A cura di Nello Rubino da Panormo
Talvolta i suggerimenti del cielo provengono dai luoghi e avvengono nei modi più disparati. In questo caso, leggendo da una biografia su Paracelso, il medico, mago e alchimista svizzero del Rinascimento, ecco che incappo addirittura in una sorta di trattato sulle comete. Con inattesa sorpresa, leggo: «Ecco un testo dovuto a un grande erudito, un uomo di scienza e di coscienza, a cui i suoi contemporanei (amici come nemici), hanno costantemente reso omaggio: il bavarese Kerstenbrock contemporaneo di Paracelso [ritengo sia un errore e immagino si tratti dello storico Hermann von Kessenbrock, che visse tra il 1520 e il 1585 – NdR]. Continua l’autore: «… Nel settembre del 1532, per diverse settimane […] una cometa si levò sul petto del Leone, che si chiama Basilisco [corrisponde alla stella Regulus, detta anche Cuore del Leone, vedi pure Isidoro di Siviglia nelle sue Etimologie: «Basilisco è nome greco che in Latino si interpreta come regulus, ossia piccolo re» – NdR] prendendo il suo corso attraverso la Vergine verso la Bilancia. Il Leone è una costellazione contraria al nostro paese [si intende la Germania – NdR], annuncia sempre dei problemi. Se una cometa appare sotto il Basilisco, essa indica che un re straniero arriverà, e a causa della sua ambizione infliggerà al paese una guerra crudele». (Pierre Mariel – Paracelse – Editions Seghers – Paris – 1974 – p. 69).
Il trattatello continua ed è senz’altro interessante e mi riservo magari di tradurlo dal francese in un secondo momento, ma già soltanto questo piccolo passo – date le particolari contingenze che affliggono l’Europa di oggi ed in essa la Germania – risulta di particolare importanza per l’astrologo che si occupa di Astrologia Mondiale.
Partiamo quindi a caccia di analogie. Iniziamo andando a vedere cosa realmente accadeva nei cieli di quel settembre del 1532, al momento in cui la cometa, ora nota appunto come C/1532 R1 attraversava il cielo della Germania. Si tratta di una cometa molto luminosa, di magnitudine negativa (-1), e per questo annoverata tra le “Grandi Comete”: La Grande Cometa del 1532, così è solitamente definita.
Ed in effetti la troviamo esattamente là dove ci aspettavamo di trovarla e nel giusto momento.
Nello screenshot preso dal software Stellarium, abbiamo fermato il momento della congiunzione longitudinale con la stella Alfa della costellazione del Leone, Alfa Leonis o Regulus appunto, detta il Basilisco, congiunzione avvenuta proprio il 22 settembre del 1532, e abbiamo apposto due marker verdi in prossimità della stella in alto e della cometa in basso, per meglio identificarle.
E dato che ci siamo investiti del mandato di cacciatori di analogie, andiamo a vedere se casomai di questi tempi, date appunto le contingenze, si fosse verificata una qualche condizione analoga a quella del 1532.
Ed in effetti, in perfetto tempismo con gli accadimenti attuali, quella che può essere definita come la più luminosa cometa visibile a occhio nudo degli ultimi 13 anni, la C/2023 chiamata pure Tsuchinshan-ATLAS, si trova nel 2024 ad attraversare esattamente quelle zone delicate, tra il Leone, che abbiamo detto nuoccia alla Germania, e la Vergine, nel periodo che va da fine settembre 2024, giungendo a congiunzione con il Sole il 10/10/24, con soli 4° di scarto di Latitudine, nella costellazione della Vergine, nonché al 20° grado del Segno della Bilancia.
Tradizionalmente, la Germania corrisponde al segno dell’Ariete, il quale in questa fase storica si trova ad accogliere l’asse nodale, nello specifico Caput, la Testa, mentre la Bilancia, il luogo zodiacale in cui si è verificata la congiunzione tra la cometa C/2023 e il Sole, logicamente si oppone alla Testa, il Nodo Nord, ed accoglie Cauda, la Coda, il Nodo Sud.
Effettivamente, in perfetta concordanza astrologica con le affermazioni del succitato Kerstenbrock o Kessenbrock, da settembre/ottobre, in esatta concomitanza con il passaggio di questa cometa, la Germania si trova in un periodo di forte recessione, piegata da una crisi economica che trova precedenti solo negli anni 30.
FONTI CONSULTATE
Bestiari tardo antichi e medievali – Isidoro di Siviglia, Etimologie Libro xii, Dei serpenti – Bompiani – Firenze – 2018 – p. 439-441.
Pierre Mariel – Paracelse – Editions Seghers – Paris – 1974 – p. 69.
A cura di Nello Rubo da Panormo – Musicista, compositore e studioso di materie esoteriche. I miei interessi spaziano dall’Astrologia, alla Qabbalah, all’Ermetismo, all’Alchimia, alla Numerologia, ai Tarocchi. Sono autore de “Il canto segreto dell’Universo” edito da Psiche2. Ha frequentato i percorsi AMI specializzandomi come pranoterapeuta.
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Ultime sue pubblicazioni
- Il canto segreto dell’Universo. Qabbalah, ermetismo, alchimia e musica (LINK)
- Il sigillo segreto dell’universo. Astrologia esoterica, alla luce dell’arte, delle corrispondenze e della qabbalah (LINK)