo al Muro di Berlino:

ecco che su quel grado esatto, l’11° Capricorno (10°01’ corrisponde all’11° grado, come 0°01’ corrisponde al 1° Grado) si verifica l’Opposizione tra Giove e Saturno! Riassumendo: non solo quel grado che abbiamo appena definito “nevralgico” viene toccato dal Saturno in transito, ma addirittura si rileva l’esatto coinvolgimento di Giove, alla perfetta Opposizione, partile, e questo è un dato assolutamente importante. Vediamo come i rapporti Giove Saturno giustificano l’attenzione che gli antichi vi posero.

Quindi, Opposizione esatta Giove Saturno, dove il primo si trova esaltato in Cancro e il secondo in domicilio in Capricorno. La reciproca dignificazione è comunque minata dal fatto che ognuno si trova in un luogo di detrimento dell’altro, dato che il Cancro, luogo in cui si trova Giove, risulta essere il luogo di Esilio di Saturno, mentre il Capricorno, in cui si trova Saturno, risulta essere il luogo di Caduta di Giove. Sommando questo con la natura evidentemente malefica dell’aspetto di opposizione, ecco che possiamo cominciare eventualmente ad interpretare.

L’incidente congiunzione di Nettuno a Saturno ovviamente pure questa si contestualizza, evidentemente, all’interno del ciclo Giove Saturno, sottolineando ed avvalorando eventualmente l’importanza di questi. Che i cicli Giove Saturno abbiano a che fare con eventi di carattere epocale e talvolta di natura cosmica, è testimoniato da tutti i più importanti autori del passato, da Abu Masar ad Ibn-Ezra, a Teofilo di Edessa fino al Bonatti. Qualsiasi testo di Astrologia Mondiale della tradizione antica, inizia esattamente dalla Congiunzione, intendendo con questa la Congiunzione Giove Saturno. In questo caso, come vediamo, questo cielo si manifesta in maniera particolarmente esatta.

Ma le sorprese non sono finite: se infatti andiamo a vedere il cielo berlinese nel giorno della costruzione del Muro, il 13 agosto del 1961 (carta eretta per l’alba non essendo io in possesso dell’ora esatta dell’inizio dei lavori)

ecco che ritroviamo la Congiunzione Giove Saturno, la quale si è da poco prodotta nel Segno Tropico di Terra del Capricorno, dal quale abbiamo visto prodursi l’opposizione da Saturno, e nel quale abbiamo trovato la congiunzione Sole Mercurio della Congiunzione del 1981. Ritroviamo in ultimo, dulcis in fundo, una bella Venere a 10° del Cancro, su quel grado esatto in cui troviamo quel Giove esaltato nel giorno della caduta del Muro, e questo scambio a distanza tra i due benefici ci informa della natura potenzialmente benefica dell’accadimento, dove famiglie si sono potute finalmente ricongiungere, e dove un grado di speranza è stato elargito.

Ovviamente l’evento ha portato in sé tutte le forti contraddizioni che era lecito attendersi, e gli eventi mondani raramente sono rose e fiori. Dove infatti vi sono Giove e Saturno, vi sono Bene e Male, luce e tenebre. E questo è il senso del Cielo, che è destino per la Terra.

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A Cura di Nello Rubino da Panormo - Musicista, compositore e studioso di materie esoteriche. I miei interessi spaziano dall’Astrologia, alla Qabbalah, all’Ermetismo, all’Alchimia, alla Numerologia, ai Tarocchi. Sono autore de “Il canto segreto dell’Universo” edito da Psiche2. Ha frequentato i percorsi AMI specializzandomi come pranoterapeuta.

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