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Le 28 Mansioni o Dimore Lunari – riportate da Pingree in spagnolo medievale

Le 28 Mansioni o Dimore Lunari – riportate da Pingree in spagnolo medievale

Segue un testo riportato da Pingree in “Between the Ghāya and Picatrix. I: The Spanish Version” con un elenco di mansioni lunari reperite in Vaticanus Reginensis lat. 1283 conservato nella Biblioteca Vaticana. Questo è il link, esattamente dal foglio 18v a 21r (link). Ogni mansione, prevede una immagine, da incidere o plasmare su un certo materiale, e una relativa invocazione, qui riportate in una traduzione dallo spagnolo medievale per soli scopi di curiosità e cultura generale. Ringrazio Paolo Novelli per il confronto avuto nella realizzazione di questo approfondimento.

MSS_Reg.lat.1283.pt.A – Dagli Archivi della Biblioteca Vaticana – le 28 mansioni lunari con relative immagini (Link)

INDICE DEI CONTENUTI

Introduzione

Abbiamo detto delle opere delle immagini che si fanno per le ventotto dimore della Luna, e come e in che modo si debba operare per mezzo di esse. E abbiamo detto le loro virtù e le loro proprietà secondo l’opinione di Kancaf l’Indiano  (Kancaf el Yndio). E ora vogliamo dire un altro modo nel creare immagini che si fanno per queste stesse dimore della Luna, e delle loro opere, e delle loro virtù e delle loro proprietà, e come si debba operare per mezzo di esse secondo l’opinione di un altro sapiente chiamato Plinio. Queste sono le immagini delle ventotto dimore della Luna secondo “Plinio” [la parola “Plinio” tra virgolette probabilmente intende riferirsi a una fonte di sconosciuto, in antichità per dare ad un certo testo un tono autorevole, si tendeva ad usare nomi dagli echi importanti].

La prima dimora o mansione lunare serve per distruggere e danneggiare.

La prima dimora è Alnath. Quando la Luna vi si trova, fai la figura di un uomo nero avvolto in un cilicio di peli e con una cintura, in piedi, tenendo in mano un giavellotto come un guerriero. E fai questa figura in un anello di ferro, e suffumicala con storace liquido. E sigillala con essa in cera nera, e metti il sigillo in qualunque casa tu voglia, e recita così: “Tu, Geriç, uccidi tale figlio di tale; e distruggilo”. E sarà come desideri. E sappi che Geriç (nella versione latina è Geriz) è il nome del signore di questa dimora.

La seconda mansione serve per togliere la rabbia.

La seconda dimora è Albotayn. Quando la Luna vi si trova, prendi cera bianca e almastic (almastic, potrebbe riferirsi al mastice una pregiata resina profumata), e scioglili insieme sul fuoco fino a formare un corpo. E poi prendilo, e crea la figura di un re coronato. E suffumicalo con legno di aloe, e recita così: “Tu, Enedil (anche nella versione latina è riportato Enedil), togli da me la rabbia di tale N., e raddrizza le mie cose con lui, e soddisfa le mie richieste”. E tieni l’immagine con te, e sarà come desideri e chiedi. E sappi che Enedil è il nome del signore di questa dimora.

La terza dimora è per ogni bene.

La terza dimora è Açoraye. Quando la Luna vi si trova, fai figura di una giovane donna seduta, che pone la sua mano destra sulla testa, e vestita di panni. E suffumicala con muschio, canfora, almastic e unguento aromatico, e recita così: “Tu, Annuncia, fa’ così e così”; e pronuncia la tua richiesta, qualunque essa sia, tra le opere del bene. E farai questa figura in un anello d’argento che abbia la superficie quadrata, e la porrai al tuo dito. E quando avrai fatto questo in tal modo, sarà come desideri e si compirà ciò che domandi. E sappi che Annuncia (anche nella versione latina è indicato Annuncia, una volta con una sola n, altre volte con due n) è il nome del signore di questa dimora.

La quarta dimora serve per l’inimicizia.

La quarta dimora è Adebaran. Quando la Luna si trova in questa dimora, prendi cera rossa e fai la figura di un cavaliere sopra un cavallo, tenendo un serpente in mano. E suffumicala con mirra rossa e storace, e recita così: “Tu, Assareç (nella versione latina è Assarez), fa’ questa cosa, e soddisfa la mia richiesta…” e pronuncia la tua richiesta, che sia di inimicizie, separazioni o rotture. E sarà come desideri. E sappi che Assareç (Assarez) è il nome del signore di questa dimora.

La quinta dimora serve per essere accolti dai re e dai giudici.

La quinta dimora è Almíçen. Quando la Luna vi si trova, fai in un sigillo d’argento la figura della testa di un uomo senza corpo; e scrivi sopra la testa il nome del signore di questa dimora, e scrivi nel sigillo anche la tua richiesta, qualunque essa sia. E suffumicala con sandalo, e recita così: “Tu, Cabil (anche nella versione latina è Cabil), fa’ questa cosa, e soddisfa la mia richiesta di essere accolto da re, signori e giudici”. E quando avrai fatto ciò, tieni con te il sigillo, e sarà come desideri. E quando vorrai e desidererai vedere in sogno ciò che vuoi, poni questo sigillo sulla tua testa di notte, e addormentati pensando a ciò che vuoi; e avrai nel sogno risposta a ciò che vuoi, riguardo a cose grandi e nascoste. E sappi che Cabil è il nome del signore di questa dimora.

La sesta dimora serve per far nascere amore tra due persone.

La sesta dimora è Athaya. Quando la Luna vi si trova, prendi cera bianca e fai con essa due figure, che si abbraccino l’una con l’altra, e avvolgile in un panno di seta bianca. E suffumicale con legno di aloe e ambra, e recita così: “Tu, Nederrehe (nella versione latina è Nedeyrahe), unisci tale N. a tale N., e metti tra loro amicizia e affetto”. E per quest’opera si compirà la tua richiesta. E devi sapere che Nederrahe (è scritto diversamente dal precedente, nella versione latino è sempre Nedeyrahe) è il nome del signore di questa dimora.

La settima dimora serve per ogni bene.

La settima dimora è Aldira. Quando la Luna si trova in questa dimora, prendi un sigillo d’argento e fai su di esso la figura di un uomo vestito dei suoi abiti, con le mani tese verso il cielo, in atteggiamento di chi prega e supplica; e scrivi sul suo petto il nome del signore di questa dimora. E suffumicalo con cose che abbiano buon odore, e di’ così: “Tu, Syely (nella versione latina è Siely), fa’ questa e questa cosa, e soddisfa questa e questa mia richiesta” e pronuncia qualunque richiesta che sia di bene. E tieni il sigillo con te e sarà come desideri. E sappi che Seleche (è un nome diverso dal precedente, nella versione latina diventa Selehe) è il nome del signore di questa dimora.

La ottava dimora serve per la vittoria.

L’ottava dimora è Annathra. Quando la Luna vi si trova, prendi stagno e fai con esso la figura di un’aquila con volto umano e scrivi sul suo petto il nome del signore di questa dimora. E suffumicala con zolfo, e recita così: “Tu, Annediex (nella versione latina è sempre Annediex), fa’ questa cosa per me, e soddisfa la mia richiesta”. E quando avrai fatto l’immagine in tal modo, portala con te all’avanguardia dell’esercito; e vinceranno e conquisteranno e faranno ciò che vorranno e saranno presi prigionieri. E sappi che Annediex è il nome del signore di questa dimora.

La nona dimora serve per causare malattia.

La nona dimora è Atharfa. Quando la Luna vi si trova, prendi piombo e fai la figura di un uomo senza pene che si copre gli occhi con le mani; e scrivi sulla sua schiena il nome del signore di questa dimora. E suffumicalo con pece di pino, e recita così: “Tu, Raubel (idem nella versione latina), fa’ ammalare tale figlia di tale, o fa’ scorrere sangue da tale” qualunque di queste richieste tu voglia formulare. Quando avrai fatto questo in tal modo, sarà come desideri e si compirà ciò che domandi. E sappi che Raubel è il nome del signore di questa dimora.

La decima dimora serve per sanare i malati e per far partorire facilmente le donne.

La decima dimora è Algebha. Quando la Luna vi si trova, prendi un sigillo d’oro o di ottone, e fai su di esso la figura di una testa di leone; e scrivi sulla testa il nome del signore di questa dimora. E suffumicalo con ambra, e recita così: “Tu, Aredafir (idem nella versione latina), allontana i dolori e le malattie dal mio corpo e da ogni corpo che mangerà o berrà del liquido in cui sarà stato lavato.” E suffumicalo ogni giorno nel sigillo, e dagli da bere o lava il malato in qualche liquore, e dagli da bere, o alla donna che è in travaglio, o all’idropico.

La undicesima dimora serve per essere temuto e ben accolto.

L’undicesima dimora è Azobra. Quando la Luna vi si trova, prendi una tavoletta d’oro e fai su di essa la figura di un cavaliere sopra un leone, con la mano destra che tiene un dardo, e la mano sinistra poggiata sull’orecchio; e scrivi alla destra della figura il nome del signore di questa dimora. E recita così: “Tu, Necor (nella versione latina è Necol), dammi gloria affinché tutti mi temano e chi mi veda provi paura; e ammorbidisci i cuori dei re, dei signori e degli uomini potenti affinché mi vogliano bene e mi accolgano bene”. E poi tieni la tavoletta con te e sarà come desideri. E sappi che Necor (Necol nella versione latina) è il nome del signore di questa dimora.

La dodicesima dimora serve per separare coloro che si amano.

La dodicesima dimora è Acarfa. Quando la Luna vi si trova, prendi piombo nero e fai su di esso la figura di un drago che combatte con un uomo; e scrivi a destra della figura il nome del signore di questa dimora. E suffumicala con peli di leone mescolati con assafetida, e recita così: “Tu, Abdiçu (nella versione latina è Abdizu), disperdi e separa tale da tale” e nomina chi vuoi. E sotterralo nel luogo che vuoi e sarà come desideri. E sappi che Abdiçu (Abdizu nella versione latina) è il nome del signore di questa dimora.

La tredicesima dimora serve per liberare l’uomo legato e per far sì che ami la donna.

La tredicesima dimora è Alahue. Quando la Luna vi si trova, prendi cera rossa e fai con essa la figura di un uomo eccitato in atteggiamento di seduttore; e fai di cera bianca la figura di una donna; e uniscili insieme, e suffumicali con legno di aloe e ambra. E avvolgili in un panno di seta rossa inumidito con acqua di rose e scrivi su ciascuna figura il nome della persona desiderata. E quando la donna avrà questa immagine con sé, amerà quell’uomo nominato e bramerà lui e tutti quelli che la vedranno. E se questa immagine sarà posseduta da un uomo legato, sarà liberato e potrà giacere con una donna. E Azerut (Azerut anche nella versione latina) è il nome del signore di questa dimora.

La quattordicesima serve per separare l’uomo dalla donna.

La quattordicesima dimora è Açimech. Quando la Luna vi si trova, fai con rame rosso la figura di un cane che porta la coda in bocca. E suffumicala con peli di cane o di gatto, e recita così: “Tu, Erdegel (idem nella versione latina), disperdi e separa tale da tale per inimicizia e discordia”. E nomina qui chi vuoi, e sotterra la figura nel luogo che vuoi e sarà come desideri. E devi sapere che Erdegel è il nome del signore di questa dimora.

La quindicesima dimora serve per amicizia e affetto sincero.

La quindicesima dimora è Algaffra. Quando la Luna vi si trova, prendi “enque” (che è una specie o un metallo simile al rame), e fai con esso un sigillo, e su di esso la figura di un uomo seduto che tiene in mano una carta simile a quella che ha in mano. E suffumicalo con incenso e noce moscata, e recita così: “Tu, Acalyt (nella versione latina è Achilich), fa’ questa e questa cosa per me, e soddisfa questa mia richiesta” e formula la tua richiesta riguardante unione, amicizia e affetto. E tieni con te questa immagine e sarà come desideri. E sappi che Acalit (Achilich in latino) è il nome del signore di questa dimora.

La sedicesima dimora serve per il commercio e per l’acquisto e la vendita.

La sedicesima dimora è Azobene. Quando la Luna vi si trova, prendi una tavoletta d’argento e vi incidi la figura di un uomo seduto su una sedia, che tiene in mano una bilancia. E suffumicala con incensi di buon odore, e mostrala alle stelle per sette notti, e recita così: “Tu, Azeruch (idem nella versione latina), fa’ questa e questa cosa per me, e soddisfa questa mia richiesta” qualunque essa sia, riguardante il commercio, l’acquisto o la vendita. E così si compirà la tua richiesta in materia di quelle cose che abbiamo detto. E Azeruch è il nome del signore di questa dimora.

La diciassettesima dimora serve perché nessun ladro entri in casa a fare del male.

La diciassettesima dimora è Aliclil. Quando la Luna si trova in questa dimora, fai un sigillo di ferro e su di esso la figura di una scimmia femmina (…), suffumicala con peli di donna e avvolgila in pelle di scimmia, e sotterrala in casa tua, e recita così: “Tu, Adrieb (idem nella versione latina), custodisci ogni mia cosa e ciò che è in questa casa affinché nessun ladro entri.” E finché l’immagine vi resterà, nessun ladro potrà entrare o arrecare danno. E sappi che Adrieb è il nome del signore di questa dimora.

La diciottesima dimora serve per curare la febbre e il dolore di ventre.

La diciottesima dimora è Alcab. Quando la Luna vi si trova, fai la figura di un serpente in rame, con la coda arrotolata sulla testa. E suffumicala con corno di cervo, e di’ così: “Tu, Egribel, proteggi la mia casa affinché non entri serpente o bestia maligna.” E poni l’immagine su una terrazza, e sotterrala in casa e non entrerà serpente né altra bestia nociva. E se questa immagine viene posseduta da chi ha la febbre o dolore al ventre, guarirà subito. E sappi che Egribel è il nome del signore di questa dimora.

La diciannovesima dimora serve per far colare sangue dal naso.

La diciannovesima dimora è Axaula. Quando la Luna vi si trova, prendi ienc (che è una specie di rame), e fai con esso un sigillo, e su di esso la figura di una donna con le mani poste sul volto. E suffumicala con storace liquido, e recita così: “Tu, Amuçel (nella versione latina è Annucel), fa’ colare il sangue da tale donna” e nomina la donna che desideri. E sarà come domandi. E se la donna avrà questa immagine legata alla gamba quando dovrà partorire, partorirà subito e facilmente. E sappi che Annuçel (Annucel in latino) è il nome del signore di questa dimora.

La ventesima dimora serve per cacciare sulla terra.

La ventesima dimora è Alnaym. Quando la Luna si trova in questa dimora, prendi una tavoletta di stagno e incidi su di essa la figura con testa d’uomo e corpo di cavallo con quattro zampe e coda, e con due mani in alto, che tengono un arco turco. E suffumicala con peli di volpe, e recita così:
“Tu, Queylhut (in latino è Queyhuc), fa’ che io ottenga ogni tipo di selvaggina di terra, e che la prenda subito”. E grazie a questa operazione otterrai tutta la selvaggina di terra con facilità, finché terrai questa immagine con te. E sappi che Queyrhut (il nome appare diverso dal precedente, in latino è sempre Queyhuc) è il nome del signore di questa dimora.

La ventunesima dimora serve per causare danno.

La ventunesima dimora è Elbelda. Quando la Luna si trova in questa dimora, fai la figura di un uomo con due volti — uno davanti, l’altro dietro. E suffumicala con zolfo e carabre [nelle annotazioni si indica anche sangue, carabre potrebbe riferirsi all’ambra fossile, che bruciata rilascia un odore dolciastro e affumicato], e recita così: “Tu, Ketne (nella versione latina è Bectue), devasta il luogo di tale, e distruggilo e rendilo sterile” e nomina chi vuoi. E poni questa immagine in un contenitore di rame, insieme con zolfo, carabre e capelli, e sotterrala nel luogo che desideri; e sarà come vuoi e si compirà ciò che domandi in merito. E devi sapere che Quene (nome diverso dal precedente, rimane Bectue nella versione latina) è il nome del signore di questa dimora.

La ventiduesima dimora serve per […] (il testo è lacunoso).

La ventiduesima dimora è Çaadaddebeth. Quando la Luna si trova in questa dimora, fai figura [… testo mancante…].

La ventitreesima dimora serve per distruggere e danneggiare.

La ventitreesima dimora è Çaadabola. Quando la Luna si trova in questa dimora, fai un sigillo di ferro, e su di esso la figura di un gatto con testa di cane. E suffumicala con peli di cane, e recita così: “Tu, Çequebin (nella versione latina è Zequebin), devasta tale e tal luogo, distruggilo e rendilo sterile.” E mostra poi il sigillo alle stelle quando questa dimora si trovi all’ascendente e la seconda notte sotterra il sigillo nel luogo che desideri. E si perderanno le cose che sono in quel luogo e sarà distrutto e devastato. E sappi che Çequebyn (Zequebin nella versione latina) è il nome del signore di questa dimora.

La ventiquattresima dimora serve per condurre bene il bestiame.

La ventiquattresima dimora è Caadazod. Quando la Luna vi si trova, prendi un corno di montone, scavalo e liscia bene l’interno, e fai in esso la figura di una donna che tiene stretto tra le braccia un bambino, come se lo stesse allattando. E suffumicalo con la stessa sostanza con cui hai lavorato il corno, e recita così: “Tu, Abrine (idem nella versione latina), cura e guida il bestiame di tale”. Poi appendi l’immagine al collo di un maschio del gregge e se la vuoi per vacche, falla in un corno di bue e appendila al toro. E quel bestiame prospererà, e non ci sarà mortalità in esso.

La venticinquesima dimora serve per custodire gli ortaggi e i raccolti stagionali.

La venticinquesima dimora è Çaadalahbia. Quando la Luna vi si trova, prendi un sigillo di legno ben lavorato, e incidi su di esso la figura di un uomo nell’atto di piantare ortaggi. E suffumicalo con fiori di ortaggi, e recita così: “Tu, Eziel (Aziel nella versione latina), proteggi i raccolti affinché non subiscano alcun danno né perdita”. Appendi l’immagine a un ortaggio nel luogo desiderato. E finché l’immagine vi resterà, i raccolti e le piante di quel luogo saranno protetti. E sappi che Aziel è il nome del signore di questa dimora.

La ventiseiesima dimora serve per fare innamorare.

La ventiseiesima dimora è Alffarg primo. Quando la Luna vi si trova, prendi cera bianca e mastice, scioglili insieme e fai con essi la figura di una donna con i capelli sciolti, che tiene davanti a sé un vaso dove si raccolgono i suoi capelli. E suffumicala con profumi di buon odore, e recita così: “Tu, Tagriel (idem nella versione latina), portami tale donna per amore e per amicizia” e nomina chi vuoi. Metti l’immagine in un sacchetto, insieme a sostanze profumate, e tienila con te; e si compirà ciò che domanderai.

La ventisettesima dimora serve per danneggiare l’anno.

La ventisettesima dimora è Alfargue. Quando la Luna vi si trova, prendi terra rossa e fanne la figura di un uomo con ali, che tiene in mano un vaso bucato, portandolo alla bocca [che sia cotto e poi messo nel vaso cavo] e poi metti tutto nel fuoco finché sia cotto. Poi metti nel vaso assafetida e storace liquido, e recita così: “Tu, Abliemel (idem nella versione latina), rovina tale anno di tale uomo” e nomina qui chi desideri. E sotterra l’immagine e sarà rovinato, e non produrrà né verrà nulla da esso [per danneggiare l’anno si intende probabilmente il danno del raccolto di qualcuno].

La ventottesima dimora serve per far radunare i pesci in un luogo.

La ventottesima dimora è Arrexe. Quando la Luna vi si trova, fai un sigillo di enc (che è una specie di rame), e su di esso incidi la figura di un pesce con la spina dorsale rossa; e scrivi sul suo lato il nome del signore di questa dimora. E suffumicalo con pelle di pesce marino. Legalo con un filo e appendilo nell’acqua nel luogo che desideri. E si raduneranno in quel luogo tutti i pesci di quella zona, e potrai prenderli come desideri. E sappi che Annuxi (nella versione latina è Anuxi) è il nome del signore di questa dimora.

FONTE CONSULTATA

in Between the Ghāya and Picatrix. I: The Spanish Version
Journal of the Warburg and Courtauld Institutes
Vol. 44 (1981), pp. 27-56 (31 pages)
https://doi.org/10.2307/751050
https://www.jstor.org/stable/751050

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