INGRESSO DEL SOLE
 Gli ingressi del Sole in Ariete per le cose del mondo.

Ognuno dei sette pianeti si rallegra in alcuni luoghi celesti: Mercurio si rallegra nell’Ascendente, la Luna nel terzo luogo, Venere nel quinto luogo, Marte nel sesto, il Sole nel nono, Giove nell’undicesimo e Saturno nel dodicesimo luogo.

Albumasar- Introduzione alla scienza degli astri

L’ingresso del Sole in Ariete, annuale, è un momento astronomico importante per giudicare le sorti delle nazioni, dei governi, delle cose mondiali. Andrebbero domificate nel luogo della nazione dove ha sede il potere centrale.

L’astrologo arabo Abenragel dice che eventi comuni, epidemie, mortalità, promiscuità, penuria, piogge, si traggono dalla sizigia precedente l’ingresso del Sole in Ariete (che quindi può essere un novilunio o un plenilunio); mentre lo stato del re si stabilisce dall’ingresso del Sole in Ariete.

La tradizione araba ci dice che questo ingresso, del Sole in Ariete, ci indicherà le cose future del regno, del popolo, delle cose di un governo e del potere che gestisce tutte le cose. Se a tale ingresso corrisponde un Ascendente in segno fisso (toro, leone, scorpione, acquario) le cose che accadranno saranno ferme, continuative, senza troppi cambiamenti, marcate, inoltre questo ingresso sarà valido per 12 mesi, fino al successivo ingresso del Sole in Ariete. Se invece l’Ascendente sarà in un segno bicorporeo (gemelli, vergine, sagittario, pesci) le cose del potere cambieranno, i governi cambieranno, come anche le leggi, o certe condizioni note, un cambiamento stabile o instabile che dipenderà dal giudizio dell’intera immagine. Inoltre questo ingresso sarà valido per la stagione primaverile ed estiva, dopo di che sarà necessario redigere il grafico dell’ingresso del Sole in Bilancia che ci dirà l’andamento della seconda parte, ovvero quella riferita alla stagione autunnale e invernale. Mentre se l’Ascendente risulterà in un segno tropico (ariete, cancro, bilancia, capricorno) i cambiamenti saranno notevoli, frequenti, nel bene o nel male, e tale ingresso varrà solo per la stagione primaverile, poi andrà eretto l’ingresso del Sole in Cancro per la stagione estiva, in Bilancia per quella autunnale, in Capricorno per quella invernale.

Certamente l’ingresso del Sole in Ariete è il punto di partenza che orienta la qualità di un anno. Così anche la sizigia novilunica o plenilunica precedente tale evento ci darà informazioni orientative sulle condizioni del popolo, su eventuali epidemie in corso, sulle situazioni generali anche del clima.

Bonatti sostiene che i pianeti all’ingresso del Sole in Ariete ci daranno l’andamento buono o cattivo del periodo da prendere in esame. Ne consegue che se i pianeti malefici sono angolari o succedenti e quelli benefici cadenti, l’anno non sarà buono. Se i benefici sono angolari o succedenti e i malefici cadenti, sarà il contrario. In particolare questo è da stabilire in riferimento al Governatore o Almuten dell’Ascendente: quando il Governo dell’Ascendente è un malefico, specialmente contrario alla fazione, può essere un primo indizio di anno nefasto, specialmente quando tale pianeta comunica con la Luna o con il grado dell’Ascendente o con il suo dispositore. Il contrario sarà quando l’Ascendente governato da un benefico e quando il benefico in questione comunica con la Luna o con il suo dispositore.

Dobbiamo tuttavia stabilire per ogni ingresso il Signore dell’Anno. Questo ci informerà circa le qualità delle cose future. Albiruni consiglia quanto segue: Del signore dell’anno ovvero Sālḫudāh è il signore che al ritorno periodico del Sole si trova in uno degli angoli, avendo dignità nel grado che occupa, se questa condizione non è data sarà signore dell’anno il pianeta in LUOGO SUCCEDENTE. A difetto, il pianeta che non è disunito dal grado levante o dal suo signore.

Quindi se in particolare negli angoli Uno e Dieci non troviamo un astro degno per essere definito Signore dell’Anno, dobbiamo osservare i luoghi succedenti undici, cinque, due, perché sono luoghi in cui il moto degli astri va verso un cardine. Preferiremo il luogo Undici perché va verso il cardine del mediocielo. Poi il luogo Due perché va verso il cardine dell’ascendente. Poi il luogo cinque, perché va verso il cardine del fondo cielo. Se non vi è nulla che soddisfa, andremo ad osservare il luogo Otto perché va verso il cardine del discendente. Se nulla soddisfa, valuteremo i luoghi cadenti partendo dal luogo Nove, poi Tre, poi Dodici, per ultimo Sei. Questo suggerisce Bonatti.

Dobbiamo tuttavia stabilire come Signore dell’Anno quell’astro che ha nel segno in cui si trova dignità maggiori, nonché qualità di accidentalità. Considereremo domicilio, esaltazione, triplicità, confine, volto. Nonché i rapporti che forma al Sole, verso cui non dovrà risultare imprigionato o combusto (in applicazione). Bonatti dice che Signore dell’Anno non può essere invisibile. Considereremo anche i gradi lucidi della tradizione araba, come anche l’orientalità od occidentalità dell’astro. Il Signore dell’Anno deve avere una relazione con il luminare, oppure il governatore dell’Ascendente, oppure deve occupare il confine medesimo dell’Ascendente o del Medio Cielo, oppure possiamo accontentarci di un aspetto al suo dispositore. Se queste caratteristiche non sono presenti, stiamo di fronte a condizioni di un Signore dell’Anno debole oppure un Signore dell’Anno che ci indica qualcosa di negativo e pernicioso. Quindi sono le condizioni di dignità a indicarci la prospettiva futura positiva, se invece sono più abbondanti le condizioni di debilità ne consegue una congettura negativa.

Il signore che emergerà ci dirà in grandi linee il tipo di orientamento futuro, riguardante il popolo, il governo, il potere, le questioni sociali, di epidemie nel caso siano in corso, del successo come anche dell’insuccesso, delle cose liete o non liete. Per questi ingressi possono essere usate le Parti arabe o Sorti per meglio comprendere i destini. Albiruni consiglia in particolare la Sorte del Re o del Sultano da inserire nell’ingresso del Sole in Ariete. La sua formula è: grado mediocielo + Sole – Giove. Questa formula possiamo anche usarla per i noviluni successivi all’ingresso del Sole in Ariete, riporteremo però come grado del mediocielo sempre quello ottenuto dall’ingresso del Sole in Ariete. Così avremo una sorte che mensilmente ci dice, nei noviluni, la condizione del re che possiamo vedere come la condizione del governante, di colui che governa le cose di tutti.

Esistono altre Parti Arabe o Sorti indicate anche da Albumasar, ma possiamo usare anche Sorti più moderne per disquisire sulle vicende future. Come formule antiche, ne abbiamo alcune che ci danno indicazioni sul clima, sulle nubi, sulle pioggie, sul freddo, sul caldo, ma anche sui raccolti, sulla battaglia, sulle conquiste, sul trionfo, e via dicendo.

Importante nella tradizione araba sono anche le congiunzioni Giove-Saturno, che sono di vario tipo. In linea generale all’interno di un ingresso del Sole in Ariete o di un Novilunio / Plenilunio per giudicare le cose mondane possiamo introdurre una parte araba o sorte indicata da Albumasar e legata proprio alle congiunzioni Giove-Saturno. Questa parte ci può indicare fenomeni importanti in arrivo legati alla natura di questo evento astronomico. La formula per questa sorte è: per la prima congiunzione quella più importante, quella che apre un determinato ciclo (nel nostro periodo attuale è quella avvenuta nel segno Aquario) la formula prevede Ascendente (dell’Ingresso del Sole o della sizigia) + il grado della longitudine zodiacale dell’Ascendente della congiunzione Giove Saturno – il grado della longitudine zodiacale del segno in cui è avvenuto l’incontro Giove Saturno.

In questa sede è impossibile indicare tutte le congetture e le interpretazioni finali, essendo ogni questione del mondo sublunare soggetta a significatori naturali e accidentali.

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