SEGNI E MANSIONI
segni zodiacali e mansioni lunari.
Ed è Lui Che ha fatto del sole uno splendore e della luna una luce, ed ha stabilito le sue fasi perché possiate conoscere il numero degli anni e il computo. (…) Egli estrinseca i Suoi segni per la gente che conosce. E alla luna abbiamo assegnato le fasi, finché non diventa come una palma invecchiata. Non sta al sole raggiungere la luna e neppure alla notte sopravanzare il giorno. Ciascuno vaga nella sua orbita.
Corano Sura 10 versetto 5 – Sura 36 versetto 39 e 40
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INTRODUZIONE – Per la tradizione araba la Luna ha avuto sempre un ruolo fondamentale e centrale. Il simbolo dell’Islam e dei paesi arabi è dal VII secolo a.C. quello della Mezza Luna, che incontriamo quindi precedentemente alla nascita dell’Islam, emersa probabilmente nella fondazione della città di Bisanzio che fu edificata in onore della Dea Artemide, il cui simbolo era proprio quello di una luna crescente. Ancora oggi la Mezza Luna e la Stella sono un potente simbolo della cultura araba, nonostante si sia persa la sua vera origine. Per la cultura astrologica araba (antica) risulta preminente l’aspetto astronomico della Luna, essa sin dall’antichità decretava un tempo mensile, andava cioè a scandire un certo ordine temporale umano, strettamente legato alle attività quotidiane dell’uomo. La Luna era interpellata per presagi veloci e imminenti, per conoscere gli esiti della partenza, del ritorno, dell’origine e della fine delle cose, l’astro è connesso anche dalla dottrina tolemaica al ciclo vegetativo di ogni cosa, quindi alla nascita come anche al processo di putrefazione e morte. La Luna che attraversa i dodici segni zodiacali e le loro strutture è il fulcro della tradizione astrologia araba. La Luna è connessa alle mansioni lunari dove ritroviamo i 12 segni suddivisi però in modo diverso rispetto a quelli che incontriamo nell’eclittica. L’orbita lunare e l’eclittica solare sono le due circonferenze in cui possiamo osservare la natura dei segni zodiacali. L’orbita lunare va a costituire il percorso del Luminare notturno dove la Luna scandisce un tempo mensile, infatti il suo ciclo si realizza in circa 28 giorni, ovvero in un mese siderale la Luna completa il suo ciclo. Mentre l’eclittica solare è quello spazio del cielo in cui osserviamo il moto apparente del Sole, qui percepiamo la rivoluzione del Luminare diurno che si compie, tenendo in considerazione il nostro calendario, in 12 mesi, ovvero in un anno umano, ovvero in 365 giorni terrestri si compie il ciclo del Sole nei dodici segni zodiacali.
Questo ci fa immediatamente capire che il ciclo del Luminare notturno nei dodici segni zodiacali è molto più veloce e rapido, rispetto a quello del Luminare diurno. Abbiamo quindi una suddivisione di questi segni zodiacali che nel ciclo lunare diventano preminenti e di estrema importanza, vanno infatti a costituire le così dette dimore lunari che sono 28. Mentre nel Luminare diurno, il Sole va a scandire un ciclo di un anno terrestre, dove i segni hanno una ampiezza identica l’una dall’altra, di 30 gradi, nel movimento apparente del Sole nei dodici segni dell’eclittica si compie il ciclo delle stagioni, che noi percepiamo in modo evidente sul piano terrestre. Mentre nel ciclo Lunare si compie un ciclo stagionale più legato alle vicende dell’uomo; il Sole descrive le stagioni degli ecosistemi e degli ambienti naturali, la Luna descrive le stagioni giornaliere, oserei dire orarie, ovvero la Luna è strettamente legata ad ogni nostra azione, giornaliera e mensile, dove riproduciamo attraverso i nostri atteggiamenti analogie a comportamenti stagionali: così nelle mansioni lunari avremo alcune di esse che esprimono l’inizio, le fasi iniziali, l’inizio dei progetti, l’orientamento e la scelta di una direzione (primavera); altre che esprimono la fase della maturazione dei progetti, del consolidamento, della cura, della protezione, della difesa (estate); poi la fase del raccolto, della valutazione di ciò che è stato raccolto, della conservazione (autunno); e poi la fase della morte, della conclusione, dell’esito finale, del ritorno alla terra, dell’irrigidimento e dell’attesa (inverno).
Ma vediamo attraverso brevi riferimenti come alcuni autori arabi vedono e definiscono i segni zodiacali e le mansioni lunari.
SEGNI ZODIACALI – Albumasar definisce i segni come circolo zodiacale identificandoli intanto nella loro struttura matematica, ovvero un circolo di 360 gradi, suddivisi in 12 parti. Elenca i segni e indica che ognuno di esso è formato da 30 gradi, 60 minuti, 60 secondi. La descrizione dei segni zodiacali da parte degli autori arabi è descrittiva e naturale, ovvero si tende a rintracciare in ogni segno zodiacale un certo tipo di clima o di natura, che in virtù di sé stessa avrà poi degli effetti sulle cose umane, individuali o collettive, in base a come questi sono disposti in una natività. Nella descrizione che segue vedremo i dodici segni, come vengono definiti da Albumasar. Noteremo che l’Astrologo identifica immediatamente il domicilio di ogni segno zodiacale: esso rappresenta la dignità più forte incontrata da un Astro. Vedremo inoltre come il segno è identificato nel gergo arabo, e il nome arabo del pianeta che in esso trova il suo domicilio.
Triplicità di Fuoco ovvero i segni Ariete, Leone e Sagittario. Sono orientali. Essi riuniscono e riempiono. Signore della triplicità diurna è il Sole. Signore della triplicità notturna è Giove. Mentre Saturno partecipa di giorno e di notte.
ARIETE al-Hamal [bayt Mirrϊḫ – domicilio di Marte] [šaraf Šams – esaltazione 19° Sole] il segno ha tre wağh (decani), quello di Marte, del Sole e di Venere. Il segno ha natura calda, secca, elemento fuoco, bile gialla, sapore amaro. Segno maschile, diurno, tropico, primaverile, di luce crescente, di breve ascensione, retto, mutilo, irascibile, incline al sesso, di pochi figli, figli gemelli, regale, quadrupede, semivocale, è la faccia e la testa dell’uomo.
LEONE al-Asad [bayt Šams – domicilio del Sole] il segno ha tre wağh (decani), quello di Saturno, di Giove e di Marte. È caldo, secco, elemento fuoco, di bile gialla, sapore amaro. Segno maschile, diurno, fisso, estivo, quadrupede, bestia feroce munita di zanne e artiglio, suoi sono gli alberi alti. Mutilo, irascibile, incline al sesso, sterile, semivocale, oscuro. È parte superiore dello stomaco, cuore, tendini, fianco, le due parti del dorso e posteriori dell’uomo. Inquieto, triste, abile, astuto, ingannatore e imbroglione.
SAGITTARIO al-Qaws [bayt Muštarȋ – domicilio di Giove] [šaraf – esaltazione 3° Coda del Drago] il segno ha tre wağh (decani), quello di Mercurio, della Luna e di Saturno. Segno maschile, diurno, bicorporeo, mutilo, retto, diviso in due nature a metà, prima metà umana, regale nobile, la seconda quadrupede con zoccoli, gli appartengono animali predatori, gli insetti della terra, di pochi figli, semivocale, maestro di stratagemmi e imbrogli, del corpo umano sue sono le cosce.
Triplicità di Terra ovvero i segni Toro, Vergine e Capricorno. Possiedono il dono della ricchezza e della prosperità, sono meridionali, Signore della Triplicità diurna è Venere, notturna è la Luna, Marte partecipa ad ambedue sia di giorno che di notte.
TORO al-Tawr [bayt Zuharah – domicilio di Venere] [šaraf Qamar – esaltazione 3° Luna] il segno ha tre wağh (decani), Mercurio, Luna e il terzo è Saturno. Segno freddo, secco, di bile nera, sapore acido, femminile, notturno, fisso. Mutilo, incline al sesso, di pochi figli, i gradi iniziali sono sterili, semivocale, quadrupede, sue sono le piante e ogni albero che ha radici. Nel corpo umano gli appartengono collo e gola.
VERGINE al-Sunbulah [bayt ‘Uṭӑrid – domicilio di Mercurio] [šaraf ‘Uṭӑrid – esaltazione 15° Mercurio] il segno ha tre wağh (decani), il primo è del Sole, poi Venere e il terzo è di Mercurio. Natura fredda, secca, bile nera, bicorporeo, ha tre forme (umana, spiga, ali), volatile, vi è una piccola oscurità. Al suo segno gli appartengono tutte le piante, di bel volto, di forma umana, sterile, voce potente, generoso, buono d’animo. Ventre, intestino tenue, intestino crasso e diaframma gli appartengono.
CAPRICORNO al-Ğadī [bayt Zuḥal – domicilio di Saturno] [šaraf Mirrϊḫ – esaltazione 28° Marte] il segno ha tre wağh (decani), Giove, Marte e il terzo è del Sole. Natura fredda, secca, di bile nera, femminile, notturno, di figura rotonda e incompleta, terra ferma e secca, animali da cavalcatura, uomini sterili (prima metà); di acqua di mare, abbondanza di figli, figli gemelli, gli uccelli. Sotto il suo segno solo la lavorazione della terra, il foraggio e le piante simili, gli inseti della terra. Segno corrotto, bello nel modo di vivere, debole di voce, irascibile prudente, maestro di stratagemmi, premuroso, cupo, incline al sesso. Gli appartengono le ginocchia.
Triplicità di Aria ovvero Gemelli, Bilancia e Aquario. Essi danno e vuotano, occidentali. Signore della triplicità diurna è Saturno, notturna è Mercurio, mentre Giove partecipa ad entrambi sia di giorno che di notte.
GEMELLI al-Ğawzā‘ [bayt ‘Uṭӑrid – domicilio di Mercurio] [šaraf – esaltazione 3° Testa del Drago] il segno ha tre wağh (decani), il primo appartiene a Giove, il secondo a Marte e il terzo al Sole. La sua natura è calda, umida, bicorporeo, primaverile, multiforme e volatile. Suoi sono gli alberi alti. Di forma umana, eloquente, sterile, voce potente, avvenente, di bell’aspetto, generoso, buono d’animo. Nel corpo gli appartengono spalle, braccia, mani.
BILANCIA al-Mīzān [bayt Zuharah – domicilio di Venere] [šaraf Zuḥal – esaltazione 11° Saturno] il segno ha tre wağh (decani), il primo è della Luna, il secondo di Saturno e il terzo di Giove. Segno caldo, umido, sanguigno. Maschile, diruno, autunnale, di lunga ascensione, retto nel sorgere, ha due colori e due forme, in esso vi è una piccola oscurità. Suoi sono gli alberi alti, è di natura umana, moderatamente incline al sesso, ha pochi figli a volte gemelli, è vocale e di bell’aspetto, generoso d’animo. Nel corpo umano gli appartengono la spina dorsale, il ventre inferiore, l’ombelico, i genitali, le anche, le natiche, la vita.
AQUARIO al-Dalw [bayt Zuḥal – domicilio di Saturno] il segno ha tre wağh (decani), Venere, Mercurio e il terzo è della Luna. Natura calda, umida, di aria, sanguigna, maschile, diurno, fisso. Suoi sono gli alberi alti e l’acqua che scorre. Ha forma umana, pochi figli, incline alla sterilità, di voce debole. Nel corpo gli appartengono le parti inferiori della gamba al di sotto delle ginocchia.
Triplicità di Acqua ovvero Cancro, Scorpione e Pesci. Settentrionali, Signore della triplicità diurna è Venere, di notte è Marte, mentre la Luna partecipa ad entrambi, sia di giorno che di notte. Sono segni che prendono e segni che versano oltre i recinti.
CANCRO al-Saraṭān [bayt Qamar – domicilio della Luna] [šaraf Muštarȋ – esaltazione 15° Giove] il segno ha tre wağh (decani), Venere, Mercurio e il terzo è della Luna. Natura fredda, umida, flemmatica, sapore salato. Segno femminile, notturno, estivo, ha molti figli, privo di voce, suoi sono i rettili e gli animali acquatici, gli alberi di media altezza, le acque che si muovono velocemente e quella piovana. Nel corpo governa il petto, le mammelle, il cuore, lo stomaco, i fianchi, la milza, i polmoni.
SCORPIONE al-‘Aqrab [bayt Mirrϊḫ – domicilio di Marte] il segno ha tre wağh (decani), il primo è di Marte, il secondo del Sole e il terzo di Venere. Natura fredda, umida, flemmatica, segno femminile, notturno, fisso e oscuro. Ad esso appartengono gli animali predatori e quelli di acqua, come anche le acque che scorrono, gli alberi di media altezza, ha molti figli. Segno disonesto, prudente, irascibile, bugiardo, maestro di premure, di bell’aspetto, di animo generoso, muto. Nel corpo umano gli appartengono il pene, i testicoli, la vescica, l’ultima parte del posteriore e il perineo.
PESCI al-Ḥawt [bayt Muštarȋ – domicilio di Giove] [šaraf Zuharah – esaltazione 27° Venere] il segno ha tre wağh (decani), Saturno, Giove e il terzo appartiene a Marte. La natura del segno è fredda, umida, flemmatica, segno notturno, femminile, bicorporeo, suoi sono gli alberi di media altezza, gli animali predatori, quelli acquatici e quelli stagnanti. È moderatamente incline al sesso, ha molti figli, mutilo, semivocale, prudente, maestro di stratagemmi, promiscuo o molto fertile e molto mutevole. Nel corpo gli appartengono i piedi.
Come si può facilmente dedurre, i segni zodiacali sono riportati da Albumasar nelle loro caratteristiche e qualità umorali, temperamentali e stagionali. Grande rilievo viene dato anche al ruolo del segno nelle dignità dei pianti – che tratteremo in un altro approfondimento – e viene conferita una forte connotazione alla melotesia zodiacale ovvero alla relazione tra segno e corpo umano. Tutte queste informazioni che ritroviamo in numerosi autori arabi hanno una radice univoca, quella della tradizione ellenistica e del Tetrabiblos di Claudio Tolomeo, come per esempio nella suddivisione dei segni in triplicità trattata proprio dal Primo Libro della Tetrabiblos al capitolo undicesimo.
MANSIONI LUNARI – le dimore lunari hanno una evidente origine diversa rispetto al concetti dei pianeti e dei dodici segni zodiacali.
Pare che queste dimore abbiano una origine rilevante in India, vanno a costituire una serie di stazioni che la Luna compie durante il suo transito, lungo la sua orbita, che tocca quella dell’eclittica ma poiché dotata di natura diversa, va ad interessare asterismi diversi da quelli toccati dall’eclittica. Inoltre nelle stazioni lunari pare essere preminente il ruolo delle stelle: l’avanzamento rapido della Luna realizza il suo ciclo completo in circa 28 giorni, che costituiscono le diverse dimore lunari: iniziano dal primissimo grado dell’Ariete e terminano all’ultimo grado dei Pesci.
Nella tradizione del Picatrix la determinazione delle stazioni lunari pare avvenire attraverso lo zodiaco tropicale, lo stesso legato all’eclittica, il manuale propone dunque degli spazi di longitudine eclittica proponendo per ogni mansione un certo tipo di carattere e natura. In altri manoscritti di diversi autori arabi (per esempio in al-Jadiri, ibn-al-Raqquam, al-Judhami, ibn a-Hatim) le mansioni lunari sono elencate senza una precisa disposizione di longitudine eclittica ma attraverso le indicazioni di asterismi precisi, dove ogni stella di ogni mansione lunare va a rappresentare “la stella fiduciaria” della mansione stessa, è presumibile dunque che questi autori collegassero la mansione lunare alla Luna in relazione all’area del cielo (siderale) interessata alla stessa fiduciaria della dimora lunare specifica.
A prescindere, le mansioni lunari svolgono un ruolo importante nella realizzazione di talismani che avevano lo scopo di creare oggetti finalizzati a concretizzare o propiziare e proteggere una certa ambizione umana. Di conseguenza le dimore lunari non solo offrivano presagi, ma erano utilizzate anche per creare oggetti di magia astrale per aiutare le persone a compiere i propri scopi. Ancora oggi le mansioni lunari vengono usate in molte tecniche astrologiche, come per esempio quella elettiva che prevede l’individuazione di un momento adeguato per una certa impresa da iniziare o concludere. La posizione della Luna e la sua osservazione per dimora lunare, può indicare se quel momento esatto è congeniale per una determinata operazione.
Giuseppe Bezza rispetto alle mansioni lunari ci testimonia quanto segue: Gli Arabi preislamici avevano una buona conoscenza del cielo stellato: nelle loro poesie si fa menzione di Venere e di Mercurio e i nomi beduini di stelle riportati da al-Ṣūfī sono più di duecentocinquanta. Dell’astronomia, tuttavia, conoscevano solo il modo di determinare il tempo mediante la levata e il tramonto eliaco delle mansioni lunari, manāzil (sing. manzil, “stazione”, soggiorno”) al-qamar. Essi costituiscono un sistema di 28 asterismi o regioni del cielo nei quali passa la Luna nel corso della sua rivoluzione mensile. La loro origine è indiana, dove i 28 nakṣatra sono attestati all’inizio del I millennio a.C. nell’Atharvaveda. Ogni asterismo è originariamente associato a una divinità, in seguito al compimento dei riti di purificazione (saṃskāra), infine entreranno nella pratica astrologica come parte sostanziale della muhūrtaśāstra ovvero dell’astrologia catarchica. Gli Arabi adottarono il sistema delle mansioni lunari in un’epoca ignota e se ne servirono a scopo calendariale, al modo indiano o cinese, prendendo a riferimento il luogo siderale della Luna piena, da cui traevano per opposizione quello del Sole. Inoltre, il sorgere e il passaggio al meridiano delle mansioni serviva a suddividere il tempo notturno. Gli Arabi hanno però modificato la struttura dei nakṣatra: non vi è traccia di una stella determinatrice e hanno inoltre ridotto le disuguaglianze eccessive in longitudine tra un manzil e un altro, in modo che i 28 mana¯zil coprono sufficientemente il contorno della volta celeste…
PER UNA TRATTAZIONE approfondita delle Mansioni Lunari e sul loro uso, ti rimando alla sezione speciale del sito (LINK CLICCA QUI).
UN ULTERIORE APPROFONDIMENTO SUI SEGNI ZODIACALI
I caratteri sono quei principi alla base degli elementi, caratterizzano le qualità fisiche degli elementi stessi e sono principi tangibili che percepiamo in natura: caldo freddo secco umido. Gli elementi sono un complesso di principi relazionati tra loro e che esprimono specifiche qualità, essi vanno a costituire la struttura dei segni dello zodiaco tropico: fuoco caldo e secco, aria caldo e umido, terra secco e freddo, acqua umido e freddo. I segni dello zodiaco tropico sono dodici non sovrapposti alle costellazioni zodiacali, ogni segno intende identificare una successione di tempi e memorie stagionali: ariete leone sagittario elemento fuoco, gemelli bilancia acquario elemento aria, toro vergine capricorno elemento terra, cancro scorpione pesci elemento acqua. Ogni elemento in ogni segno zodiacali esprime una funzione naturale diversa.
La filosofia naturale ha proposto nel tempo una ricchissima quantità di approfondimenti sul ruolo dei principi e dei relativi elementi in natura. Caratteri ed elementi sono una vera e propria cartina tornasole, capace di saggiare il mondo che ci circonda e di proporre, a chi sa utilizzarli, un sistema dotato di logica naturale per la decodificazione delle cose viventi nello studio dell’equilibrio quanto dello squilibrio.
Ogni elemento ha due qualità specifiche:
1) la prima è inscindibile o primaria o fondamentale;
2) la seconda è transattiva ovvero presente anche in altri elementi.
Ne consegue che il fuoco è caldo e secco. La terra è secca e fredda. L’acqua è fredda e umida. L’aria è umida e calda. Quando i caratteri sono tra loro opposti, Cornelio Agrippa dice che la complessione è corrotta e genera squilibrio, contrari secondo la filosofia naturale sono il fuoco e l’acqua; nonché la terra e l’aria. Secondo la nomenclatura della filosofia naturale, gli elementi possono essere suddivisi anche in leggeri e pesanti: leggeri sono fuoco e poi aria, segue la terra più pesante di fuoco e aria, per concludere con l’elemento più pesante di tutti ovvero l’acqua.
Dice Cornelio Agrippa: «nel fuoco giace in particolare il calore che feconda tutte le cose e conferisce luce a tutto, dando vita; l’elemento terra è il punto di partenza di un accrescimento illimitato di ogni cosa, è il fondamento, il centro, la madre di tutto; l’aria penetra in ogni essere vivente e tutto fa vivere agitando e riempiendo; l’acqua inghiotte la terra, spegne il fuoco, si eleva nell’aria in forma di nube e si rende padrona del cielo e risolvendosi in pioggia fa nascere tutto ciò che produce la terra».
Enrico d’Aragona di Villena, signore di Iniesta (astrologo e negromante del XIV-XV secolo) propone una suddivisione dei caratteri all’interno di ogni elemento, affermando che in natura sono presenti tutti e quattro i principi primi (caldo freddo secco umido) e le loro diverse proporzioni conferiscono la specificità dell’elemento.
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CALDO |
FREDDO |
UMIDO |
SECCO |
FUOCO |
4 |
1 |
2 |
3 |
ARIA |
3 |
2 |
4 |
1 |
ACQUA |
1 |
4 |
3 |
2 |
TERRA |
2 |
3 |
1 |
4 |
Nel Trattato di Astrologia di Villena, l’autore conclude dicendo che nel fuoco prevale la funzione del calore, nell’aria dell’umidità, nell’acqua della freddezza e nella terra della secchezza. Appellandoci alle trattazioni di Guglielmo di Conches, erudito del XI-XII secolo, e riflettendo sulle considerazioni dell’Astrologo Enrico d’Aragona di Villena, possiamo affermare che:
1) nel segno Ariete il calore aumenta
2) nel segno Toro vi è secchezza ma temperata perché in questo segno vi è anche nutrimento della terra
3) nel segno Gemelli abbiamo i venti temperati, miti, una natura confortevole
4) nel segno Cancro vince l’umidità e una temperatura sostenibile, l’umidità ricolma i frutti riempiendoli di nutrimento
5) nel segno Leone il calore è distruttivo, nel senso feroce perché ha lo scopo di portare a maturazione finale
6) nel segno Vergine la secchezza è dannosa perché tutto deve essere raccolto, prima che perisca
7) nel segno Bilancia l’aria si fa densa, e tutto si ferma, nell’equità
8) nel segno Scorpione l’umidità è salata, Conches allude per il segno scorpione all’humiditas ladens e agli humores salsi, è distruttiva ma prepara anche alla macerazione e dissoluzione della materia organica.
9) nel segno Sagittario il calore non è esterno ma interno, ovvero il calore prodotto dagli esseri umani, dai corpi degli animali, è un calore interno e vitale
10) nel segno Capricorno la secchezza irrigidisce e sterilizza
11) nel segno Acquario l’aria si fa pesante e fetida, Conches parla di esalazioni fetide, l’umidità quindi non è vitale ma tende a creare cose stantie e ferme
12) nel segno Pesci l’umidità è distemperante, l’acqua è amara (dice Conches) e ha lo scopo di disciogliere.
Da sempre la letteratura astrologica antica ha cercato di proporre analogie naturali nella decifrazione dei codici celesti. Per esempio, Albiruni astrologo del X-XI secolo propone la seguente riflessione:
· I segni di fuoco, che sono una triplicità ovvero quella ignea, sono Ariete Leone Sagittario, esprimono capacità disseccante e violenta. L’Ariete è il fuoco nella sua accezione comune. Il Leone il fuoco contenuto nei minerali e nelle piante. Il Sagittario il fuoco che nel cuore degli esseri viventi e che si propaga per tutto il corpo.
· I segni di terra, che sono una triplicità ovvero quella terrea, sono Toro Vergine Capricorno, esprimono generosità ed opulenza. Il Toro è la terra dei pascoli. La Vergine è la terra dove nascono piante che non hanno bacche o semi, nonché la terra dove nascono alberi di piccola taglia. Il Capricorno è la terra che non dà raccolto nonché la terra dove nascono alberi di grande taglia.
· I segni di aria, che sono una triplicità ovvero quella aerea, sono Gemelli Bilancia Acquario, la cui natura è di diffondere i venti in ogni luogo. I Gemelli sono l’aria serena che conserva la vita. La Bilancia è l’aria che favorisce la crescita delle piante, che trasporta i semi, che stimola o promuove i frutti. L’aria dell’Acquario è quella delle tempeste distruttive.
· I segni di acqua, che sono una triplicità ovvero quella acquea, sono Cancro Scorpione Pesci, fluisce e trasporta, ricompone. Il Cancro è l’acqua pura, dolce, vitale. Lo Scorpione è l’acqua torbida (o sotterranea). I Pesci rappresentano l’acqua fetida.
È evidente che nelle analogie che rintracciamo nei dodici segni zodiacali, il comune denominatore è un ragionamento naturale. I segni appaiono all’interno di numerose classificazioni dove emergono i concetti di caldo, freddo, secco, umido, di aria temperata, di venti fertili ma anche distruttivi, di cose fetide, di produzione dei frutti, di qualità della terra, e via dicendo. Prima di proseguire con le analogie, dovremmo chiederci che cosa sono i segni zodiacali o come sono intesi nella tradizione astrologica.
I nomi dei segni zodiacali si ricollegano ai nomi delle costellazioni zodiacali. Dobbiamo tuttavia distinguere due tipi di realtà zodiacali: uno zodiaco tropico e uno zodiaco siderale. Lo zodiaco siderale rievoca la realtà costellativa, l’Ariete come costellazione (che possiamo chiamare Ariete stellato) è una realtà materiale. L’Ariete come segno dello zodiaco tropico è, invece, una realtà immateriale ed intende rappresentare una porzione di eclittica (quella circonferenza che disegna il Sole nel suo moto apparente) e che dipende da una realtà solare; ovvero l’inizio dell’eclittica è stato collocato all’equinozio di primavera, punto in cui inizia il «grado zero» dell’Ariete e che ha una estensione lungo l’eclittica di 30 gradi.
Lo zodiaco tropico è dunque una «fascia immateriale» di sezioni ognuna di 30 gradi in cui l’eclittica è stata suddivisa. Oggi non abbiamo più la sovrapposizione tra Ariete dello zodiaco tropico e Ariete stellato, ma l’Ariete dello zodiaco tropico come tutti gli altri segni dello zodiaco tropico intendono identificare una realtà solare ciclica, legata alla dottrina della Luce e delle Stagioni.
Lo zodiaco contemplato nella così detta Astrologia occidentale è tropico. I segni zodiacali hanno una natura «stagionale» ovvero segni che ricordano o rievocano memorie solari. Di quali memorie solari parliamo? Di memorie stagionali. Potremmo banalmente considerare i segni zodiacali come una sorta di «calendario» dove ogni segno rievoca un «periodo stagionale» che percepiamo in particolare quando il Sole transita in esso. Così il Sole in Ariete annuncia la primavera e quindi il segno Ariete potremmo metterlo in analogia alla «primavera» oppure identificarlo come «segno di inizio di una nuova stagione» come lo sono anche Cancro, Bilancia, Capricorno che annunciano l’inizio di una nuova stagione e per questo sono chiamati «segni tropici» oppure «segni equinoziali» per Ariete e Bilancia, e «segni solstiziali» per i segni Cancro e Capricorno, sono definiti anche mobili perché in essi avviene la mobilità della natura, dove ha inizio un nuovo scenario stagionale. Gli altri segni identificano altri momenti stagionali. Toro Gemelli segni primaverili. Leone Vergine estivi. Scorpione Sagittario autunnali. Acquario Pesci invernali. Il primo di questi segni è detto fisso perché rappresenta la «conferma» di una stagione. Il secondo bicorporeo perché è dotato di due corpi, uno della stagione in corso e l’altro corpo annuncia le ingerenze della stagione successiva. Ricapitolando, lo zodiaco tropico (i segni zodiacali contemplati comunemente dall’astrologia occidentale) è quello che deriva dal comportamento del Sole. Quando il Sole dà inizio alla stagione primaverile, quel momento rappresenta il punto zero dell’Ariete, della longitudine zodiacale assoluta. Da quel punto il metodo zodiacale ha esteso 12 sezioni, ognuna di 30 gradi esatti, ogni sezione prende il nome di un segno: Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario, Pesci. Per un totale di 360°.
Francesco Stabili di Simeone, ovvero Cecco d’Ascoli astrologo del XIII-XIV secolo, propone alcune definizioni morali rispetto alla suddivisione dei segni zodiacali:
1) i segni tropici o mobili (Ariete Cancro Bilancia Capricorno) hanno significato sulla gentilezza, la purezza, la socievolezza, sulla scienza;
2) i segni fissi o solidi (Toro Leone Scorpione Acquario) hanno significato sulla clemenza, la ponderazione, la giustizia, sull’indole battagliera, sulla sopportazione alle avversità, sul pazientare;
3) i segni comuni o bicorporei o doppi (Gemelli Vergine Sagittario Pesci) hanno significato sull’amabilità, la leggerezza, la gaiezza, la poca riflessione, la discordia negli affari, la mutevolezza degli stati d’animo dunque la doppiezza.
Seguono i giudizi morali proposti da Giuliano di Laodicea (V secolo):
1) i segni mobili significano tutto ciò che muta, tra le persone hanno significato sul popolo, nelle attività su quelle pubbliche, tra i luoghi quelli in vista, tra i modi di essere quelli più elevati e che riguardano i giusti, il Cancro in particolare è associato agli adulatori della folle, il Capricorno ai volubili e difficili da comprendere;
2) i segni fissi significano tra le persone quelle non in vesta ed oscure, tra le attività quelle ferme, ma anche difficili e penose, tra i luoghi quelli pietrosi, scoscesi, l’Acquario ha tuttavia significato sui luoghi umidi;
3) i segni bicorporei significano chi desidera quella persona invece di questa, quel luogo invece di questo, quel tempo invece di questo, quell’attività invece di questa presente e quindi si accordano a molte persone, alle più svariate attività, quanto ai luoghi hanno a che fare sia con quelli piani sia con quelli scoscesi.
Dunque, segni zodiacali e costellazioni sono due cose diverse. Lo zodiaco tropico identifica una realtà zodiacale di tipo solare e i segni sono prodotti dalle fasi stagioni del Sole: Albiruni diceva che lo zodiaco tropico ha inizio dall’equinozio di primavera, coincide con il grado zero dell’ariete e si estende per 360 gradi esatti, circonferenza suddivisa in 12 parti ognuna da 30 gradi, e dove assistiamo al moto apparente del Sole. Le costellazioni sono invece ammassi di stelle, quindi zone del cielo dotate di luminosità; queste aree stellate sono state congetturate da immagini e allegorie; alle stelle fisse, inoltre, sono associate nature planetarie.
Gli astrologi di al-Andalus medievali dicevano di prestare molta attenzione ai giudizi costellativi: un pianeta posizionato sopra una certa costellazione zodiacale, acquisisce certe immagini e certe proprietà. Per esempio:
· Un pianeta sopra la costellazione della Bilancia, del Capricorno e dell’Acquario è in una immagine infeconda e genera cose poco produttive o reca difficoltà nella generazione di una prole.
· Un pianeta sopra la costellazione del Capricorno e dei Pesci è in una immagine che conferisce segni sulla pelle e genera cicatrici, macchie particolari sul corpo, o la propensione o l’attrazione per tatuarsi la pelle (mia proposta interpretativa) o ancora la propensione a ferite che lasciano cicatrici.
· Un pianeta sopra la costellazione Gemelli Vergine Bilancia Sagittario (la prima parte) e Acquario è in una immagine umana e genera interesse per l’antropologia, la sociologia, lo studio di materie umanistiche ma anche lo studio di tutto ciò che riguarda la vita umana, la società e la politica, i costumi e i folclori.
· Un pianeta sopra la costellazione Cancro Scorpione Pesci è in una immagine muta e può generare persone introverse, sensibili, introspettive, poco comunicative, poco portate alla comunicazione.
· Un pianeta sopra la costellazione Gemelli Scorpione Sagittario è in una immagine armata e può generare persone ardenti, combattive, spregiudicate, provocatrici, irose, polemiche.
· Un pianeta sopra la costellazione Leone Bilancia Scorpione Sagittario (secondo parte) Capricorno è in una immagine che attacca, significa la reattività, l’impulsività, la suscettibilità, il bisogno di essere riconosciuti, l’imposizione, l’autorevolezza.
· Un pianeta sopra la costellazione Leone Vergine Sagittario Capricorno è in una immagine sterile e può significare la difficoltà di generare una prole o una discendenza.
· Un pianeta sopra la costellazione del Cancro Scorpione Pesci è invece in una immagine fertile e può significare la capacità di generare una prole o una discendenza.
Le immagini stellate hanno numerosi significati, qui ho elencato quelle che nella mia esperienza astrologica hanno trovato maggiore riscontro pratico. Ovviamente, l’associazione pianeta e costellazione produce un certo tipo di interpretazione partendo nel comprendere cosa il pianeta significa all’interno della natività. I pianeti hanno dei significati naturali e accidentali: per esempio Luna Mercurio sono significatori naturali dell’animo e della mente; la Luna ha anche significato sulla figura materna e in certi casi sulla sorella e sulla moglie; Mercurio può avere significato sui fratelli o sul vicinato, insomma è necessario comprendere i pianeti che significato acquisiscono all’interno di una natività, argomento che sarà discusso più avanti.
I significati elencati sono strettamente connessi alla posizione dei pianeti nelle aree costellative che non coincidono con i segni dello zodiaco tropico, per via del noto fenomeno di precessione. Per quanto riguarda i significati dello zodiaco tropico, segue un elenco essenziale:
· Un pianeta nel segno dello zodiaco tropico Gemelli Bilancia Acquario Ariete Leone Sagittario è nella polarità maschile.
· Un pianeta nel segno dello zodiaco tropico Cancro Scorpione Pesci Toro Vergine Capricorno è nella polarità femminile.
· Un pianeta nel segno dello zodiaco tropico Ariete Bilancia Cancro Capricorno è in un segno mobile che significa iniziativa, nuovi inizi, azione, determinazione, cose inedite.
· Un pianeta nel segno dello zodiaco tropico Toro Leone Scorpione Acquario è in un segno fisso che significa ossessione, ponderazione, stabilità, metodicità, conservazione.
· Un pianeta nel segno dello zodiaco tropico Gemelli Vergine Sagittario Pesci è in un segno bicorporeo che significa modi nervosi, agitati, cambiamenti di stato repentino, grande versatilità.
· Un pianeta nel segno dello zodiaco tropico Cancro Leone Vergine Bilancia Scorpione Sagittario è in un segno retto e significano la rettitudine.
· Un pianeta nel segno dello zodiaco tropico Capricorno Acquario Pesci Ariete Toro Gemelli è in un segno curvo e significano cose ambigue e distorte.
Fonti
Alcuni scritti della conferenza del 1999 presso la sede di Roma dell’Is.I.A.O. Di Giuseppe Bezza
Introductions to Traditional Astrology: Abu Ma’shar & al-Qabisi
Astrologia Araba, Robert Ambelain
Ancient Arabic Astrology, Angila Solomon
Greek Thought, Arabic Culture, Dimitri Gutas
Origins of Astrology, Jack Lindsay
Mesopotamian Astrology, Ulla Susanne Koch
Picatrix De Radiis, Mimesis Editore
