LE 25 CONDIZIONI
 Albumasar e le condizioni di forza e debolezza degli astri.


Ognuno dei sette pianeti si rallegra in alcuni luoghi celesti: Mercurio si rallegra nell’Ascendente, la Luna nel terzo luogo, Venere nel quinto luogo, Marte nel sesto, il Sole nel nono, Giove nell’undicesimo e Saturno nel dodicesimo luogo.

Albumasar- Introduzione alla scienza degli astri

Albumasar indica nei suoi testi astrologici che ci sono alcune condizioni dei pianeti di estrema importanza, attraverso cui l’Astrologo può comprendere la natura degli Astri e quindi in sede interpretativa dedurre la loro influenza e il loro significato. Albumasar le classifica in modo netto identificandole in venticinque condizioni chiamate ḥālāt.

L’elenco di queste condizioni che fa Albumasar è il seguente: dominio, avanzamento, ripiegamento, congiunzione, aspetto, applicazione, separazione, corsa a vuoto, essere selvaggio, trasmissione, riunione, riflessione di luce, proibizione, impulso di natura (sopra l’orizzonte), impulso di forza, impulso di due nature, impulso di disposizione, restituzione, infrazione, interposizione, fuga, interruzione di luce, favore, ricompensa, ricezione.

Chi intende applicare la tradizione araba dell’astrologia dovrà tenere conto di queste venticinque condizioni, che sono strettamente legate a fenomeni astronomici in cui l’astro può ritrovarsi. Non è detto quindi che tutte le condizioni siano rispettate, ed è proprio questa valutazione che ci farà comprendere la modalità attraverso cui un astro intenderà esprimersi. In linea generale queste condizioni intendono rappresentare dignità e debilità che un astro incontra durante il suo tragitto o la sua posizione in un grafico astrologico. Sono condizioni legate al loro rapporto con il Sole, quindi anche alle fasi eliache, oltre ad essere correlate a mutue ricezioni – ritenute importantissime nella tradizione araba – che intendono verificare il modo attraverso cui due astri comunicano vicendevolmente, attraverso tratti comuni, per esempio una mutua ricezione possiamo averla per due astri che sono all’interno di uno stesso termine o confine, o decano, o per altre dignità per esempio uno nel domicilio dell’altro, e viceversa. È da notare che le venticinque condizioni elencante da Albumasar sono praticamente quelle che riscontriamo anche nella tradizione ellenistica, un’ulteriore prova di quanto l’Astrologia Araba sia stata un ricettacolo di più tradizioni, che sono convogliate all’interno di un sistema eclettico fertile e disponibile. 

LE 25 CONDIZIONI

IL DOMINIO ovvero hayyiz che in greco conosciamo come hairesis si verifica quando un astro è praticamente nella sua setta o fazione diurna o notturna. Questa condizione rievoca l’importanza del tema diurno e notturno, decretato dalla posizione del Sole. Se è sopra l’orizzonte il grafico è diurno, sotto è notturno. Così in un grafico diurno o notturno ogni astro potrà trovarsi in un segno diurno (maschile) quanto notturno (femminile); potrà essere sopra l’orizzonte in un orientamento diurno oppure sotto in un orientamento notturno; potrà essere valorizzato ulteriormente se il segno che occupa è un domicilio notturno o diurno, e via discorrendo. Quindi se un Astro all’interno di un grafico notturno si posiziona in un orientamento il più possibile notturno (per segno e disposizione) si troverà in hayyiz, idem per un Astro all’interno di un grafico diurno che si posizionerà in un orientamento il più possibile diurno. Se il pianeta acquisisce una condizione di hayyiz significa che opera al meglio, secondo la sua natura, in piena giustizia. Se non la rispetta significa che opererà con ostacoli, difficoltà, poiché contro la sua natura.

Un astro è in AVANZAMENTO ovvero in al-iqbal quando sta letteralmente (e astronomicamente) avanzando verso un cardine, quindi un astro che è in una casa succedente, che è prima di una casa angolare, è in al-iqbal. Un astro in casa due è in avanzamento perché nel suo moto va verso il cardine ascendente. In casa undici è in avanzamento perché nel suo moto si sta dirigendo verso il cardine del mediocielo. Un astro in casa otto è in avanzamento perché nel suo moto sta andando verso il cardine del discendente. Un astro in casa cinque è in avanzamento perché nel suo moto sta andando verso il cardine del fondo cielo. È un astro avvantaggiato, in grande sintesi possiamo dire che sta prendendo forza, si sta rafforzando, è interessato a conquistare anche se ancora non ha conquistato, ma è motivato a farlo. Potremmo semplificare dicendo che è un astro operoso.

Un astro è in RIPIEGAMENTO ovvero in al-idbar quando si trova all’interno dei luoghi celesti cadenti, ovvero quei luoghi che vengono dopo di un cardine. Ovvero una volta che un astro è in un angolo, avanzando procede verso un luogo cadente. Quando si trova in esso è in al-idbar, indicativamente questo pianeta rinuncia ad un obiettivo massimo, non è detto che sia sempre una condizione negativa ma a volte potrebbe indicare un pianeta che tende a rinunciare a qualcosa per aprirsi a soluzioni di ripiego o più abbordabili ma in quanto tali più mediocri. Un pianeta in casa dodici è in ripiegamento perché viene dal cardine ascendente e ripiega nel luogo dodici. In ripiegamento è anche un pianeta in casa nove, che viene dopo il cardine del mediocielo; in casa sei perché viene dopo il cardine discendente; e in casa tre perché viene dopo il cardine del fondocielo.


In questa immagine vediamo la disposizione dei luoghi celesti. I luoghi in giallo sono cardini, ovvero la casa uno è il cardine ascendente dove le cose sorgono. La casa dieci è il cardine mediocielo dove le cose raggiungono la massima elevazione. La casa sette è il cardine discendente dove le cose vanno verso il tramonto. La casa quattro è il cardine fondocielo dove le cose raggiungono la massima profondità inferiore. Mentre i luoghi in blu ovvero due, undici otto e cinque sono luoghi succedenti ovvero che precedono le case angolari. I luoghi in verde sono luoghi cadenti ovvero quelle che nel moto diurno seguono le case angolari.

Un astro è in CONGIUNZIONE ovvero in al-muqaranah quando si incontra con un altro astro; è l’aspetto più importante tra due pianeti, ovvero quello del loro incontro. C’è da dire che su questa condizione Albumasar è molto chiaro e divergente rispetto a quanto siamo abituati oggi. Siamo soliti considerare la congiunzione come due astri che sono vicini per grado di longitudine. Il che è indicato anche da Albumasar: due astri vicini entro 15 gradi di orbita sono considerati congiunti, più questa distanza si accorcia, più forte è l’aspetto di congiunzione, ma sottolinea che questa orbita dipende dagli astri coinvolti. Albumasar rievoca quindi la Vis Luminis ovvero la tolleranza massima espressa in gradi che accredita due pianeti nell’essere in aspetto tra loro. Tale tolleranza è di 15° per il Sole, 12° per la Luna, 9° per Saturno, 8° per Giove, 7° per Marte, Venere e Mercurio. Ciò significa che un pianeta che non è in Vis luminis o corporis non sarà in aspetto (in questo caso di congiunzione). Sulla congiunzione Albumasar indica una cosa particolare, che scrivo testualmente come riportata nei suoi testi tradotti: Se al momento della loro congiunzione la loro distanza è uguale o inferiore alla metà del corpo di ognuno, allora essa è più certa nel significare ciò che essi indicano, ma se i due pianeti sono in segni differenti, anche se distano pochi gradi non si può dire che siano in congiunzione. Ecco che Albumasar riporta una indicazione molto particolare non da tutti gli autori considerata, ovvero ritiene che due corpi in due segni diversi anche se molto vicini per orbita, non possono essere considerati congiunti proprio perché tale condizione si verifica solo se i due astri sono in al-muqaranah ovvero nel medesimo segno.

Altra condizione è l’ASPETTO ovvero al-nazar, situazione simile alla precedente dove però non c’è una congiunzione ma un aspetto angolare. Albumasar indica gli aspetti tolemaici come i più importanti, anzi li indica come i soli possibili. Riporta quindi il sestile che è un aspetto di amicizia. Il quadrato, un aspetto di antagonismo. Il trigono, un aspetto di compatibilità. E l’opposizione, ovvero un aspetto di inimicizia. Questo aspetto sarà giudicato anche per preminenza, ovvero si dovrà stabilire tra i due pianeti in aspetto quello che è preminente sull’altro, ovvero un astro è preminente sull’altro quando, per esempio, è più “forte” per disposizione rispetto all’altro. Un Mercurio in casa dieci in quadrato a Marte in casa dodici, è preminente rispetto a Marte.

La condizione di APPLICAZIONE o al-ittisal intende verificare la natura dell’aspetto tra due pianeti, in questo caso esso sarà giudicato non solo per longitudine ma anche per latitudine, ovvero l’aspetto si perfeziona specialmente se coincide anche una medesima latitudine o una opposta latitudine in base ai casi e al tipo di aspetto coinvolto. In particolare la valutazione dell’aspetto per latitudine è importante per quello che chiamiamo come cazimi ovvero un astro nel cuore del sole, che si realizza non solo se la congiunzione in longitudine è perfetta (al medesimo grado minuto e secondo) ma anche se si perfeziona e coincide per latitudine, un astro che non è nella stessa latitudine del sole non è nel suo cuore. La SEPARAZIONE è invece quando un astro più veloce si sta separando da uno più lento, togliendogli qualcosa o venendo meno un supporto.

Abbiamo poi la CORSA A VUOTO ovvero hala’ al-sair, si realizza quando un pianeta si separa dall’applicazione con un altro pianeta (da un aspetto in pratica) e subito dopo questa separazione non forma alcun aspetto con nessun altro pianeta fin tanto che rimane nel segno. Abbiamo così un pianeta che corre a vuoto, in una condizione momentanea di smarrimento.

La condizione di PIANETA SELVAGGIO ovvero al-wahsi è quella condizione in cui un pianeta è privo di aspetti tolemaici (congiunzione sestile quadrato trigono opposto). Questa condizione è frequente nella Luna. Tale situazione pone l’astro coinvolto in una condizione impervia, di abbandono, disabilitato, quindi debole e imprevedibile.

La TRASMISSIONE ovvero al-naql, è la condizione in cui un astro trasmette la sua natura ad un altro. Albumasar fa un esempio chiarificatore: si verifica trasmissione quando per esempio un pianeta veloce come la Luna si sta separando da uno più lento come Saturno e nel momento in cui si sta separando da quest’ultimo si applica immediatamente a un altro pianeta, in questo caso la natura di Saturno è trasmessa al pianeta che si applica successivamente. Può esserci secondo Albumasar un altro tipo di trasmissione: quando un pianeta veloce tipo la Luna si applica ad uno più lento tipo Saturno e quest’ultimo si applica ad un altro pianeta, così la natura della Luna, l’astro più veloce, viene trasferita a quello che riceve l’applicazione dal pianeta più lento. Questo tipo di condizione permette di comprendere certe sfumature temperamentali che alcuni astri possono ricevere in certe condizioni.

La RIUNIONE ovvero al-gam’ si realizza quando due o più pianeti si applicano ad un solo pianeta, quest’ultimo raccoglie così le loro nature esprimendole.

La RIFLESSIONE DI LUCE ovvero radd al-nur è secondo Albumasar solo di due tipi. Il primo tipo si materializza quando due pianeti non sono in aspetto tra loro né separativo né applicativo, ma entrambi osservano un pianeta e questo a sua volta si applica a qualche luogo del circolo zodiacale, così quest’ultimo pianeta riflette la luce dei due astri su quel luogo. Il secondo tipo si manifesta quando il signore dell’Ascendente e il signore della richiesta (per esempio in una questione oraria) non si osservano oppure si stanno separando, allora se interviene un altro pianeta che virtualmente interagisce tra loro due, questo riflette la luce di uno dei due sul luogo dell’altro.

La PROIBIZIONE ovvero al-man’ si verifica quando due astri in congiunzione hanno nel loro mezzo un terzo astro, tale disposizione proibisce l’aspetto o quanto meno lo altera. La proibizione ha numerose variabili.

La condizione di IMPULSO DI NATURA daf’ al-tabi’ah si verifica quando un pianeta si applica al pianeta che rappresenta il suo dispositore per segno, o della sua esaltazione, del suo confine, della sua triplicità, del suo decano, così il primo pianeta spinge la natura del secondo verso sé stesso, aumentandone i caratteri naturali. Esempio: Venere in Gemelli si applica a Mercurio, Mercurio riceve un impulso di natura perché Venere è nel segno del domicilio di Mercurio. Stessa cosa avviene per l’esaltazione, o per confine, triplicità, decano.

Condizione di IMPULSO DI FORZA o daf’ al-quwah si verifica quando un pianeta all’interno di una sua dignità si applica ad un altro pianeta, così il pianeta dignitoso spinge la propria forza verso il pianeta che riceve l’aspetto. Per esempio Venere nel suo domicilio in Toro in aspetto applicativo a Mercurio, la dignità di Venere si esprime in modo marcato su Mercurio.

IMPULSO DI DUE NATURE o daf’ al-tabi’atain è di due tipi. Si verifica quando due astri, per esempio, si applicano ed entrambi si trovano all’interno di una loro dignità. Per esempio Venere in Toro in aspetto a Giove in Pesci. Ma anche una Venere in Pesci in u grafico diurno che si applica a Giove in Pesci per congiunzione, questa è una condizione di impulso di due nature. La seconda tipologia avviene quando un pianeta diurno si applica ad un pianeta diurno e si trovano entrambi in un luogo diurno, oppure un pianeta notturno si applica a un pianeta notturno ed entrambi sono in un luogo notturno. Elenco di seguito i pianeti e luoghi diurni e notturni, riportati da Albiruni. Pianeta notturno: Marte, Venere, Luna. Pianeta diurno: Saturno, Giove, Sole. Diurno/Notturno: Mercurio, dipende secondo Albiruni dalla qualità delle stelle a cui si applica, anche se in generale è considerato diurno. Luoghi celesti maschili: 1 3 5 7 9 11. Luogo celeste femminile: 2 4 6 8 10 12.

Condizione di IMPULSO DI DISPOSIZIONE ovvero daf al-tadbir è una condizione di forza che si verifica quando un pianeta si applica ad un altro da qualsiasi direzione purché ciò avviene in amicizia, compatibilità e ricezione favorevole, ovvero i due astri configurati devono essere in disposizione amichevole l’una con l’altra, se ciò non si verifica c’è uno stato di inimicizia. Questo lo si potrà verificando studiando l’amicizia tra astri, tra segni, tra case.

La RESTITUZIONE ovvero al-radd è una condizione che potrebbe essere sintetizzata come un ridare ad un certo pianeta un certo tipo di qualità o natura, per una condizione di debilità. Per esempio si verifica quando due pianeti sono in aspetto applicativo, mettiamo caso Luna si applica a Giove ma quest’ultimo è sotto i raggi del sole oppure combusto, così anche se riceve un aspetto dalla Luna, Giove restituisce tale dono perché indebolito e incapace di riceverlo. Stessa cosa si verifica per un eventuale pianeta retrogrado. Mettiamo caso che la Luna si applica a Giove retrogrado, allora Giove restituisce ciò che la Luna gli vuole donare a causa della retrogradazione, considerata anche dalla tradizione araba come uno stato di debilità.

La condizione di INFRAZIONE ovvero al-intikat è una situazione di debolezza che si verifica quando due pianeti si applicano tra loro ma mentre lo fanno il primo diventa retrogrado allontanandosi dall’applicazione, che è annullata come condizione.

INTERPOSIZIONE ovvero al-i’tirad nota come INTERPOSITIO è un disturbo che si verifica nell’aspetto applicativo che avviene per retrogradazione di un astro coinvolto. I due pianeti che si stanno incontrando con un aspetto ricevono l’applicazione di un terzo astro che si interpone per retrogradazione e compie per primo l’applicazione al pianeta più lento. È una condizione che rivela un disturbo o una forte interferenza sulle qualità naturali del pianeta più lento.

La condizione di FUGA ovvero al-faut. Per esempio la Luna si dirige verso l’applicazione ad un altro pianeta, per esempio Giove. Prima che la Luna raggiunge Giove, quest’ultimo si trasferisce in un altro segno. Le variabili di questa condizione sono molte, ma intende rappresentare un pianeta che ricevendo una applicazione, a causa del suo moto appare come in fuga da tale aspetto.

Condizione di INTERRUZIONE DI LUCE ovvero qat’ al-nur. Può essere di vari tipi secondo Albumasar. Per esempio, un pianeta veloce si vuole applicare a quello più lento ma nello stesso momento un terzo pianeta si trova nel secondo segno da quello del pianeta veloce: così prima che l’astro veloce raggiunga quello lento, il terzo pianeta che si trova nel secondo segno diventa retrogrado, entra nel segno precedente e si congiunge ad esso, allora interpone la luce del pianeta veloce che stava applicandosi ad esso. È in parole semplici un’altra condizione in cui due pianeti che si vogliono applicare ricevono l’azione di un terzo pianeta disturbatore.

La condizione di FAVORE ovvero al-ni’mah e la condizione di RICOMPENSA ovvero al-mukafa’a avviene quando un astro in difficoltà viene tirato fuori da questa condizione da un secondo astro. Per esempio un Mercurio in un grado pozzo oppure nel segno del suo esilio riceve una applicazione da un altro pianeta che ha una qualche amicizia per il suo segno. Un esempio pratico: Giove in Capricorno in caduta riceve un aspetto applicativo di sestile da Venere in Pesci oppure riceve un trigono da Venere in Toro. Nel primo caso Venere è in un domicilio di Giove e applicandosi a Giove lo aiuta nella sua condizione. Nel secondo caso Venere è in un suo domicilio, quindi in aspetto dignitoso aiuterà Giove nella sua condizione di debilità. Stessa cosa avviene secondo Albumasar anche quando ci sono astri in difficoltà all’interno di un grado pozzo.

Per concludere, la condizione di RICEZIONE ovvero al-qubul è una condizione dove avviene da aprte degli astri che si uniscono il riconoscimento della loro natura. Il pianeta più veloce si applica a quello più lento e lo fa all’interno di una dignità del pianeta più lento. Per esempio Mercurio in Capricorno, astro più veloce (spesso chiamato anche pulsans) che si applica a Saturno che si trova in Toro; in questo aspetto di trigono applicativo Mercurio trovandosi nel segno di domicilio di Saturno e comunicando con esso, tradurrà una relazione in cui i due astri comunicano tra loro in una natura amica e conciliante, produttiva e collaborativa. La condizione si deve verificare purché uno dei due (veloce e/o lento) non sia in debilità. Tale condizione per esempio non si verifica se uno dei due si trova in caduta o in esilio. Nella condizione di RICEZIONE si verifica anche quella per mutua-ricezione, due astri all’interno di confini, dignità, decani che anche se non in aspetto di longitudine, comunicano per tali posizioni.

Albiruni nel suo trattato astrologico, Introduzione all’arte dell’astrologia, nella sentenza 125 (512) riassume la forza e la debolezza dei pianeti, in una sintesi semplificata di come possiamo osservare tale condizione in un astro.

Per quanto riguarda le varie condizioni da tenere in considerazione per la forza di un astro, Albiruni scrive quanto segue: un pianeta è al culmine del suo vigore quando sono presenti le condizioni di moto diretto, veloce e di numero accresciuto, lontananza dai raggi del Sole, orientale se è un pianeta superiore, occidentale se è un pianeta inferiore, configurato ad entrambi i luminari, circondato o configurato dalle benefiche stelle, unito a stelle fisse del medesimo temperamento, ascendente nella sua orbita, transitante sopra le malefiche e sotto le benefiche, ed inoltre avere una latitudine settentrionale ascendente, l’essere nei domicili delle benefiche o nelle loro posizioni o in un luogo conforme alla sua natura, o in una casa ad esso conveniente, nel proprioo hayyz, in un angolo o in una casa succedente, in un quadrante della sua medesima natura e ascendente, elevato sopra le malefiche e vittorioso.

Mentre per quanto riguarda le condizioni per la debolezza di un astro, scrive: il suo moto è lento, retrogrado, nei raggi del Sole, occidentale se è un superiore, di moto lento se è un inferiore, occidentale e retrogrado, incongiunto al Sole e alla Luna, o configurato logo in modo ostile, privo di ricezione, configurato ostilmente con le malefiche stelle o da esse circondato, unito a stelle fisse di temperamento contrario, discendente nella sua orbita, transitante sotto le benefiche e sopra le malefiche, con latitudine meridionale discendente, in una casa infelice, in luoghi dei segni alieni, in detrimento o caduta, in un hayyz contrario, remoto dagli angoli e dai luoghi succedenti, in un quadrante di diversa natura, al nadir del suo gaudio e dominato dalle malefiche stanti elevate sopra di esso, tutte queste condizioni costituiscono la somma della debolezza.

Albiruni dice che sovente si riscontrerà una mescolanza di forza e debolezza, starà proprio all’Astrologo decidere, in base alla sua esperienza e diligenza, favorendo sicuramente le condizioni più importanti come quelle più determinanti il bene o il male.

FONTI

  • Introduzione all’Arte dell’Astrologia secondo Albiruni, Mimesis
  • La piccola introduzione secondo Albumasar, Agorà&Co
  • The Great Introduction to Astrology by Albumasar

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