Traduzione di alcune pagine del TRACTATUS ASTROLOGICUS DE GENETHLIACORUM THEMATUM IUDICIIS PRO SINGULIS NATI ACCIDENTIBUS di Ranzovius XVI secolo, astrologo, umanista e generale tedesco. A fine traduzione, le pagine originali del trattato. In questa occasione, propongo le prime indicazioni di Ranzovius sulle dignità essenziali. Nei prossimi articoli proseguirò con le indicazioni che Ranzovius indica nelle pagine e nei capitoli successivi.
INDICE DEI CONTENUTI
ToggleSulle Dignità Essenziali
Si enumerano cinque dignità essenziali: la casa (o domicilio), l’esaltazione, la triplicità, il termine (o confine), e la faccia (o decano). Alla casa (domicilio) si attribuiscono cinque testimonianze di dignità; all’esaltazione, quattro; alla triplicità, tre; al termine, due; alla faccia, una. Un pianeta trovato nella propria casa (nel proprio domicilio) è considerato cinque volte più forte e più potente rispetto a quando è posto fuori dalla propria casa.
Prima Dignità Essenziale: La Casa (Domicilio)
La logica del domicilio deriva dalla natura dei segni zodiacali e delle stelle fisse a essi associati. Infatti, il Sole ha il massimo potere nel Leone, mentre la Luna lo ha nel Cancro. Al Leone è attribuito il Sole, e al Cancro la Luna, e così via per gli altri pianeti. Ad ogni pianeta, eccetto ai due luminari (Sole e Luna), gli astrologi hanno attribuito due segni: uno maschile o diurno e uno femminile o notturno, come mostra la tabella delle case riportata di seguito:
- Domicilio diurno segno maschile: ♒️ (Saturno)
- Notturno segno femminile: ♓️ (Giove)
- Diurno maschile: ♈️ (Marte)
- Notturno femminile: ♉️ (Venere)
- Diurno maschile: ♊️ (Mercurio)
- Notturno e diurno femminile: ♋️ (Luna)
- Notturno e diurno maschile: ♌️ (Sole)
- Notturno femminile: ♍️ (Mercurio)
- Diurno maschile: ♎️ (Venere)
- Notturno femminile: ♏️ (Marte)
- Diurno maschile: ♐️ (Giove)
- Notturno femminile: ♑️ (Saturno)
Per le case questi versi si conservano nella memoria: L’Ariete appartiene a Marte, così come l’acuto Scorpione; La Bilancia con il Toro sono amati da Venere, più pura dell’oro; Mercurio occupa i Gemelli e la Vergine laboriosa; A Giove sono assegnati i Pesci e il Sagittario; A te, Saturno, spettano il Capricorno e l’Aquario; Il Cancro fu dato alla Luna e il Leone al Sole.
Seconda Dignità Essenziale: L’Esaltazione
Dopo il domicilio, la più grande virtù è l’Esaltazione. Sono esaltati: il Sole in Ariete, la Luna in Toro, Saturno in Bilancia, Giove in Cancro, Marte in Capricorno, Venere in Pesci, Mercurio in Vergine, il Caput Draconis (Testa del Drago) in Gemelli e la Cauda Draconis (Coda del Drago) in Sagittario.
Le esaltazioni sono espresse nei seguenti versi poetici: Il Sole nell’Ariete, la Luna nel Toro, Saturno si eleva nella Bilancia; In Cancro Giove tonante, e in te, Capricorno, Marte si muove con forza; Mercurio si innalza nella Vergine, e Venere nei Pesci solleva Dioniso; La Testa del Drago si erge nella progenie di Leda; si crede che l’Arciere esalti la Coda del Drago.
Terza Dignità Essenziale: Triplicità o Triangolarità
La Triangolarità, in greco Trigonus, in latino Triangulus, prende il nome dai tre segni che la compongono. Questi segni sono così chiamati per la loro somiglianza in qualità, condizione e configurazione, e per l’irradiazione benevola che scambiano tra loro.
La prima Triplicità è composta dai segni di fuoco: Ariete, Leone e Sagittario. È detta ignea, maschile e diurna; i suoi governatori (domini) sono: Sole (governatore diurno); Giove (governatore notturno); Saturno (partecipante). I pianeti che governano le triplicità sono chiamati Signori delle Triplicità.
La seconda Triplicità è composta dai segni di terra: Toro, Vergine e Capricorno. È detta terrestre, femminile e notturna; i suoi governatori sono: Venere, Luna e Saturno (? comunemente il terzo signore partecipante alla triplicità di Terra è Marte, ma Ranzovius indica Saturno).
La terza Triplicità è composta dai segni d’aria: Gemelli, Bilancia e Acquario. È detta aerea, maschile e diurna; i suoi governatori sono: Saturno, Mercurio e Giove.
La quarta Triplicità è composta dai segni d’acqua: Cancro, Scorpione e Pesci. È detta acquatica, femminile e notturna; i suoi governatori sono: Venere, Marte e Luna.
Quarta Dignità Essenziale: Termine o confine
I pianeti hanno grande potere nei propri confini o termini, e sono quasi altrettanto potenti lì quanto lo sono nei propri domicili; per questo motivo è di fondamentale importanza avere una descrizione precisa dei confini. Ogni pianeta possiede, nei segni, alcuni gradi che domina in modo particolare, e questi sono chiamati loro confini o termini, ad eccezione del Sole e della Luna. Poiché questi due luminari hanno giurisdizione su tutto lo Zodiaco e sembrano regnare sopra gli altri pianeti, non fu necessario assegnare loro confini. Tolomeo menziona due metodi per distribuire i confini: uno è chiamato caldaico, l’altro egizio. Quest’ultimo era utilizzato dagli antichi ed è riportato da Tolomeo nel libro I delle Predizioni. La distribuzione dei confini per ciascun segno sarà proposta successivamente in una tabella. Per quanto riguarda il numero e l’ordine dei confini in ciascun segno, le spiegazioni possono essere trovate in Pontano, libro I, capitolo 24 e nei successivi dodici capitoli dedicati agli argomenti celesti.
Quinta dignità essenziale: La Faccia o Decano
Ogni segno è diviso in tre parti uguali, ciascuna delle quali contiene 10 gradi, che Pontano chiama Decani. A ciascun Decano è assegnato un proprio Signore secondo questa regola: Ariete ha il domicilio di Marte, quindi i primi 10 gradi sono attribuiti a Marte. I successivi 10 gradi sono assegnati al Sole, e gli ultimi 10 a Venere. Seguendo l’ordine dei pianeti, Marte viene seguito da Venere; successivamente dai 10 gradi del Sole, e così via.
Metodo per trovare le Facce dei pianeti attraverso il calcolo
- Si contano i segni trascorsi a partire da Ariete e si moltiplicano per 3.
- Al prodotto si aggiungono i gradi del Decano trascorso nel segno dato.
- La somma viene divisa per 7.
Il resto della divisione indica a quale pianeta appartiene la faccia nel luogo specifico, giudicato secondo il seguente metodo.
Se dalla divisione resta
- 0 allora nel luogo dato appartiene il volto di Marte
- 1 il volto del Sole
- 2 il volto di Venere
- 3 il volto di Mercurio
- 4 il volto della Luna
- 5 il volto di Saturno
- 6 il volto di Giove
Annotazione: Ranzovius pare proporre un algoritmo matematico per stabilire il volto occupato da un pianeta. La tabella che segue chiarisce questo algoritmo, seguono poi due esempi proposti dallo stesso Ranzovius. Non ho compreso molto chiaramente il metodo di Ranzovius ma ho cercato di comprenderlo usando la sola logica aritmetica.
Annotazione: Ranzovius propone un esempio per Giove nel grado 15 del Toro. Ogni segno ha 3 volti. Intanto dobbiamo contare quanti segni ci sono partendo da Ariete al segno occupato dal pianeta di cui vogliamo sapere il volto. In questo caso è 1 segno solo. Questo numero va moltiplicato per 3. Quindi 1×3 = 3. Poi è sufficiente aggiungere zero se Giove è nel suo primo volto, 1 nel secondo volto, 2 nel terzo volto (e questa è una mia variante del metodo Ranzovius). In questo caso Giove è nel secondo volto quindi dobbiamo aggiungere 1. Risultato finale 3+1 = 4. Questo numero appartiene al volto della Luna (Ranzovius dice di aggiungere i gradi del decano e di divedere per 7 ma a me personalmente non è chiaro il meccanismo che usa).
Annotazione: Ranzovius propone un altro esempio Mercurio nel grado 6 dei Pesci. Porto avanti la variante ispiratami da Ranzovius. Dal segno Ariete al segno Pesci abbiamo 11 segni. Facciamo 11 x 3 = 33. A 33 non aggiungo nulla perché Mercurio occupa il primo volto dei Pesci. 33 corrisponde a Saturno In effetti il primo volto dei Pesci è della natura di Saturno. Stando all’ordine dei pianeti elencati nell’algoritmo di Ranzovius, l’autore segue i volti definiti come “caldei”.
Prova ulteriore: ho voluto provare sperimentando altri calcoli, per esempio Mercurio al grado 29 dei Pesci è nel volto di Marte. Corrisponde? Mercurio nei Pesci è a 11 segni dall’Ariete, quindi 11 x 3 = 33. Mercurio occupa il terzo volto dei Pesci, aggiungo 2, fa 35. Questo numero appartiene a Marte.
Proviamo con la Luna nel grado 17 del Leone, ovvero nel volto di Giove. Corrisponde? La Luna è nel Leone quindi dista dall’Ariete 4 segni. 4 x 3 = 12. La Luna occupa il secondo volto del segno Leone stando a 17° quindi aggiungo 1, secondo la variante da me proposta. Ovvero 12+1 = 13. Questo numero appartiene a Giove.
I conti tornano anche con la variante che ho proposto, la divisione per 7 non l’ho compresa onestamente ma è un mio limite mentale (se qualcuno ha compreso bene il metodo di Ranzovius potete scriverlo nei commenti, riporto la pagina esatta del metodo).
Tabellina utile per la variante del metodo da me proposto.
Immagine della parte del trattato in cui Ranzovius spiega il metodo in questione
Le tre debilità essenziali
Tre sono le debilità essenziali. La peregrinità. Il detrimento. La caduta.
Peregrinità – I pianeti sono detti peregrini quando non possiedono alcuna dignità essenziale, e in questo caso si trovano in una condizione di debolezza. Per esempio, la Luna in tutto il segno dell’Ariete è peregrina.
Detrimento – Un pianeta si dice essere in detrimento quando si trova in un segno che si oppone al segno del proprio domicilio, e in tal caso assume 5 punti di debilità (-5).
Caduta – Un pianeta si dice essere in caduta quando si trova nel segno opposto al segno della sua esaltazione; e in tal caso assume 4 debilità (-4).
Immagini del trattato
Cliccando sull’immagine, se sei su PC potrai vedere la versione grande della scannerizzazione.
Testo originale, Link
Consultato il trattato originale digitalizzato in “Internet Archive” link diretto (QUI)
Ma scusa è tanto semplice deve semplicemente dividere per 4 e il resto ti indica il volto. Fa pure l’esempio con Mercurio.
Ciao Anonimo… ok sarà semplice ma non ho compreso il diviso 7 che tipo di risultato deve dare. Cercherò di comprendere altrimenti fate esempi pratici e spiegatelo voi se è cosi semplice.
e poi tu scrivi diviso 4 ma sul testo ci sta scritto diviso 7 no 4.
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