SIGNIFICATI DEI 12 LUOGHI E RELATIVI SIGNORI DELLA TRIPLICITÀ
secondo le indicazioni di ibn Ezra (XI secolo)
La prima casa è quella che sorge all’orizzonte orientale, significa la vita, il corpo, la parola e la conoscenza, la fertilità e l’inizio di ogni azione, è ciò che si trova nella mente dell’uomo; indica i primi anni di vita. Il primo signore della triplicità indica la vita stessa, la natura del nativo, i suoi appetiti e tutto ciò che accade nel bene e nel male all’inizio della sua esistenza. Il secondo signore della triplicità indica il corpo, la forza del corpo, e la fase intermedia della vita del nativo. Il terzo signore della triplicità riguarda la natura di chi si assocerà al nativo, e indicherà le qualità degli ultimi anni di vita.
La seconda casa significa denaro, proprietà, commercio, cibo, nonché quelli che assistono il nativo e coloro che si inchinano alla sua autorità, i testimoni, i tesori. E il primo signore della triplicità ha significato sul denaro nella prima vita del nativo. Il secondo signore significa il denaro nella parte centrale della vita del nativo. E il terzo signore la ricchezza nella parte finale della vita del nativo.
La terza casa significa fratelli, sorelle, parenti, suoceri, saggezza, umiltà, consigli, fede, epistole, voci, viaggi. Il primo signore della triplicità indica i fratelli più anziani del nativo, il secondo quelli di mezzo, il terzo quelli più giovani.
La quarta casa indica il padre, le proprietà terriere, le case, i campi, le città, gli edifici, i tesori sepolti, tutto ciò che è nascosto. E il primo signore della triplicità ha significato sul padre del nativo, il secondo sulle proprietà, il terzo significa il risultato delle imprese del nativo.
La quinta casa significa i figli, il piacere, i doni, i messaggeri, il grano e i tesori del padre. Il primo signore della triplicità significa i figli, il secondo il piacere, il terzo i messaggeri.
Il sesto luogo significa ogni malattia, gli schiavi, il bestiame di piccola taglia, la prigione, l’inganno e il pettegolezzo. Il primo signore della triplicità ha significato sulle malattie e le deformità del corpo, il secondo ha significato sugli schiavi, il terzo se gli schiavi saranno di beneficio o danno al nativo.
Il settimo luogo indica il partner, i rapporti sessuali, i litigi, le guerre, le controversie, i ladri, le società e il commercio. Il primo signore della triplicità ha significato sul partner, il secondo le controversie, il terzo i soci.
L’ottavo luogo significa la morte, l’eredità, i depositi monetari, la separazione, la paura, tristezza e la perdita. Il primo signore della triplicità ha significato sulla natura della morte, il secondo su tutto ciò che è antico, il terzo sull’eredità.
Il nono luogo significa i lunghi viaggi, ogni persona che viene destituita dalla sua alta posizione, la saggezza, la fede, il culto divino, i messaggeri, le voci, i sogni, i giuramenti, i segni, i presagi, le leggi e le sentenze. Il primo signore della triplicità indica i viaggi, il secondo signore la fede, il terzo la saggezza.
La decima casa significa la madre, la regalità, la reputazione e tutti i mestieri umani. Il primo signore della triplicità ha significato sulla madre, il secondo sul rango del nativo, il terzo sulla natura del suo mestiere.
L’undicesimo posto indica l’onore, la bellezza, il buon nome, la speranza, gli amanti gli amici, i ministri del re, i tesorieri. Il primo signore della triplicità indica le speranze, il secondo gli amici, il terzo se sono buoni o cattivi per il nativo.
Il dodicesimo luogo indica la tristezza, la povertà, la gelosia, l’odio, la paura, l’inganno, il rancore, le prigioni, la prigionia, ogni tipo di disonore, gli animali che gli uomini cavalcano (o di grande taglia). Il primo signore della triplicità ha significato sulla tristezza, il secondo sulle prigioni e il terzo sulla natura dei nemici.
FONTE
Abraham Ibn Ezra Introductions to Astrology. A Parallel Hebrew-English Critical Edition of the Book of the Beginning of Wisdom and the Book of the Judgments of the Zodiacal Signs Abraham Ibn Ezra’s Astrological Writings, Volume 5, nella traduzione e annotazione di Shlomo Sela.