A cura di Margherita Fiorello - Talismani: brevi considerazioni e il Talismano di Giove
[Di Margherita Fiorello] – Nel Talismano del Leone di Arnaldo da Villanova (1240-1313 medico, alchimista, mago) il Sole è all’Ascendente, la Luna nei Gemelli, Giove angolare. “Il Sigillo del Leone deve essere realizzato in oro o argento, quando il Sole si trova nel Leone, in Ascendente, la Luna si trova nei Gemelli, Giove è in uno degli angoli. Durante il lavoro recita: “Exurge Leo de tribu Iuda, & intende Domine mi, Deus meus, & Dominus meus in causam meam.” (Sorgi, Leone della tribù di Giuda, e presta attenzione, mio Signore, mio Dio e mio Signore, alla mia causa). E questa figura deve essere scolpita su entrambi i lati. Questo Sigillo è efficace contro tutte le affezioni dello stomaco, dei fianchi, del dorso e dei reni, contro un flusso mestruale eccessivo, contro febbri acute dovute all’ardore del Sole e contro tutti gli ascessi”.
Nel Sacro Libro di Ermes leggiamo che “se vuoi evitare le malattie che dipendono dai decani tutelari di una determinata parte del corpo, incidi l’immagine di questo decano sulla pietra relativa e mettila sotto la pianta ad esso attribuita ed avendo preparato questo talismano darai un grandissimo aiuto al tuo corpo…“.
Nel Kyranides (raccolta di trattati di magia e medicina, scritti in greco antico e riuniti la prima volta nel IV secolo), una delle opere ermetiche più antiche, si propone un talismano di Venere tutto d’oro su pietra azzurra, l’immagine da incidere è quella di una donna mentre si lega e si avvolge i capelli. Il talismano garantisce l’amore di tutti, la fama e l’eloquenza del linguaggio, non solo nei confronti degli uomini ma anche di demoni e degli dèi.
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Nella magia medievale non tutti gli autori concordano nell’uso di materiali particolari e tantomeno di sigilli specifici, la centralità della creazione di un talismano poggia totalmente sulla scelta elettiva del momento migliore per l’incisione delle immagini e la realizzazione del manufatto. Il pianeta oggetto del talismano deve essere nel suo segno (ovvero in domicilio od esaltazione), in prima o in decima casa, senza aspetti con i malefici. Naturalmente il pianeta non deve essere retrogrado (di conseguenza nemmeno prossimo alla sua stazione). Dobbiamo poi considerare la Luna: crescente se possibile, e specialmente non afflitta dai malefici. Eviteremo il Governatore dell’Ascendente debilitato, in un segno dove è in esilio o in caduta, o che non sia vessato e assediato dai malefici. Meglio se i benefici guardano il pianeta oggetto del talismano. Altra centralità è: l’immagine!
Talismano: cos’è?
È uno strumento che l’Astrologo realizza in un momento elettivo preciso, l’oggetto vedrà in sé l’immagine celeste del momento elettivo, il talismano tenta di catturare quelle nature che servono all’Astrologo per operare la sua intenzione o per realizzarla. È l’immagine la cosa più importante di un talismano, l’immagine associata al pianeta da cui vogliamo ricavare certe nature. L’arte della creazione di un talismano (che prevede la capacità di elaborare metalli, pietre o altri elementi, di saper incidere, la conoscenza delle resine, delle erbe, degli incensi, dei colori, la conoscenza dell’astrologia e dell’arte elettiva) nonché la ritualità dietro la creazione di questo manufatto, opereranno al fine di creare uno strumento che, sul portatore, dispenserà le sue nature e le sue proprietà (almeno in teoria…).
Talismani e curiosità
Uno dei talismani più famosi è quello dello Scorpione, che compare nei tre testi fondamentali della magia medievale, il Libro di Thebit, il Picatrix e lo pseudo-Centiloquio tolemaico. Durante tutto il Medioevo e anche nel Rinascimento, infatti, l’astrologia non è né quella deterministica degli Stoici né quella scientifica di Tolomeo, ma piuttosto si tende a pensare che le cose naturali abbiano delle proprietà occulte che derivano dai raggi celesti che possono essere manipolate per cambiare il futuro, la famosa “magia astrale”. Uno dei portavoce rinascimentali di questa idea è Marsilio Ficino (1433-1499 filosofo, umanista, astrologo) che riprende testualmente le parole del commento che Platone da Tivoli attribuisce ad Haly e che è noto come Centiloquium Ptolomei cum commento Haly. Scrive infatti Ficino: “Haly lo conferma, affermando nel suo commentario che si può fabbricare una immagine efficace di serpente, quando la Luna entra nel Serpente celeste o lo guarda di aspetto felice. Similmente una immagine di Scorpione può essere creata quando la Luna entra in questo segno e questo segno si trova in uno dei cardini.“
Un talismano medievale recita che “Se vuoi creare un’immagine per qualcuno, affinché stia bene o stia male, rendete fortunati o sfortunati l’ascendente ed il suo signore ed il signore della casa dove si trova il signore dell’ascendente, la Luna e la sua signora, la decima ed il suo governatore, il signore dell’ottava, ed il signore dell’ora. Se vuoi recuperare o desideri qualcosa fai due immagini, una per colui che vuole la cosa o la rivuole indietro in accordo con la sua natività o con l’interrogazione, mettendo l’ascendente in un segno comandante (ariete, toro, gemelli, cancro, leone, vergine) fortificando l’ascendente e mettendolo in congiunzione o in aspetto con ricezione con il pianeta che governa l’altra immagine, e che rappresenta la cosa richiesta…” (Leopoldo d’Austria 1640-1705).
Considerazioni generali
Nel Medioevo la parola italiana “talismano” in latino è “imago”, ne consegue che l’immagine è un concetto strettamente legato al Talismano. L’origine dell’immagine astrologica è strettamente medievale, in quanto si cercò di giustificare la pratica magica, che era ovviamente condannata come opera demoniaca, salvandone certi ambiti di applicazione. L’idea dietro a questi manufatti è una idea naturale ma fortemente connotata di immagini, che veicolano un qualche potere occulto. È certamente la strumento più creativo nelle mani dell’Astrologo che non deve avere solo conoscenze astronomiche, ma deve anche avere una certa preparazione nella magia naturale, e nella conoscenza di tutte quelle sottili connessioni tra alto e basso, operate attraverso occulte relazioni dove l’immagine è uno dei principali veicoli di interconnessione.
In “Mundana Sappientia” di Tullio Gregory nel capitolo dal titolo “L’idea di Natura nella Filosofia Medievale” leggiamo che: La Scienza che coglie il nodo dei rapporti tra cielo e terra, l’astrologia, non si configura (durante il medioevo) solo come una distaccata contemplazione dell’armonia del cosmo, ma come sapere pratico che rende possibile all’uomo un intervento attivo su quei fenomeni dei quali, da spettatori, si è fatto partecipe; “anima sapiens – si leggeva nel Centiloquium – ita adiuvabit opus stellarum quamadmodum seminator fortitudines naturales”. È questo un motivo su cui torna insistentemente tanta parte della letteratura astrologico-magica che dall’età ellenistica, attraverso la cultura araba, rifluiva ora nella nuova cultura medievale: il rifiuto, cioè, di chiudere la libertà umana entro le eterne leggi di una necessità celeste … che assume ora questo significato preciso, ovvero offrire all’uomo un campo autonomo di iniziativa che non era richiesta solo per mettere nelle sue mani la responsabilità del proprio destino ultraterreno, ma anche per garantirgli la capacità di piegare le stesse forze celesti a compiti umani.
E sicuramente il Talismano è in questo periodo il manufatto e lo strumento principale messo nelle mani degli uomini, vettore e veicolo capace di piegare le nature avverse, mitigandole e favorendo una benevolenza la dove il cielo di nascita, o altre questioni, la negassero: Garantiscono queste nuove possibilità del sapere – continua Tullio Gregory – le tecniche astrologiche, alchimistiche e magiche di cui ora cominciavano ad abbondare i manuali, posti spesso sotto la paternità di nomi famosi … come del favoloso Ermete Trismegisto, circola in questi manuali la stessa visione unitaria del cosmo che abbiamo trovato nei maestri più noti delle nuove scuole, con una più netta accentuazione dell’organicità e animazione dell’universo, retto da forze che si richiamano e si oppongono, da simpatie e antipatie, conoscendo le quali, e sfruttando favorevoli congiungimenti, è possibile operare utilmente per l’uomo!
Le immagini di Giove nell’Arte dei Talismani
Nel Picatrix (Libro II) Giove è associato:
- ai sapori dolci
- tra le pietre è associato allo smeraldo, a quelle bianche e gialle, come il cristallo, e ogni altra pietra lucida e bianca che abbia un certo valore
- fra i metalli lo stagno e l’ossido di zinco
- tra le piante noci e avellane, pini, pistacchi e tutti gli alberi da frutto
- fra le erbe la menta bianca e tutte quelle fruttifere dotate di un buon odore
- tra le spezie lo zafferano, sandalo giallo, muschio, canfora, ambra, il mastice
- tra i colori governa il rossiccio tendente al bianco.
Sulle figure che rievocano la natura Giove il Picatrix (Libro III) riporta che la rappresentazione di Giove è quella dell’uomo vestito con panni raffinati e seduto in cattedra. Le suffumicazioni di Giove sono tutte quelle dotate di un buon odore.
Cornelio Agrippa nel suo Filosofia Occulta propone una serie di immagini di Giove:
- una per il prolungamento della vita, nell’ora di Giove, con Giove nella sua esaltazione in posizione favorevole all’ascendente, su una pietra chiara e bianca, la cui figura rappresenta un uomo incoronato, vestito con abiti color zafferano, che cavalca un’aquila o un drago, tiene nella mano destra un dardo, come se stesse per conficcarlo nella testa della stessa aquila o drago.
- Un’altra immagine di Giove da incidere nel momento opportuno, su una pietra chiara e bianca, in particolare nel cristallo, con l’immagine di un uomo nudo e incoronato, con entrambe le mani giunte e sollevate, intento a pregare o a supplicare, seduto su una sedia a quattro gambe portata da quattro fanciulli alati, questa immagine si dice che aumenta la felicità, la ricchezza, l’onore e conferisce benevolenza e prosperità, oltre a liberare dai nemici.
- Una terza immagine di Giove per una vita religiosa e gloriosa e per l’avanzamento della fortuna, un’immagine di un uomo con la testa di leone o di ariete e i piedi d’aquila, vestito con abiti color zafferano, che veniva chiamato il figlio di Giove.
In un libricino di un Anonimo del XVIII secolo, dal titolo “Brevi notizie de’ Pianeti, delle Stelle fisse dell’Oroscopo”, per Giove l’autore scrive:
- Giove figuravasi nella sua felice ascensione, ed ora propria, in pietra bianca coll’immagine di un uomo coronato vestito di gialla veste, cavalcando un’aquila, o dragone, tenendo nella mano destra una saetta in atto di lanciarla nel capo dell’aquila, o del dragone.
- Figuravasi altresì Giove nel cristallo, o altra pietra trasparente coll’immagine di un uomo nudo coronato, colle mani elevate, e congiunte in atteggiamento di pregare, sedente sopra una cattedra a quattro piedi sostenuta, e portata da quattro putti alati.
- Considerate erano queste immagini utili ad aumentare la felicità, le ricchezze, l’onore, come anche a conferire la prosperità, benevolenza, liberazione dai nemici.
Marsilio Ficino nel suo De Vita scrive che l’immagine di Giove è quella di un uomo coronato, seduto su un’aquila o un dragone, vestito di una veste gialla, immagine da creare nell’ora di Giove, quando il pianeta è in buone condizioni e sorge nella sua esaltazione.
Camillo Leonardi propone molte immagini per Giove, tra cui riporto la figura di un uomo che siede su un trono a quattro piedi, con la presenza di quattro uomini innanzi alla figura, e che la figura principale, che rappresenta Giove, abbia le mani innalzate verso il cielo e che in testa abbia un diadema, e se sarà scolpita su di una pietra legata in oro, oppure se è impressa in cera e appesa al collo, otterrà dai Re e dai saggi tutto quello che si desidera.
Momento elettivo Talismano di Giove
Nel 2025, Giove farà il suo ingresso nel segno del Cancro.
Non ci saranno momenti perfetti per la realizzazione del Talismano, sarà dunque necessario cercare di rispettare almeno alcune regole fondamentali:
- sicuramente Giove trovandosi nel segno della sua esaltazione si presterà per la realizzazione di un talismano
- preferiremo Giove congiunto al Grado dell’Ascendente o del Medio Cielo del momento elettivo, o comunque in casa uno o dieci
- cercheremo di favorire una Luna di luce crescente in aspetto applicativo a Giove
- eviteremo che la Luna si separi o si applichi a pianeti malefici
- cercheremo di mettere Marte-Saturno in posizioni deboli,
- eviteremo contatti tra Giove e i malefici
- cercheremo di operare nell’Ora di Giove e se possibile nel Giorno di Giove.
Bibliografia
Margherita Fiorello – The Mirror of Stones: Speculum Lapidum Book III
D. Pingree D. Attrell D. Porreca – Picatrix: a medieval treatise on astral magic
Marsilio Ficino O. Pompeo Faracovi – Come attingere vita dal cielo
Tullio Gregory – Mundana Sapientia: forme di conoscenza nella cultura medievale
Cornelio Enrico Agrippa – La filosofia occulta o la magia
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A cura di Margherita Fiorello - Esperta e ricercatrice in Astrologia Tradizionale, è stata allieva di Giuseppe Bezza, socia dell'Albo Professionale degli Astrologi CIDA, autrice di "I 360 gradi dello zodiaco, le immagini dell'Astrolabium Planum", "I decani di Albumasar, storie e rappresentazioni delle immagini stellate dello zodiaco", "The mirror of stones, speculum lapidum, Book III, an astrological lapidary versione inglese italiano", curatrice di numerosi convegni anche internazionali sull'Astrologia e le sue fonti. Content Creator del blog a sua firma "Heaven Astrolabe".