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Le Stelle Fisse su astro.com: mini-tutorial (Parte 1)

Le Stelle Fisse su astro.com: mini-tutorial (Parte 1)

Astro.com è probabilmente il più conosciuto ed utilizzato sito web dedicato all’astrologia, ed è anche ritenuto tra i più affidabili. Il suo software online chiamato Astrodienst permette di calcolare gratuitamente carte astrologiche di ogni tipo: temi natali con i transiti del momento, sinastrie, carte di evento, rivoluzioni solari etc. Nella maggior parte dei casi però gli utenti lo utilizzano in modo piuttosto approssimativo, senza sfruttarne le reali potenzialità.

Dedicandomi in particolare alle stelle fisse mi sono accorto che per mezzo di questo sito e del suo software si possono ottenere buone informazioni anche a proposito di questo aspetto dell’astrologia, ma è necessaria una minima conoscenza delle sue impostazioni e opzioni di base. Senza la pretesa compilare una guida definitiva per esplorare l’ottava sfera su astro.com, questo articolo sarà una sorta di mini-tutorial con cui cercherò di darvi qualche spunto per la vostra pratica con le stelle fisse.

Operazioni preliminari

Naturalmente la configurazione standard che troviamo già impostata quando accediamo alle pagine dedicate al calcolo delle carte è quella che riflette l’approccio contemporaneo più diffuso all’astrologia, dove le stelle fisse perlopiù non vengono utilizzate. Non è difficile però farle comparire sul nostro grafico, e ora vedremo le varie possibilità che abbiamo per raggiungere questo obiettivo.

Innanzitutto, se la home page del sito non si presenta già in Italiano basterà aprire il menù principale, quello con l’icona delle tre lineette orizzontali che troviamo in alto a sinistra o a destra (a seconda della larghezza del nostro schermo). Da qui possiamo cliccare sull’ultima voce dell’elenco a tendina e selezionare facilmente “italiano” o la lingua che preferiamo: in realtà non tutte le pagine o le schede a cui potremo accedere attraverso questo sito sono disponibili in tutte le lingue, tuttavia lo sono almeno le schermate principali e più utilizzate.

A questo punto è consigliabile fare direttamente il Log-in oppure, se è la prima volta che utilizziamo il sito, creare un nuovo profilo: in entrambi i casi dovremo accedere alla pagina Il Mio Astro, selezionabile anche in cima a questo stesso menù.

Una volta che avremo effettuato l’accesso potremo cliccare sulla riga con i nostri dati oppure inserirne di nuovi per il caso che ci interessa studiare. Di qui ci ritroveremo su una pagina che ci presenta tutte le possibilità di elaborazione a partire dai dati che abbiamo immesso: Oroscopi giornalieri ed annuali, Analisi psicologica, Vocazione professionale, Oroscopo di coppia etc. Ma a noi interessa l’icona Selezione Estesa Carte.

Una panoramica della pagina SELEZIONE ESTESA CARTE

Ora inizia la vera parte interessate perché in questa schermata troviamo le varie sezioni in cui andare a cercare ciò che ci interessa per impostare la carta nel modo che desideriamo. Come vedrete, in questo tutorial utilizzeremo principalmente le prime due sezioni, ovvero quella denominata Circolari e quella Speciali.

Accedendo a questa pagina in pratica siamo già all’interno della sezione Circolari, dove troviamo tutte le opzioni principali, come ad esempio quelle relative al tipo di carta (cielo natale, varie carte sinastriche, transiti, progressioni, rivoluzione solare etc.) e allo stile di disegno (stile Astrodienst, stile Classico, stile Liz Green, stile Huber etc).

Scorrendo la pagina incontriamo poi le opzioni domificazione e zodiaco dove possiamo scegliere il metodo di suddivisione delle case che preferiamo. Qui volendo è possibile decidere di utilizzare anche uno zodiaco siderale al posto del consueto zodiaco tropico-stagionale.

Ancora più giù ci sono invece le opzioni di visualizzazione e calcolo, dove selezionare ad esempio il Nodo lunare vero piuttosto che quello medio, la formula per la Parte di Fortuna e il tipo di aspetti da visualizzare. In questo menù tra l’altro troverete anche un piccolo ma utile comparto dedicato all’astrologia tradizionale attraverso cui potrete disattivare ad esempio i pianeti trans-saturniani e Chirone, oppure impostare la tipologia di decani e termini da rappresentare sul grafico (egizi, caldei, tolemaici etc.).

Infine l’ultimo menù si chiama oggetti addizionali e ci troverete una lista di asteroidi, di punti virtuali e parti arabe che è possibile inserire. Sempre qui c’è anche un’ampia selezione di stelle fisse che possiamo selezionare, ma ora vedremo perché non sempre spuntarle su questo menù sia la scelta migliore.

Astrodienst Fixed Stars

Ritornando nella parte superiore della pagina – poiché lo scopo che ci siamo proposti oggi è cominciare a esplorare attraverso astro.com le stelle fisse – andiamo a selezionare innanzitutto la voce Carta del Cielo Natale. Si tratta di solito della prima opzione all’interno del menù intitolato Tipo di carta.

Tra le possibilità offerte dal menù Stile di disegno, che troviamo immediatamente sotto, vorrei dire qualcosa innanzitutto su Astrodienst Fixed Stars. Selezionando questo stile e poi cliccando sul pulsante verde con la dicitura Mostrare la carta che trovate a lato oppure in basso, vi comparirà un grafico interessante ed abbastanza particolare.

Al centro di questa carta potremo vedere disposti sul cerchio più piccolo i pianeti nei segni, collegati dalle consuete linee rosse, blu e verdi che ne evidenziano i reciproci aspetti eclittici.

La parte più interessante si trova però in corrispondenza del cerchio più esterno, dove sono rappresentate le effettive costellazioni attraversate dall’Eclittica (il percorso seguito dal Sole e dai pianeti attraverso lo zodiaco), con l’aggiunta di Ofiuco, Cetus e Orione. Si tratta di una rappresentazione realistica, per quanto evidentemente deformata dall’appiattimento su un cerchio a due dimensioni. Qui possiamo osservare molte cose utili sul nostro cielo, cosa che non sarebbe successa se avessimo semplicemente selezionato le stelle fisse che ci interessano dal menù oggetti addizionali menzionato precedentemente:

  1. Potremo farci un’idea della differenza esistente tra lo zodiaco delle costellazioni e quello tropico (oppure quello siderale nel caso avessimo impostato quest’ultimo). Vedremo ad esempio come le costellazioni siano di dimensioni molto diverse tra loro, e di come siano sfasate rispetto ai segni zodiacali.
  2. Potremo notare a colpo d’occhio la posizione reale dei nostri pianeti rispetto alle stelle e alle costellazioni, verificando immediatamente se ci siano congiunzioni per corpo con qualche astro. Questo è infatti uno degli aspetti più potenti che si possono formare tra un pianeta e una stella fissa: una congiunzione in cui, dalla nostra prospettiva, i due corpi sembrano davvero sovrapposti o vicinissimi. Riconoscere questi aspetti è possibile perché qui è rappresentata la posizione dei pianeti anche secondo la loro latitudine oltre che secondo la longitudine eclittica. Potremmo scoprire ad esempio che Venere o Marte alla nostra nascita correvano abbastanza discosti dall’Eclittica, e che ciò gli permetteva di toccare alcune stelle che in condizioni normali sarebbero rimaste lontane.
  3. Utilissimo anche osservare come le cuspidi delle case e soprattutto gli angoli della carta (cuspidi delle case I, X, VII e IV) attraversino il cielo delle stelle: ciò ci permetterà di verificare l’angolarità effettiva delle stelle, e cioè quali astri risultino davvero al sorgere all’ASC o al culminare al MC. Nella maggior parte dei casi, queste stelle non saranno quelle che risultano in congiunzione con gli angoli della carta in base al semplice grado zodiacale.

Per ragioni di spazio, i nomi delle stelle fisse che vengono toccate da qualche punto del nostro cielo personale (pianeti o angoli) sono riportati ai margini esterni del grafico. Bisogna dire che ciò, alle volte, rende non immediato associare correttamente tali nomi alle stelle all’interno del disegno, per quanto siano evidenziate anche qui.

Un altro limite è costituito dal non poter modificare le orbite di tolleranza per quanto riguarda le congiunzioni stella-pianeta o angolo-pianeta – tuttavia in entrambi i casi ricordiamoci che si tratta di uno strumento gratuito che ci serve per cominciare a farci un’idea più realistica dell’effettiva configurazione celeste.

Nella seconda parte di questo mini-tutorial dedicato all’uso di astro.com per esplorare la dimensione delle stelle fisse in una carta astrologica, scopriremo altre due risorse molto utili ed entreremo nella sezione Speciali.