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La Costellazione di Ofiuco o del Serpentario

A cura di Marco Lorenzon - La Costellazione di Ofiuco o del Serpentario

L’enigmatica costellazione di Ofiuco, che poggia alcune delle sue stelle sull’eclittica ma non è stata inclusa dagli astronomi-astrologi babilonesi e greci tra le immagini dello zodiaco. In questo articolo faremo conoscenza con questa figura, con i miti legati ad essa e con le sue stelle principali, delle quali saranno riportate le principali coordinate astronomiche e tutti i dati necessari per il loro utilizzo nelle carte astrologiche.

 

ALCUNI MITI LEGATI AD OFIUCO

Il nome Ofiuco deriva dalla parola greca Ὀφιοῦχος, in latino Ophiucus, e significa “colui che porta il serpente”, e perciò questa costellazione è conosciuta anche col nome di Serpentario. Si tratta infatti di un’immagine umana raffigurata mentre porta o stringe tra le mani un grande serpente. A sinistra e a destra della figura infatti si innalzano rispettivamente la coda e la testa della costellazione del Serpente, che quindi viene divisa a metà – caso unico tra le immagini celesti – proprio dall’Ofiuco.

La costellazione del Serpentario più che con l’Eclittica in realtà è in relazione con l’altro cerchio fondamentale, ovvero con l’Equatore celeste, che la attraversa infatti proprio nella sua parte centrale. Non è formata da stelle brillantissime, tuttavia la maggior parte di esse è chiaramente distinguibile nei cieli primaverili ed estivi poiché si trova esattamente sopra la costellazione dello Scorpione. In molte mappe celesti dei secoli passati veniva raffigurato infatti come se poggiasse i piedi su di esso, dando l’impressione così di tenere a bada anche il pericoloso aracnide oltre al suo serpente.

L’immagine dell’Ofiuco ha conosciuto nell’antichità varie attribuzioni. Igino per esempio vide in essa Eracle nell’atto di liberare dal flagello di un terribile serpente le popolazioni che vivevano nei pressi del fiume Sagaris. Altri invece identificarono la costellazione con il personaggio di Carnabone re dei Geti, confinato da Demetra tra gli astri e condannato a tenere eternamente tra le mani un drago. Egli aveva infatti tentato di eliminare Trittolemo, protetto della Dea, che col suo carro trainato da due draghi percorreva le terre dei Geti in Tracia, insegnando alle genti la coltivazione del grano.

Per taluni ancora si trattava di Triopa re di Tessaglia, anche lui incorso nell’ira di Demetra. Avendo demolito un tempio dedicato alla dea per utilizzarne le pietre per il suo palazzo, ella condannò il re alla fame, imponendogli alla fine di affrontare un drago, che ebbe la meglio su di lui e lo uccise. In memoria di ciò Demetra lo trasformò in una costellazione la cui immagine rappresenta l’uomo avvolto dalle spire del drago.

Gli astronomi greci però preferirono vedere nel Serpentario una rappresentazione di Asclepio, il dio guaritore, e questa rimane tutt’oggi l’associazione mitica più nota e duratura.

 

IL RACCONTO DI ASCLEPIO

Secondo il mito più diffuso Asclepio nacque dall’unione di Apollo e Coronide, figlia del re dei Lapiti che viveva in Tessaglia. La donna, già incinta di Apollo, si concesse però anche ad un mortale e così Artemide vendicò il fratello trafiggendo Coronide con le sue frecce. Mentre il corpo della donna era già sulla pira funebre però, Apollo colto dai rimorsi intervenne con l’aiuto di Ermes, salvando dalle fiamme il bimbo che era nel grembo di Coronide. Datogli poi il nome di Asclepio, Apollo affidò il bambino agli insegnamenti di Chirone, che gli trasmise l’arte della medicina.

Atena donò inoltre ad Asclepio due boccette contenenti il sangue di Medusa: quello proveniente dal fianco sinistro della Gorgone aveva il potere di risuscitare i morti, mentre quello della seconda fiala, proveniente dal lato destro, era un veleno mortale.

Si narra inoltre che Asclepio restituì la vita a Glauco, figlio del re Minosse, grazie ad un’erba indicatagli da un serpente, che divenne perciò animale sacro per il dio guaritore.

La morte di Asclepio invece la si deve alle lagnanze presso Zeus da parte di Ade, che si vedeva sottrarre, grazie alle eccezionali conoscenze ed abilità del medico, molti dei suoi sudditi. Dopo averlo però colpito con la sua folgore, Zeus ridonò la vita ad Asclepio ed infine pose la sua immagine che regge il serpente tra le stelle del firmamento.

 

 

SIGNIFICATI ASTROLOGICI DEL SERPENTARIO

Quella dell’Ofiuco o Serpentario è una delle 48 costellazioni nominate già da Tolomeo, che scrisse nel II sec. d.C. Il grande astronomo ed astrologo alessandrino attribuì alle stelle di questa immagine celeste un modo di operare simile negli effetti soprattutto al pianeta Saturno e in parte anche a Venere.

Le stelle dell’Ofiuco sono in genere tuttora considerate abbastanza sinistre e problematiche, vengono spesso associate ai veleni e alle droghe, ma anche ad una natura ambivalente che può inclinare sia al misticismo che alla passionalità. Il tema della sessualità è caratteristico dell’immagine stellata dell’Ofiuco, così come del vicino Scorpione e delle atre costellazioni che rappresentano animali come draghi e serpenti. Risulta evidente inoltre il potenziale positivo del Serpentario, che si lega naturalmente all’ambito terapeutico e farmaceutico: non dimentichiamoci che la differenza tra un veleno e un farmaco sta spesso soltanto nelle dosi e nel tipo di utilizzo che ne facciamo.

Probabilmente è per questo motivo che Rasalhague (α Ophiuchi), la brillante dell’Ofiuco il cui nome di origine araba significa “testa di colui che raccoglie il serpente” o “incantatore di serpenti”, è annoverata dall’Anonimo de 379 tra le stelle cosiddette soccorritrici. Secondo questo autore antico infatti tali astri avrebbero il potere di venire in soccorso delle persone nel cui cielo di nascita esse siano poste in alcuni specifici luoghi. Nel caso di Rasalhague ciò avverrebbe per via dell’intervento tramite sogni o apparizioni di Asclepio o Serapide, oppure grazie all’intervento di ottimi medici.

Come è evidente dai miti collegati all’Ofiuco, la sua particolare relazione con il serpente e lo scorpione, animali legati alla dimensione ctonia e alle energie sotterranee, sembra alludere anche ad un passaggio avvenuto in tempi abbastanza remoti che riguarda l’ambito culturale e soprattutto religioso. Non è un caso perciò il riferimento a Demetra e al femminile, che ci rimanda anche al sacerdozio femminile, a figure come le pitonesse e ai culti misterici. Per questi motivi possiamo pensare che la costellazione del Serpentario con le sue stelle rimandi anche a significati e potenzialità di natura iniziatica, al possibile risveglio delle forze sopite giacenti alla base della colonna vertebrale e rappresentate nella tradizione yogica nella forma proprio di un serpente avvolto nelle sue spire.

 

LE STELLE PRINCIPALI DEL SERPENTARIO

Dopo aver affrontato brevemente i miti legati alla costellazione di Ofiuco e i suoi tipici significati astrologici, vediamo ora quali sono le sue stelle più importanti.

Oltre alla stella principale, già citata, è bene ricordare almeno altre tre stelle, sia a causa della loro discreta luminosità, sia per la loro posizione poco sopra l’Eclittica. Di questi quattro astri riporterò di seguito tutti i dati principali, quali longitudine e latitudine eclittica, declinazione, magnitudine e posizione nella figura. Troverete poi i gradi con cui tali stelle si trovano effettivamente a culminare al Medio Cielo e a sorgere all’Ascendente, ed infine riporterò il calendario delle loro fasi eliache e cosmiche, ovvero i giorni in cui queste stelle acquistano un rilievo particolare a causa della speciale configurazione con il Sole e l’orizzonte locale. Alcuni di questi dati sono influenzati dalla latitudine geografica, perciò dove necessario ho indicato due differenti località da utilizzare come riferimento di massima.

Rasalhague (α Ophiuchi):

  • Longitudine 22°47’ Sagittario
  • Latitudine +35°50’
  • Declinazione +12°32’
  • Magnitudine 2.05
  • Testa
  • MC 24°30’ Sagittario
  • ASC 22°20’ Scorpione (Bolzano), 0°30’ Sagittario (Siracusa)

Sabik (η Ophiuchi):

  • Longitudine 18°19’ Sagittario
  • Latitudine +7°12’
  • Declinazione -15°45’
  • Magnitudine 2.45
  • Ginocchio destro
  • MC 19°05’ Sagittario
  • ASC 11°23’ Sagittario (Bolzano), 13°23’ Sagittario (Siracusa)

Han (ζ Ophiuchi):

  • Longitudine 9°35’ Sagittario
  • Latitudine +11°23’
  • Declinazione -10°37’
  • Magnitudine 2.50
  • Ginocchio sinistro
  • MC 11°30’ Sagittario
  • ASC 0°17’ Sagittario (Bolzano), 3°00’ Sagittario (Siracusa)

Yed Prior (δ Ophiuchi):

  • Longitudine 2°39’ Sagittario
  • Latitudine +17°19’
  • Declinazione -3°45’
  • Magnitudine 2.70
  • Mano sinistra
  • MC 6°00’ Sagittario
  • ASC 20°30’ Scorpione (Bolzano), 24°15’ Scorpione (Siracusa)

 

CALENDARIO DELLE FASI ELIACHE E COSMICHE

Milano:

1/01 Rasalhague TE

18/01 Rasalhague TC

10/05 Yed Prior LA

13/05 Rasalhague LA

20/05 Han LA

1/06 Sabik LA

16/06 Sabik TA

18/06 Yed Prior TA

19/06 Sabik TA

20/07 Rasalhague TA

13/11 Yed Prior SC

15/11 Rasalhague SC

22/11 Han SC

24/11 Yed Prior TE, Han TE

27/11 Sabik TE

30/11 Yed Prior LE

2/12 Rasalhague LE

4/12 Sabik SC

10/12 Han LE

17/12 Han TC

18/12 Yed Prior TC

19/12 Sabik TC

22/12 Sabik LE

Palermo:

11/01 Rasalhague TC

13/05 Yed Prior LA

19/05 Rasalhague LA

23/05 Han LA

2/06 Sabik LA

12/06 Yed Prior TA, Han TA

16/06 Sabik TA

13/07 Rasalhague TA

22/11 Rasalhague SC

16/11 Yed Prior SC

22/11 Yed Prior TE

23/11 Han TE

25/11 Han SC

28/11 Sabik TE

2/12 Yed Prior LE

5/12 Sabik SC

7/12 Rasalhague LE

10/12 Han LE

13/12 Han TC, Yed Prior TC

17/12 Sabik TC

22/12 Sabik LE

26/12 Rasalhague TE

Legenda:

LE, TE: levata e tramonto eliaci ovvero prima apparizione della stella all’orizzonte orientale poco prima dell’alba, e ultima apparizione all’orizzonte occidentale poco dopo il tramonto.

SC, TC: sorgere e tramonto cosmico, quando la stella (invisibile) si trova sull’orizzonte a sorgere e tramontare contemporaneamente al Sole (stella e Sole all’ASC oppure al DSC).

LA, TA: levata e tramonto acronico: la stella (invisibile) si trova sulla linea dell’orizzonte contemporaneamente al Sole ma in posizione opposta (stella all’ASC mentre Sole al DSC e viceversa).

 

FONTI PRINCIPALI:

  1. Graves, I miti greci (1963)
  2. Cattabiani, Planetario (1998)
  3. Albano, Le immagini celesti: monomeri, decani, costellazioni e stelle fisse in astrologia (2017)
  4. Ufficiale, Almanacco astronomico per astrologi (2024)

Stellarium (software astronomico)

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MARCO LORENZON

Con un background di studi filosofici e programmazione neuro-linguistica, è ricercatore nell’ambito dell’astrologia umanistica e tradizionale con particolare interesse per lo studio delle stelle fisse e del sistema siderale.

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