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Categoria: ASTROLOGIA (Page 1 of 24)

Approfondimenti di astrologia tradizionale, indagine e ricerche, fonti e metodologie dell’astrologia a cura del sito almuten.it

Apertura delle Porte [Fath al-abwâb] Astrologia e meteo

Con il termine Fath al-abwâb ci si riferisce al concetto “apertura delle porte” che può avvenire secondo diversi criteri ma quello più semplice e che rintracciamo in tutta la letteratura astrologica è che tale figura si realizza quando due pianeti aventi domicili opposti risultano tra loro in aspetto di congiunzione, quadratura oppure di opposizione. Guido Bonatti (XIII secolo) dice che le aperture delle porte indicano momenti di cambiamento atmosferico, ovvero un cambiamento dello stato dell’atmosfera che tuttavia risulterà evidente solo quando l’apertura delle porte coincide con certe specifiche qualità di disposizione, come sarà indicato più avanti.

  • Venere-Marte in aspetto tra loro di congiunzione, quadratura, opposizione significano APERTURA DELLE PORTE o FATH AL-ABWÂB perché il domicilio di Venere è Toro-Bilancia opposto al domicilio di Marte Scorpione-Ariete.
  • Mercurio-Giove in aspetto tra loro di congiunzione, quadratura, opposizione significano APERTURA DELLE PORTE o FATH AL-ABWÂB perché il domicilio di Mercurio è Gemelli-Vergine opposti al domicilio di Giove Sagittario-Pesci.
  • Luna-Saturno in aspetto tra loro di congiunzione, quadratura, opposizione significano APERTURA DELLE PORTE o FATH AL-ABWÂB perché il domicilio della Luna è Cancro opposto al domicilio di Saturno Capricorno.
  • Sole-Saturno in aspetto tra loro di congiunzione, quadratura, opposizione significano APERTURA DELLE PORTE o FATH AL-ABWÂB perché il domicilio del Sole è Leone opposto al domicilio di Saturno Acquario.

INDICAZIONI DI RUBERTI

  • Le relazioni di congiunzione, quadratura, opposizione (apertura delle porte) tra Venere e Marte secondo Battista de Ruberti in Osservazioni de astrologia et altre appartenenze (trattato del 1567) producono tempeste notabili.
  • Le relazioni di congiunzione, quadratura, opposizione (apertura delle porte) tra Mercurio e Giove producono venti ma anche piogge.
  • Le relazioni di congiunzione, quadratura, opposizione (apertura delle porte) tra Luna e Saturno generano effetti diversi causando umidità, nubi dense, ma anche caldo (dipende dai segni coinvolti).
  • Le relazioni di congiunzione, quadratura, opposizione (apertura delle porte) tra Sole e Saturno generano secondo Battista de Ruberti freddo o molto freddo e se sono coinvolti segni umidi freddo umido.

ESEMPI DI APERTURA DELLE PORTE 2024

  • Il 22 Febbraio 2024 Venere Marte realizzano una congiunzione partile nel segno Acquario. Questa è una apertura delle porte perché l’aspetto avviene tra due pianeti i cui domicili sono opposti.
  • Il 9 Giugno 2024 Sole Saturno realizzeranno un aspetto di quadratura partile nei segni Gemelli Vergine. Questa è una apertura delle porte perché l’aspetto avviene tra due pianeti i cui domicili sono opposti.
  • Il 23 Agosto 2024 Venere Marte realizzano una quadratura partile nei segni Vergine Gemelli. Questa è una apertura delle porte perché l’aspetto avviene tra due pianeti i cui domicili sono opposti.
  • Gli aspetti più ricorrenti sono quelli tra Luna e Saturno.

Le qualità atmosferiche universali dei segni, secondo Battista de Ruberti:

  • Ariete: fulmini, tuoni, caldo secco
  • Toro: umidità vincente
  • Gemelli: cose temperate
  • Cancro: caldo
  • Leone: caldo umido
  • Bilancia: variabile, cose che mutano
  • Scorpione: tuoni focosi
  • Sagittario: vento
  • Capricorno: molta umidità
  • Acquario: freddo e acqua
  • Pesci: freddo e vento

Le qualità atmosferiche universali dei segni, secondo Battista de Ruberti secondo la loro tripartizione:

  • Prima parte Ariete: pioggia e vento
  • Seconda parte Ariete: cose temperate
  • Terza parte Ariete: putrefazione
  • Prima parte Toro: venti, nuvole, terremoti
  • Seconda parte Toro: freddo e umidità
  • Terza parte Toro: cose focose e corruttive
  • Prima parte Gemelli: umidità
  • Seconda parte Gemelli: cose temperate
  • Terza parte Gemelli: cose che mutano
  • Prima parte Cancro: caldo, terremoti
  • Seconda parte Cancro: cose temperate
  • Terza parte Cancro: vento
  • Prima parte Leone: caldo intenso
  • Seconda parte Leone: temperato
  • Terza parte Leone: molta umidità corruttiva
  • Prima parte Vergine: grande calore
  • Seconda parte Vergine: temperato
  • Terza parte Vergine: molta umidità corruttiva
  • Prima parte Bilancia: temperata
  • Seconda parte Bilancia: temperata
  • Terza parte Bilancia: acquosa
  • Prima parte Scorpione: secco poi grandine
  • Seconda parte Scorpione: temperata
  • Terza parte Scorpione: temperata
  • Prima parte Sagittario: umidità
  • Seconda parte Sagittario: temperata
  • Terza parte Sagittario: cose focose
  • Prima parte Capricorno: dannoso, bruciante
  • Seconda parte Capricorno: temperata
  • Terza parte Capricorno: acqua intensa
  • Prima parte Acquario: molto umido
  • Seconda parte Acquario: temperata
  • Terza parte Acquario: vento
  • Prima parte Pesci: temperata
  • Seconda parte Pesci: molto umido
  • Terza parte Pesci: cose focose

Le qualità atmosferiche delle mansioni lunari, secondo Battista de Ruberti che fa partire la prima mansione lunare dal grado 19°56′ (secondo i calcoli del suo tempo):

  1. Prima mansione inizia a 19°56 Ariete temperata
  2. Seconda Mansione inizia a 02°47′ Toro secca
  3. Terza Mansione inizia a 15°40′ Toro umida
  4. Quarta Mansione inizia a 28°31′ Toro umida, fredda, temperata
  5. Quinta Mansione inizia a 11°22′ Gemelli secca
  6. continua con immagine…

 

 

GIUDIZI SULLE APERTURE DELLE PORTE

L’apertura delle porte è necessario giudicarla secondo i segni che occupa la figura, secondo le mansioni che la figura occupa, giudicando segni e mansioni secondo le nature universali associate nell’astrologia naturale. La figura è determinante quando l’aspetto partile si realizza in un certo luogo della sfera locale in posizione “angolare” (in case angolari, più vicina è agli angoli del luogo più il suo effetto è determinante) ed è significativa quando la sizigia precedente la annuncia o la testimonia (ovvero se la figura di apertura delle porte ha qualche relazione con la sizigia precedente) o quando la sizigia successiva la annuncia o la testimonia (ovvero se la figura di apertura delle porte ha qualche relazione con la sizigia successiva). Queste figure sono importanti quando il partile si realizza nel momento in cui altri pianeti (anche non coinvolti) stanno o hanno cambiato segno, oppure quando la figura apertura delle porte coincide con i luminari (Sole o Luna) in fase di sorgere o di tramonto o di culmine superiore / inferiore rispetto all’orizzonte e meridiano locale.

 

CITAZIONE

Scrive Mario da Venezia (Mario Bignoni 1601 – 1660)  nel 1652 in “Elogi sacri nella solennità principali di nostro Signore” : «… ricordo di aver letto nella vita di Apollonio di Tiana, celebre Mago dei suoi tempi e riportato da Filostrato … che ritrovandosi Apollonio nell’India Orientale vide due grandi vasi, uno dei quali si chiama Dolium imbrium ovvero il Vaso della pioggia, e l’altro Ventorum. Quando la provincia si vedeva afflitta da qualche straordinaria siccità, e aveva bisogno di pioggia, aprivano il Vaso delle piogge, e da questo uscivano nuvole copiose, pregne di acqua che cadendo dal Cielo provvedeva a quella grandissima siccità. Is qui dicitur imbrium, ubi nimia sicitate India praemitur, si fuerit aperins nubes emittit, quae universam terram humetant (Colui che invoca la pioggia, là dove nell’India va avanti una eccessiva siccità, genera le nubi nell’apertura delle porte, che si estendono su tutta la terra). E la pioggia non sarebbe cessata se prima il vaso non andava chiudendosi. Sin vero nimia fuerit pluvie, idem occlusus impres prohibet (Se c’è troppa pioggia, lo stesso chiuderai [la porta o il vaso] per proibire la pioggia). Quando poi gli indiani avevano bisogno di vento, aprivano il Vaso Ventorum e una volta aperto soffiavano i venti per quelle contrade, e con la loro agitazione e il loro percorso si purgava l’aria, rendendosi salutifera: e come avevano a sufficienza ricevuto il beneficio del vento, chiudevano il vaso e improvvisamente cessava. Adaperto dolio, dice Filostrato, ventur regionem perflat, unde, salubritas in terra gignitur. Sicché gli Indiani stimavano che in quei due vasi fossero appunto le chiavi del Cielo. Non credo al fatto che questi Sapienti Maghi fossero realmente convinti delle virtù (e dell’esistenza reale, in terra) di questi vasi e della loro chiusura e apertura, essi in realtà volevano intendere l’apertura delle porte che avvengono nell’aria (nel cielo), infatti secondo gli Astrologi quando avvengono le aperture delle porte accadono evidenti effetti e straordinarie mutazioni dell’aria. L’apertura della porta (nel cielo) si realizza quando due pianeti, che hanno nello Zodiaco case opposte si combinano e configurano insieme o con i loro corpi, come nella congiunzione, o con aspetti di opposizione o di quadratura, e nei segni o ignei, o acquei, o aerei, o terrei. Nei quali tutti gli avvenimenti accadono come queste grandissime mutazioni, o di piogge, o di nubi, o di venti, o di grandini, o di tempeste […]».

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Astrologia Oraria: le indicazioni basiliari di Sahl ibn Bishr al-Israili

Sahl ibn Bishr al-Israili (c. 786-c. 845), noto anche come Rabban al-Tabari e Haya al-Yahudi  è stato un astrologo, astronomo e matematico del Tabaristan. Fu l’astrologo del governatore del Khuristan e poi del visir di Baghdad. Alcune delle sue opere: Ahkam fi al-Nujum (“Laws of the Astrology“); Kitab al-ikhtiyarat ‘ala al-buyut al-ithnai ‘ashar (“Book of elections according to the twelve houses“); Al-Masa’il al-Nujumiyah (“The astrological problems”).

Nell’arte dell’astrologia oraria, ovvero astrologia delle interrogazioni tecnica astrologica attraverso cui ponendo una domanda e realizzando la carta astrologica del quesito è possibile trarne un responso molto specifico, possiamo secondo ibn Bishr ricavare un esito favorevole (ovvero la questione proposta si compirà) in tre modi specifici:

  • quando il Signore dell’Oroscopo dell’interrogazione oppure la Luna farà congiunzione (o aspetto) con il Signore che rappresenta la questione senza impedimenti;
  • quando tale congiunzione (o aspetto) avviene mediante un terzo pianeta che si separa per esempio dal Signore dell’Oroscopo per applicarsi al Signore della Questione (e si chiama translatio luminis) e quando facendo questo osserva anche il luogo della questione;
  • oppure per intermediazione di un pianeta che accoglie la forza del Signore dell’Oroscopo e del Signore che rappresenta la questione (e si chiama collectio luminis), questo pianeta è chiamato receptor dispositionis ovvero colui che accoglie la disposizione.

Ibn Bishir considera molto importante nelle domande orarie Il Signore dell’Oroscopo (della casa uno) che significa sempre il richiedente o chi fa la richiesta, unitamente al Signore della Questione oggetto della domanda. Le relazioni tra questi due pianeti indicheranno un esito e sono centrali nell’arte astrologica oraria.

Aggiunge ibn Bishr i modi attraverso cui la questione non si realizzerà:

  • Quando il Signore dell’Oroscopo o la Luna si uniscono ad un pianeta posto nella propria caduta (o esilio), e allora la questione sarà distrutta, irrealizzabile.
  • Quando il Signore dell’Oroscopo o la Luna si uniscono ad un pianeta posto nella caduta del Signore dell’Oroscopo o della Luna, e allora significa la cattiva disposizione dell’animo dell’interrogante, i cattivi costumi, l’intemperanza, che causeranno la non realizzazione della questione.
  • Quando il Signore dell’Oroscopo è nella propria caduta e si unisce al Significatore della Questione e questo non lo recepisce e allora sarà simile a un mendicante che riceve solo briciole di pane (anche se dovesse realizzarsi, la realizzazione sarà miserevole e insoddisfacente, che non appaga, quindi è come se non si realizzerà perché non sarà concretizzato nulla).
  • Quando il Signore dell’Oroscopo e il Significatore della Questione sono il medesimo pianeta, la questione si realizzerà solo se il pianeta è recepito o configurato al suo signore, altrimenti non si realizzerà nulla.
  • Quando il Signore dell’Oroscopo o la Luna si uniscono al significatore della Questione e questo è un pianeta malevolo e l’unione avviene per quadratura od opposizione senza ricezione, significherà che il richiedente desidera che il fatto non si realizzi perché ne teme le conseguenze.
  • Quando il Signore dell’Oroscopo si unisce ad un pianeta retrogrado o combusto, allora la questione non si realizza, il fatto è rifiutato.

 

 

 

 

 

 

 

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Eclissi Solare 8 Aprile 2024 e natura astrologica

L’evento di eclissi totale di sole dell’8 aprile è astronomicamente importante: la Luna passando tra la Terra e il Sole oscurerà il luminare diurno causando un fenomeno di eclissi che sarà in particolare totale per una ristretta fascia geografia. Avviene un giorno dopo il perigeo della Luna e il diametro apparente del nostro satellite naturale sarà circa il 5.5% più grande della media. Il fenomeno è importante perché sarà la prima eclissi solare totale visibile nelle provincie del Canada dal 26 febbraio 1979, la prima in Messico dall’11 luglio 1991, la prima negli Stati Uniti da agosto 2017, sarà inoltre l’unica eclissi solare totale del XXI secolo in cui la totalità sarà osservabile in Messico, Stati Uniti e Canada, è l’ultima eclissi solare totale visibile negli Stati Uniti fino al 23 agosto 2044. In particolare la totalità sarà apprezzata su una stretta striscia dell’Oceano Pacifico che passa a 200 miglia a nord dalle Isole Marchesi. Il fenomeno di eclissi coinvolgerà non solo il Messico, gli Stati Uniti, il Canada ma anche alcune aree dell’Europa (parzialmente in Norvegia, Islanda, Irlanda, parti occidentali della Gran Bretagna, parti nord-occidentali della Spagna e del Portogallo, Azzorre, Isole Canarie).  La particolarità di questa eclissi è che si estenderà anche sotto l’orizzonte dove la fase più grande si osserverà a metà crepuscolo nautico in Galizia e all’inizio del crepuscolo astronomico in Nouvelle-Aquitaine in Francia. Il fenomeno di eclissi avverrà con la presenza di una cometa la 12P/Pons-Brooks che transiterà vicino al pianeta Giove, in posizione occidentale rispetto al Sole: potrebbe quindi apparire e rendersi visibile a causa dell’oscuramento del Sole. Il fenomeno di eclissi sarà apprezzabile anche in alcune aree dell’America Centrale e dell’America del Sud, interesserà l’Oceania quindi sarà parzialmente visibile alle Hawaii, alle Kiribati, a Tokelau, Samoa Americane, Isole Cook, Polinesia francese e Isole Pitcairn.

 

 

Natura astrologica dell’Eclissi dell’8 Aprile 2024.

Ho scelto di osservare il fenomeno di eclissi dai cieli di Washington (USA). La fase di massima oscurità durerà 4 minuti e 32 secondi. Mentre la durata complessiva del fenomeno di eclissi, da quando inizia a quando termina, è di 2 ore 41 minuti e 18 secondi. Quando si esprimeranno gli effetti della eclissi? Non esiste una dottrina consolidata al riguardo, e le indicazioni sull’inziio degli effetti e la durata è solo una teoria non supportata da esperienze ed evidenze chiare. Tuttavia tenendo in considerazione il fenomeno nei cieli di Washington, potremmo apprezzare gli effetti dell’eclissi dopo 5-6 mesi dall’evento (quindi da novembre-dicembre 2024), gli effetti poi si estenderanno per 2 anni  e 8 mesi circa. Tuttavia, secondo la mia esperienza nello studio delle eclissi di sole e di luna, i fenomeni possono far emergere effetti anche qualche giorno prima e qualche giorno dopo il fenomeno di eclissi; indicativamente cominceranno ad apparirci più chiari a fine 2024, e si estenderanno per almeno 2 anni. L’eclissi avverrà nel Segno dell’Ariete, segno che ha da poco annunciato l’inizio della Primavera. Il fenomeno avviene nella Costellazione dei Pesci e può annunciare effetti sull’umidità e sulle piogge o sull’acqua e i corsi di acqua, essendo poi la Costellazione dei Pesci rappresentata da animali, può riguardare l’industria alimentare, ma anche gli eventi connessi in acqua (in mare) o eventi atmosferici collegati all’acqua, non meno importante la siccità, o le torrenziali precipitazioni che producono danno agli allevamenti e all’agricoltura. L’Eclissi potrebbe riguardare anche luoghi esteri, quindi anche se il fenomeno è legato a territori specifici, questa eclissi può riguardare tutte le aree del mondo legate alla Triplicità Ignea (che sono tutta l’Europa e per estensione anche l’America Centrale). Inoltre tutte le città e i luoghi connessi al segno Ariete Leone Sagittario (triplicità ignea) possono avere correlazioni a questa eclissi solare.

 

 

Ma cosa possiamo aspettarci da questo evento di eclissi? La particolarità dell’evento è che risulta concomitante ad un fenomeno cometario. Se apparirà a tutti noi la Cometa, la carta di eclissi diventerà la sizigia cometaria, ovvero la carta di interpretazione della cometa stessa. Rimanendo sul fenomeno di eclissi: stabilire il Dominus è importante, l’evento accade durante la congiunzione di Marte Saturno che ci appaiono in segni incongiunti il segno dell’eclissi, tuttavia vi è un antiparallelo tra Sole-Luna con Marte-Saturno. L’angolo ascendente e medio cielo è governato da Sole e Venere; l’angolo discendete e fondo cielo è governato da Saturno e Marte. Vicino al fenomeno di eclissi incontriamo Mercurio retrogrado (che il 2 aprile è stato in Tramonto Eliaco) e Venere che ad aprile (il 20) sarà in Tramonto Eliaco. Il Segno in cui avviene l’eclissi è quello di Marte. Giove risulta culminante nel segno del Toro in casa dieci ed è in congiunzione alla Cometa 12P/Pons-Brooks. Stabilire il dominus non è così semplice, propenderei per Marte perché governatore del segno di Eclissi e perché governa almeno un angolo e perché ha un antiparallelo ai due luminari. Ma propenderei anche per Venere che è vicina all’eclissi e governa il Medio Cielo.

Pronostico secondo il Volto dell’Eclissi, di William Lilly

William Lilly, astrologo del XVII secolo, propone un “modo semplice” nel giudicare le eclissi. L’idea di Lilly è di giudicare il volto del fenomeno. Il fenomeno avviene verso la fine del secondo volto dell’Ariete, per questo volto (che è della natura del Sole), Lilly indica che:

  • un Re, un Principe, un personaggio eminente e importante sarà imprigionato o la sua libertà sarà vincolata e ridotta, pericolo per la sua vita: in effetti il segno dell’Ariete è l’esaltazione del Sole e il Sole ha sempre significato sulla figura del Re, essendo una eclissi di Sole, Luna e Sole sono congiunti quindi i significati dell’Ariete configurati con i due luminari indicano un Re quanto una Regina, oppure il loro regno; allargando l’interpretazione, questa eclissi può coinvolgere tutti coloro che hanno potere decisionale su molti, quindi re, regine, principi e principesse ma anche politici, ministri, governatori degli stati, chi insomma ha potere esecutivo e di governo all’interno di uno stato. Può riguardare tutti quei personaggi pubblici che avranno il grado dell’eclissi di Sole configurato alla propria Luna o al proprio Sole, può riguardare la salute e la dipartita di un personaggio pubblico importante per le sue competenze politiche, di stato, o diplomatiche, la fine quindi di un governo, di un regno, e via dicendo. Tale fine può essere maturata per questioni di salute, o per questioni di pericolo, o per questioni anche bellicose essendo l’ariete segno di Marte. Infatti questa eclissi potrebbe avere significato anche sui conflitti in corso in tutte le aree del mondo connesse ai segni della triplicità ignea (Ariete Leone Sagittario);
  • distruzione degli alberi da frutto, marciume o putrefazione dei frutti della terra: l’eclissi in Ariete è vista da Lilly come un danno per la frutta o i prodotti della terra, il motivo è perché l’Ariete significa l’inizio della primavera e in qualità di segno tropico-equinoziale ha significato proprio sulla generazione dei primi germogli degli alberi da frutto, o per la germinazione dei semi, o per il risveglio della natura, anche senza essere drastici l’eclissi può sottolinearci quanto la natura intorno a noi risente molto dei cambiamenti climatici, e che andiamo verso anni in cui l’agricoltura quanto l’allevamento possono risentirne;
  • l’uomo e la bestia saranno afflitti: la conclusione di William Lilly è inevitabile, una eclissi nel segno dell’ariete è sempre stata vista come dannosa, riguarda anche le sorti della guerra, o della politica internazionale e della diplomazia, e poiché l’Ariete è esaltazione del Sole e il Sole è principio di vita, non può che essere un segnale di debolezza per la vita stessa o per il benessere generale.

Le costellazioni che incontriamo nel secondo volto dell’Ariete sono una parte della Costellazione dei Pesci, una parte della costellazione di Andromeda dove abbiamo la luminosa Alpha Andromedae (costellazione umana raffigurante una principessa), e parte della Costellazione di Cetus e di Cepheus (per quest’ultima, in particolare l’area dove incontriamo Alderamin ovvero α Cephe, altra costellazione umana raffigurate un re).

Cometa nel segno del Toro

Vicino all’Eclissi, esattamente nella parte occidentale del fenomeno, congiunta a Giove, posiziona nella costellazione dell’Ariete stellato, incontriamo una cometa che se apparirà ai nostri occhi (senza uso di binocolo) sarà molto importante per indicare le sorti future del collettivo e del mondo. Se una eclissi si presenta con un fenomeno cometario, gli eventi potrebbero anche essere subitanei e improvvisi, perché le comete quando appaiono sono apportatrici di eventi immediati! Ora tutte le comete in un segno di terra hanno a che fare con l’agricoltura, la resa degli alberi da frutto, l’allevamento ma anche con i terremoti. Poiché è vicino a Giove può riguardare eventi importanti legati a tutto ciò che significa Giove. In astrologia mondiale, Giove è associato a tutti i rappresentati delle religioni, ma anche a figure come giudici, magistrati, ambasciatori, diplomatici. La cometa ha sullo sfondo la costellazione dell’Ariete Stellato e si trova nel suo ventre, questa cometa purtroppo rievoca in un certo segno il “segno della Eclissi” perché si trova nella costellazione dell’Ariete e può avere significato anche su improvvisi eventi militari inaspettati che riguarderanno in particolare i conflitti in corso. Solitamente gli eventi annunciati dalle comete emergono in tempi rapidi.

Congiunzione Marte Saturno

Ciò che desta la mia curiosità è il fatto che questa eclissi non solo si presenterà con un fenomeno cometario (il che la rende orribile) ma si presenterà anche con la congiunzione dei Malefici Marte Saturno nel segno dei Pesci sul cui sfondo è la Cascata dell’Aquario Celeste, costellazione umana. La posizione della congiunzione Marte-Saturno avviene su una parte di costellazione che riguarda l’umidità abbondante e corruttiva, le precipitazioni rovinose, ma anche in qualità di costellazione umana il precipitare delle emozioni e delle pulsioni, dunque è una congiunzione che in questo momento di attualità è molto interessante.

Ritengo che questa eclissi annuncerà eventi non solo circoscritti alle aree interessante all’oscurità del fenomeno ma anche in tutte quelle aree del mondo connesse alla triplicità dei segni di fuoco: gli eventi sul piano mondiale e collettivo potrebbero coinvolgere personaggi famosi (per il loro ruolo politico, diplomatico, istituzionale), ma anche riguardare gli equilibri politici-internazionali, riguardare le sorti dei conflitti in corso e non meno importante… riguardare le questioni del clima e di eventi naturali che hanno inevitabilmente una ripercussione per la società e la vita collettiva.

La retrogradazione di Mercurio

Quando Mercurio è retrogrado in una eclissi solare e quando il suo dispositore, che nel caso specifico è Marte, risulta congiunto a Saturno, e quando ci sono relazioni tra Mercurio Marte (sono in antiparallelo) possiamo ipotizzare il rischio di fenomeni sismici di una certa portata o sollevamenti della terra o cambiamenti subitanei derivanti da questioni climatiche-naturali e poiché Marte Saturno sono sulla cascata del Portatore d’Acqua i danni possono provenire dall’acqua o l’acqua può rappresentare il veicolo del danno. Aree interessate: tutti i luoghi legati alla triplicità ignea ma anche i luoghi in cui il fenomeno di oscurità dell’eclissi sarà in parte o totalmente visibile.

 

Approfondimento video: Eclisse in astrologia

Al seguente link, un approfondimento video di libero accesso presso il mio canale YouTube.

 

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Talismano della XXIV (24) Mansione Lunare: Corno d’Ariete e Donna che Allatta un Bambino

Le mansioni lunari in ambito magico-astrologico sono un argomento a dir poco “vago” e confuso, lo conferma la presenza di tante definizioni spesso diverse tra loro che gli autori della tradizione astrologica-magica ci tramandano. Il motivo, a mio parere, è che nell’astromagia ciò che conta più di ogni altra cosa è l’esperienza personale dell’operatore. Per esempio, per la XXIV (24) mansione abbiamo divere indicazioni rispetto alle sue proprietà:

  1. Ibn al-Hatim dice che si chiama Al Sa’d al Su’ud e la sua immagine è quella di una donna che allatta il suo bambino, questa immagine andrebbe modellata secondo l’autore incidendola su un corno di ariete, recitando poi una serie di orazioni, e incidendo il nome del reggente di questa mansione. Il manufatto andrebbe poi nascosto in casa: protegge gli abitanti dalla sofferenza, dalle malattie, proteggerebbe anche gli animali (tipo il bestiame e perché no i famigli) e allontanerebbe i rettili, proteggendo dai mali che corrompono il corpo.
  2. Nel Picatrix invece la dimora si chiama Caadacohot e servirebbe per migliorare i guadagni, per proteggere l’affetto tra coniugi, oppure risulterebbe utile per il militare o chiunque deve vincere sul nemico, ma produrrebbe anche danni contro le ricchezze dei soci o collaboratori.
  3. Nel Grimorio di Alfonso X di Castiglia, nella ventiquattresima mansione andrebbe incisa l’immagine di un uomo che pensa e che ha tra le mani un libro, va scritto anche il nome del reggente della mansione, poi usati una serie di incensi, di orazioni, e favorirebbe la comprensione in tutte le scienze.

Una stessa mansione… tre diversi attributi. Le uniche assonanze che riscontro sono legate ad un senso di protezione e di stabilità, l’armonia del corpo e della mente è dopotutto il prodromo necessario affinché tutto il resto funzioni correttamente: affinché il corpo sia sano o il corpo sia in grado di reagire alla malattia con rapidità, affinché l’apprensione sia efficace, affinché quindi si possano fare buoni affari, perché quando la mente è in armonia e il corpo è lesto e rapido, le azioni, le opere, l’animo, collaboreranno tra loro per il buon esito e la buona sorte.

Interessante l’immagine che propone ibn al-Hatim. Si riferisce alla porzione del cielo in cui incontriamo beta-Aquarii non a caso chiamata Sadalsuud, nome che deriva dall’arabo e che significa “la fortuna delle fortune”. Ibn al-Hatim propone un elenco di stelle fiduciarie legate a tutte le mansioni lunari, quindi possiamo rivolgerci alla porzione della longitudine zodiacale dove oggi incontriamo l’area stellata di beta-Aquarii. Calcolando tali porzioni nel rispetto del fenomeno precessionale, e rispettando la ripartizione delle mansioni lunari seguendo autori come Johannes Schöner, l’immagine di una donna che allatta andrebbe realizzata quando la Luna si trova tra 22°38’ dell’Acquario e i 5°30’ dei Pesci, longitudine zodiacale eclittica, area in cui incontriamo Sadalsuud. Incontriamo in quest’area un’altra stella famosa per la sua fortuna, almeno secondo l’eredità della tradizione astrologica araba, ovvero Sadalmelik o alfa-Aquarii che deriverebbe da una espressione araba che significa “la fortuna del regno”. Ibn al-Hatim si riferisce in particolare a queste due stelle dell’Aquario celeste.

 

L’immagine che associa è quella di una donna che allatta, rievoca chiaramente una immagine materna, di protezione ma anche di prosperità e nutrimento.

 

 

Se vogliamo rivolgerci ad un’altra porzione del cielo, il Picatrix indica che questa mansione va dal grado 25° 42’ del Capricorno e termina a 08° 34’ dell’Acquario. In quest’area della longitudine zodiacale oggi incontriamo le stelle Terebellum un sistema stellare del Sagittario Celeste, che deriva dalla parola greca tetrapleuron un quadrilatero di stelle di quarta magnitudine. Incontriamo più avanti anche Dabih, non incontriamo più le stelle citate da ibn al-Hatim, ma l’area rievocherebbe comunque una “memoria” costellativa delle origini. A voi la scelta!

 

Realizzazione del Corno d’Ariete secondo le indicazioni di ibn al-Hatim.

  • La Luna deve trovarsi nell’area della mansione dove incontriamo le sue relative stelle fiduciarie, quindi 22°38’ Acquario a poco prima di 5°30’ Pesci. In questo caso indico la porzione di longitudine in cui contriamo le stelle fiduciarie indicate da ibn al-Hatim, nel rispetto del fenomeno precessionale.
  • Secondo l’autore dobbiamo lavorare di notte perché la Luna deve risultare visibile e configurata nell’area della mansione di nostro interesse.
  • Quindi la Luna deve essere appena sopra l’orizzonte, oppure nell’area culminante del cielo, in un orario notturno che permette la visibilità della Luna e delle stelle sul suo sfondo.
  • Dobbiamo operare sotto il cielo, non sotto il tetto di casa.
  • Le preghiere e le fumigazioni vanno rivolte al cielo.
  • Deve esserci una connessione tra operatore e cielo.
  • La Luna meglio se in fase crescente e in aspetto armonico con Venere e/o Giove, eviteremo aspetti della Luna con i malefici Marte e Saturno, eviteremo di realizzare l’immagine in presenza di novilunio o plenilunio o, peggio ancora, in presenza di un fenomeno di eclissi.
  • La Luna dovrà risultare di passo veloce (perché il passo lento rallenta gli effetti) e non dovrà essere configurata a pianeti retrogradi.
  • Se seguiamo le istruzioni di ibn al-Hatim (che onestamente preferisco) l’immagine può essere incisa su un corno d’ariete o di toro o di montone, quindi non necessariamente su pietra o su metalli preziosi, e quindi basta reperire un bel corno, un incisore manuale, quindi nel momento più opportuno creeremo l’immagine di una donna che allatta un bambino (come nella illustrazione precedente).
  • Incideremo anche il nome dello spirito reggente della mansione, ce lo dice ibn al-Hatim è Mahkāʾīl.
  • Incideremo anche la lettera khāʾ e il valore numerico 600.
  • La fumigazione consigliata è quella di legno aromatico con mastiche e un po’ di corno di ariete montone o toro.

Realizzato, lo custodiremo nella casa in cui vogliamo proteggere i suoi abitanti, umani e anche animali (inclusi i nostri amati famigli), protegge dai mali, dalle malattie, dai pericoli, conserverà la casa e propizierà ogni fortuna.

Almeno si spera!

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Talismano Specchio nel Grande Libro dei Talismani di Apollonio di Tiana

In un articolo pubblicato in BRILL di Lucia Raggetti del 25 febbraio 2019, dal titolo “Apollonius of Tyana’s Great Book of Talisman“, professoressa ordinaria del Dipartimento di Filosofia, Storia della scienza e delle tecniche, dell’Università di Bologna, (link in bibliografia) scopriamo l’affascinante eredità di questo “magico” testo arrivato fino ai nostri giorni grazie alle ritraduzioni, recensioni e testimonianze arabe. Sono molte le opere attribuite ad Apollonio, una di queste è il Kitāb al-ṭalāsim al-akbar ovvero Il Grande Libro dei Talismani, versione araba del libro greco della saggezza e sapienza di Apollonio di Tiana (filosofo greco antico, seguace del neopitagorismo, insegnante, asceta del I secolo). Alcune parti interessanti del Kitāb sono state tradotte dalla ricercatrice e potrete consultarle nel link in bibliografia. In particolare, il documento che ho approfondito mi ha incuriosito nella descrizione di un Talismano Specchio, oggetti che ritroviamo anche nel medioevo e che spesso erano arricchiti di pietre, incisioni di nomi, e di parole magiche, per uso talismanico o propiziatorio, o come semplici amuleti o doni d’amore con funzioni di protezione, come vedremo più avanti.

Lo Specchio Magico nel  Kitāb al-ṭalāsim al-akbar

Nell’approfondimento di Lucia Raggetti, mi ha colpito molto la traduzione del Talismano Specchio tramandato dal Kitāb e che sarebbe stato ispirato dalle eredità di Apollonio di Tiana (troverete l’intera traduzione nell’articolo in bibliografia). Grossolanamente e in sintesi, le istruzioni di questo talismano indicavano che :

  1. La realizzazione di un talismano per vedere ciò che circonda, per vedere ciò che è nascosto, vicino e lontano, per vedere dalla cosa più bassa alla cosa più alta, fino allo zodiaco, alle stelle fisse, fino alla sublimità più alta, fino agli angeli, ai jinn e fino al luogo dei demoni, fino alla parte più lontana del mondo, e in ogni altro luogo anche estremo che diventeranno visibili con il permesso di Dio.
  2. I materiali consigliati per la sua realizzazione sono rame, ferro, piombo, argento, oro, vetro frantumato, è necessario modellare questi elementi per poi lucidare il tutto facendone uno specchio.
  3. Poi è necessario incidere una serie di nomi, che saranno incisi di venerdì nell’ottava ora.
  4. Questi i nomi da incidere (sono riprodotti nell’articolo, in arabo): il nome di Venere, il nome dell’Angelo di Venere e il nome dell’Angelo che presiede il mese dell’incisione.
  5. Andranno incisi sulla superficie esterna dello specchio.
  6. Poi una serie di gemme, e di ulteriori elementi, e di ulteriori nomi incisi, andranno a completare il manufatto, le pietre da montare intorno lo specchio sono sette, e sono gemme preziose.
  7. L’utilizzo dello specchio permetterebbe di mostrare ogni cosa, anche la più nascosta.

Una custodia per specchio, del medioevo

Nell’approfondire il talismano specchio del Kitāb al-ṭalāsim al-akbar ho pensato ai tanti specchi e custodie per specchi del medioevo, che spesso erano arricchiti di gemme e di incisioni particolari. Per esempio, nella collezione del Museo Corinium (nella città di Cirencester nel Cotswold in Inghilterra, sito archeologico che conserva materiale risalante al Neolitico fino all’epoca vittoriana, in particolare quello riprodotto nell’immagine è un porta specchio del medioevo, proviene dai diversi insediamenti romani, oggi scavi archeologici) incontriamo un oggetto che rievoca molto l’idea dello Specchio Magico del Kitāb .

Secondo la descrizione del museo: realizzato in lega di piombo, rame, e altri metalli, e amalgama di vetro, risale probabilmente alla fine del XIII o XIV secolo.  Presente un motivo floreale centrale a sei petali, circondato da due anelli concentrici con iscrizioni. Le iscrizioni stesse sono apotropaiche e a tema amoroso. La parte interna recita +A+G+L+A+A+L, una versione confusa dell’incantesimo “AGLA”. Si tratta di un acrostico, che prende la prima lettera di ogni parola della preghiera ebraica Atha Gebri Leilan Adonai (“Tu sei potente per sempre, o Signore”). Si pensava che questa preghiera proteggesse dalla febbre e si trova su una vasta gamma di accessori per abiti medievali. L’anello esterno, invece, è più complesso; +CARSDABORNON[…]IESVDRV. Questo è in parte latino e in parte francese antico, che combina le frasi a tema d’amore ‘CRAS DABOR NON HOBIE’ (Non mi verrà dato via, né oggi né domani) e ‘IE SU SUI DE DRUERIE’ (Sono un dono d’amore). Un’interpretazione completa di ciò potrebbe quindi essere: ‘Non sarò dato via, né oggi né domani. Sono un dono d’amore‘. Questo sembra agire sia come un appello personale al proprietario della custodia dello specchio, sia come un’affermazione diretta della sua funzione di regalo d’amore. Talismano o Amuleto, o semplicemente un dono d’amore in cui sono incise parole di protezione o fungenti scongiuro per propiziare la fortuna, che in qualche modo mi ha fatto pensare al talismano Specchio del Kitāb .

 

 

BIBLIOGRAFIA

Per l’articolo sul Kitāb al-ṭalāsim al-akbar
(LINK)

Museo Corinium
(LINK)

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Forza & Debolezza dei pianeti. J. Schoneri, Opusculum astrologicum.

Pubblicato nel sito di Academia le indicazioni di Schoneri rispetto alla condizione di forza e debolezza degli astri, secondo le condizioni di essenzialità e accidentalità proprie dei pianeti.

Indice degli argomenti
Stabilire la forza e la debolezza dei pianeti; Il Sole favorevolmente posto pagina; Il Sole forte; Il Sole sfavorevolmente posto; Il Sole debolmente posto; La Luna favorevolmente posta; La Luna forte; La Luna sfavorevolmente posta; La Luna debolmente posta; Saturno, Giove, Marte, Venere, Mercurio ben posti; Saturno, Giove, Marte, Venere, Mercurio forti; Saturno, Giove, Marte, Venere, Mercurio infortunati; Saturno, Giove, Marte, Venere, Mercurio deboli; Tabella del computo di forza e debolezza.

A fine documento: copia delle pagine tradotte dal latino all’italiano tratte da Opusculum Astrologicum di Joannis Schoneri. In bibliografia link all’opera digitalizzata. Johannes Schöner (1477 – 1547: sacerdote, astronomo, astrologo, geografo, cosmografo, cartografo, matematico, costruttore di mappamondi e strumenti scientifici, redattore ed editore di testi scientifici, erudito tedesco) propone un elenco di indicazioni finalizzate allo studio dell’essenzialità ed accidentalità dei luminari (Sole e Luna) e dei cinque erranti (Saturno Giove Marte Venere Mercurio) riportando le condizioni fortunate quanto quelle sfortunate secondo criteri propri della dottrina della forza e della debolezza essenziale ed accidentale degli astri.

La tabella conclusiva proposta da Joannis Schoneri proveniente, secondo quanto indicato, da Antonio da Montolmo (XIV secolo: professore universitario di Bologna e Padova, in grammatica, astrologia, medicina, filosofia, autore di un trattato in undici capitoli sul modo di trarre gli oroscopi che nel secolo successivo fu ampliato dal Regiomontano e nel 1540 pubblicato a Norimberga con il titolo De iudiciis nativitatum liber praeclarissimus) presumibilmente utilizzata al fine di compiere una valutazione generale della condizione di essenzialità ed accidentalità degli astri, attraverso le loro condizioni dignitose o debilitate, alle quali è associato a un valore numerico da 1 a 6. L’eventuale computo prevedeva, verosimilmente, l’attribuzione di un punteggio finale di forza e di debolezza, il cui valore dava un’idea generale sulla capacità espressiva di un determinato pianeta.

ACCESSO AL DOCUMENTO – liberamente scaricabile
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Questione Alcocoden, un interessante passaggio sull’ineleggibilità di un pianeta sub radiis ad Alcocoden e questione Alcocoden retrogrado

Tratto da EXCERPTA DE SECRETIS ALBUMASAR DI SADAN

De alkocoden

Dixi autem ipsi Albumazar quod: «Deveni in scripturam tuam de ylegh et alkocoden in quo scripsisti quod alkocoden retrogradus non submittit dationem annorum et menses equalis” numeri, sed aufert ex datione partem aliquam propter retrogradationem, et non explanasti quanta est pars illa et sumus in dubitatione magna propter hoc». Respondit mihi quod hoc theorema est ex secretis scientie. Si enim fuerit Saturnus aut Iupiter aut Mars alkocoden et sit retrogradus, aufert a datione annorum duas quintas et dat tres quintas. Sis autem in fine retrogradationis fuerit, aufert unam quintam a datione annorum. Dixi autem sibi: «Et quid dicis de Venere et Mercurio, quando fuerint alkocoden et retrogradi sint?». Respondit mihi quod si quidem non fuerint sub radiis, auferunt a datione annorum duas quintas. Si autem et retrogradi et sub radiis fuerint, non accipiemus ipsos alkocoden. Dixi ipsi Albumazar: «Dicunt aliqui de Saturno quod non omniquaque maleficus existit, sed est aliquando beneficus». Respondit mihi quod hoc dicunt Indi. Aiunt enim quod proficiuntur per Saturnum aliquando et aliquando leduntur. Quotiens enim fuerit Saturnus sub radiis, leduntur, et quando concurrit Marti et quando est in casu suo, et propter hoc in talibus temporibus neque insistunt operi alicui neque operantur. Quotiens autem egressus fuerit a radiis et concurrat beneficis et veniat ad propriam exaltationem, bene habet tunc et proficiunt melius in suis negotiis. Attribuito enim regio Indorum Saturno.

 

COMMENTO

Prossimamente sarà tradotto il seguente passaggio dove, in breve, c’è una disquisizione sulla teoria dell’alcocoden ovvero pianeta concessore di un certo numero di anni. Si presentano problemi nella sua determinazione o perplessità su come eseguire il computo quando ci sono condizioni di retrogradazione dell’alcocoden o condizioni di sub radiis, in effetti questa teoria era molto dibattuta ma suscitava anche molto interesse.

Prossimamente un ulteriore approfondimento al riguardo.

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Omar: l’Almuten sulla Natura della Morte

Omar è stato un matematico, astronomo, poeta, filosofo e astrologo persiano (1048 – 1131). Di questo autore mi incuriosiscono le sue proposte in riferimento agli Almuten sulle condizioni della vita e sui destini. Propone infatti una enorme quantità di Almuten per determinare la qualità e la natura di certe questioni della vita. Per certe questioni la determinazione dell’Almuten è veramente lunga e articolata, per esempio per la “fortuna e la sostanza” del nativo propone di determinare il pianeta che vince su:

  • sul grado di qualsiasi pianeta posto in casa due
  • sul grado della cuspide della seconda casa
  • sul grado del governatore della seconda casa
  • sul grado della parte di sostanza (Ascendente + Cuspide seconda casa – Signore della seconda casa)
  • sul grado del dispositore della parte di sostanza
  • sul grado di Giove
  • sul grado della parte di fortuna
  • sul grado del dispositore della sorte di fortuna

Per la questione della natura o tipologia della morte propone invece una determinazione più rapida. Dice di calcolare l’Almuten da:

  • dal grado della ottava casa
  • dal grado della Luna

Determinato questo Almuten, dice di osservare il pianeta con quali parti del cielo è configurato. Conferisce l’autore un certo ruolo alle immagini stellate, ovvero l’Almuten ricavato se configurato con certe stelle o certe parti di costellazioni zodiacali, potrà dare qualche informazione sulla natura della morte. Noto che questo tipo di osservazione, riferita quindi alle stelle e alle forme delle costellazioni, è ripresa anche da Guido Bonatti che quindi si ispira probabilmente anche ad Omar. Guido Bonatti per esempio esordisce dicendo che le “costellazioni” e le loro immagini poste nella ottava casa celeste, nonché quelle poste sul governatore della ottava, definiscono o definiranno qualcosa sulla natura della morte.

Nel caso di Omar l’autore dice di valutare l’afflizione dell’Almuten. Non specifica di quali afflizioni, ma è chiaro che ci riferiamo a certe condizioni di accidentalità e di essenzialità. Quindi indica che se l’Almuten o la Luna sono afflitti e si configurano con:

  • il serpente o lo scorpione celesti (si riferisce ad aree costellative, quindi lo Scorpione non è il segno zodiacale che è immateriale ma è la costellazione dotata delle sue luci specifiche) la morte sarà causata dal morso dei serpenti o a causa del veleno;
  • se l’almuten o la Luna sono afflitti nell’area della Lira, dell’Aquila o del Corvo celeste, la morte avverrà senza sepoltura e il corpo sarà cibo per gli uccelli;
  • se l’almuten o la Luna sono afflitti nel luogo dell’Ariete, Toro, Capricorno, Cavallo – quindi si riferisce alle aree costellative non ai segni dello zodiaco tropico – sarà ucciso a causa dei quadrupedi;
  • se l’almuten o la Luna sono afflitti nell’area della testa della medusa (praticamente Algol) gli sarà mozzata la testa.

Omar propone poi altre considerazioni:

  • se i luminari partecipano nel luogo della morte (casa otto) e sono afflitti dai malefici, significa una pessima morte;
  • se i luminari e Giove fossero tra loro opposti, la morte sarà per ordine del re;
  • se i significatori della morte sono afflitti sopra l’orizzonte, allora la morte sarà pubblica e nota, come la crocefissione;
  • ma se saranno sotto l’orizzonte, allora la causa della morte sarà per crollo (precipitazione) o per naufragio;
  • e se fossero invece combusti, i corpi non verranno mai trovati;
  • e quando la Luna è congiunta al Sole e a Marte in segno di fuoco o in quadrato a Marte in segno di fuoco, il nato morirà nel fuoco;
  • e quando il significatore della morte è afflitto e l’almuten è in segno di terra, il nato morirà per qualcosa che precipiterà su di lui;
  • se in segni di fuoco a causa del fuoco o di lupi e cani, in segni di aria sul patibolo o per mano di altri uomini, in segni di acqua a causa dell’acqua;
  • Marte in settima casa minaccia una morte per ferro o per fuoco;
  • quando Saturno signore della ottava casa è nella decima casa, in segno di terra, e in assenza di testimonianza dei benefici, il nato muore cadendo dall’alto;
  • quando Marte è nell’ottava casa con caput draconis minaccia la morte per strangolamento o soffocamento.

Ma poi dice, Omar, che nessuno muore di cattiva morte quando Giove o Venere sono nell’ottava casa.

 

Considerazioni finali

Rifletto su fatto che non è il primo autore che incontro e che fa un uso importante delle stelle e delle loro relative immagini per definire la natura delle morte, come osservato anche in Guido Bonatti e in altri autori precedenti.

Omar specifica “se l’almuten è afflitto”, deduco come è tradizione di questi autori che tutto il male indicato viene meno o è diminuito se l’Almuten è in condizioni dignitose e se ad esso unitamente alla Luna sono configurate le fortune del cielo.

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I nomi della Luna (Luna del Lupo, del Lombrico, Rosa, ecc.): origine e considerazioni

Non troveremo alcuna fonte nella Letteratura Astrologica Antica (ellenistica, medievale, rinascimentale, dall’Astrologia occidentale a quella orientale antiche) rispetto all’uso che si fa oggi dei nomi delle Lune, una moda simpatica ma che ha poco a che fare con la tradizione astrologica. È anche complicato stabilire fonti filologiche chiare, infatti l’origine di questi nomi appartiene a tradizioni (molte delle quali sono segrete o tramandate oralmente prive, cioè, di un corpus letterario) delle tribù dei nativi americani. Oggi a livello federale sono riconosciute oltre 576 tribù dalle quali proviene una complessa tradizione legata ai nomi delle Lune, associate a un uso diverso che queste realtà sociali hanno del calendario lunare. Questi nomi erano per lo più associati dalle tribù per identificare le fasi lunari concomitanti a fenomeni stagionali osservati e da certi eventi che accadevano nella tribù durante certi periodi dell’anno. Rimane tuttavia una tradizione che dimostra quanto, in ogni cultura e società del mondo, fosse presente una innata necessità di speculazione-filosofica nei confronti dei fenomeni del cielo, in questo caso legati alle fasi lunari.

DIVERSI NOMI DELLA LUNA

Mi ha sorpreso scoprire che i nomi attribuiti alle Lune di ogni mese sono in realtà una “infinità” e questi nomi possono variare in base alla tribù di riferimento. Il colonialismo americano ha fatto proprie alcune tradizioni di queste tribù banalizzandole nel folclore occidentale e appropriandosi di una cultura che invece dovrebbe essere salvaguardata piuttosto che usurpata indebitamente. In base alla tribù di riferimento incontriamo diversi nomi attribuiti alla Luna Piena di ogni mese, riporto di seguito alcune attribuzioni:

MESE DI GENNAIO

Grande Spirito della Luna, nome originale Gichimanidoo-giizis appartenente alla tribù Ojibway nativi americani appartenenti al gruppo linguistico algonchino, erano cacciatori, raccoglitori di riso selvatico, coltivatori di mais.

Luna di Ghiaccio, nome originale, Muhe Nuti appartenente alla tribù Catawba ancora esistente, i loro costumi e le loro credenze furono a lungo studiate dall’antropologo Frank Speck nel XX secolo, popolo conosciuto in particolare per la produzione delle loro ceramiche.

Luna Piena dell’Albero Spezzato, nome originale Puthe’naawe Mtokw Neepã’uk appartenente alla tribù Stockbridge-Munsee nativi americani discendenti dei Mohicani e dei Wappinger.

Altri nomi dati alla Luna di Gennaio: Maajii-bibooni-giizis (Stella d’inverno) Oshki-bibooni-giizis (Luna d’inverno) Dunolvtanv (Luna del vento) Ukiuq (Luna invernale) Teyakohuhtya’ks (Luna gelida), eccetera.

MESE DI FEBBRAIO

Luna di Neve ovvero Muxa’taawe Osãane Neepã’uk la cui origine è legata alla tribù dei Mohicani. Altri nomi attribuiti alla Luna di febbraio provenienti da altre tribù: Migizi-giizis (Luna dell’Aquila), Makoonsag-gaa-nitaawaadi-giizis (Luna della nascita dei cuccioli d’orso), Siwekure Araskehe Nuti (Prima Luna dei Fiori), Kagali (Luna della fame), eccetera.

MESE DI MARZO

Aandego-giizis (Luna del corvo), Nika-giizis (Luna d’oca), Upinagasraq (Luna della primavera), Komelitahch’a (Luna dei bagliori), eccetera.

MESE DI APRILE

Iskigamizige-giizis (Luna di zucchero), Omakakiiwi-giizis (Luna della rana), Othkeethkwun Wãak Pkwaaxowãpthowuk Neepã’uk (Luna delle erbe), Wasakayutese (Luna tuonante), eccetera.

MESE DI MAGGIO

Wabagoni-giizis (Luna fiorita), Sì’ Nuti (Luna del serpente), Tahch’ahipu (Luna danzante), eccetera.

MESE DI GIUGNO

Odemiini-giizis (Luna delle fragole), Iswa Nuti (Luna del fiume), Tihikatahch’a (Luna d’estate), eccetera.

MESE DI LUGLIO

Miini-giizis (Luna dei mirtilli), Miskomini-giizis (Luna dei lamponi), Guyegwoni (Luna del mais), Ãamowaawe Neepã’uk (Luna delle api mellifere), Ohyotsheli (Luna dei fagiolini), eccetera.

MESE DI AGOSTO

Manoominike-giizis (Luna del riso), Odatagaagomini giizis (Luna delle more), Yiraha’ Nuti (Luna secca), Galoni (Fine della Luna della Frutta),  Tahch’aruwina (Luna calda), eccetera.

MESE DI SETTEMBRE

Waatebagaa-giizis (Luna delle foglie), Moozo giizis (Luna delle alci), Wade Nuti (Luna della zucca), Ukiuqsraq (Luna d’autunno o Luna cadente), eccetera.

MESE DI OTTOBRE

Binaakwe-giizis (Luna della caduta delle foglie), Atkuwa Nuti (Luna di chi raccoglie), Yutekhway’he (Luna della conservazione del cibo), eccetera.

MESE DI NOVEMBRE

Gashkadino-Giizis (Luna del congelamento o Luna gelata), Adikomemi-giizis (Luna del coregone oggi chiamata Luna dello storione… si riferisce ad un pesce d’acqua dolce del Lago Michigan che veniva pescato e poi conservato specialmente nel mese di novembre), Tehut’nuhelatuhe (Luna del ringraziamento), Tahch’asap’aratohku (Piccola Luna d’inverno), eccetera.

MESE DI DICEMBRE

Manidoo-Giizisoons (Luna dello spirito), Gichi-bibooni-giizis (Grande Luna d’inverno), Vsgiyi (Luna della Neve), Ukiugraq (Luna dei morti), eccetera.

ORIGINI DEI NOMI

I nomi elencati, che sono solo un piccolo esempio delle diverse nomenclature, provengono dalla ricerca condotta dal portale AIANTA una organizzazione di salvaguardia delle tribù americane, e derivano da contatti con le stesse tribù. Inutile dire che le diverse nomenclature riguardano momenti stagionali legati alla pesca, alla coltivazione, a momenti sociali delle tribù. È sottolineato che spesso questi nomi possono variare di anno in anno e dipendono anche dagli eventi sociali che accadono all’interno delle tribù in base alla qualità propria della stagione e a ciò che la stagione concede. Per esempio, se in un mese preciso il raccolto andava male alla Luna poteva essere attribuito anche un nome diverso. Ciò dimostra che la tradizione dei nativi americani legata ai nomi attribuiti non tanto alla Luna in sé ma al mese, e alla stagione di riferimento, hanno chiari riferimenti alle attività stagionali, agricole, di caccia o relative a questioni folcloristiche alcune delle quali non sono nemmeno del tutto note perché seguono tradizioni orali tramandate nelle diverse generazioni.

ALTRI NOMI

In base alle tribù di riferimento, i nomi possono variare di molto, per esempio incontriamo questa tradizione anche in altri tipi di cultura, come in quella maori dove ogni luna piena ha un nome diverso: Pipiri, Hongonui, Here-turi-kōkā, Mahuru, Whiringa-ā-nuku, Whiringa-ā-rangi, Hakihea, Kohi-tātea, Hui-tanguru, Poutū-te-rangi , Paenga-whāwhā, Haratua, anche in questo caso i nomi si riferiscono ad attività agricole, di caccia, sociali. L’attribuzione di nomi particolari alle Lune del mese è presente in molte altre tribù, per esempio in quelle autoctone dello Sri Lanka troviamo questi nomi particolari: Duruthu Poya , Navam Poya , Madin Poya , Bak Poya , Vesak Poya , Poson Poya , Esala Poya , Nikini Poya , Binara Poya , Vap Poya , Ill Poya e Unduvap Poya .

APPROFONDIMENTO SUI NOMI DELLA LUNA OGGI

Le culture indigene hanno a lungo nutrito una profonda venerazione per tutte le cose naturali e celesti. Il movimento della Luna attraverso i suoi cicli era considerato una guida allo scorrere del tempo. Più che una semplice misurazione del tempo, questa tradizione è una sincronizzazione dei cicli cosmici con quelli terrestri. Ogni Luna piena segna il completamento di un mese, un concetto noto come “tempo lunare”. Le culture del Nord America attribuivano nomi a ciascuna Luna Piena durante tutto l’anno in base alle attività stagionali significative che avevano luogo durante il periodo lunare, non vi erano tuttavia metodologie di analisi del cielo in ottica astrologica. Il numero di nomi indigeni della Luna Piena è vasto e diversificato. Le convenzioni sui nomi di ciascuna tribù sono strettamente legate al suo tessuto culturale, con centinaia di tribù in tutto il Nord America. Sebbene l’uso di alcuni nomi sia ormai sbiadito e incerto, la loro risonanza con il mondo naturale rimane una testimonianza del ricco patrimonio e della saggezza delle culture indigene.

Attualmente l’uso di questi nomi è entrato nel mondo occidentale, di fatto è una ingerenza di una cultura non propria dell’Astrologia occidentale ma piuttosto folcloristica e attribuibile a culture dei nativi d’America. Queste attribuzioni non appaiono nella letteratura astrologica antica, ma non esistono nemmeno fonti accreditate sulla storia di questi nomi, sull’uso dei nomi, sulle attribuzioni, perché come già indicato è una tradizione autoctona, tramandata oralmente, ed è quindi difficile stabilire verità filologiche. Anche grazie ad un approccio new age, i nomi delle Lune che mensilmente siamo abituati a leggere in tutti i portali giornalistici di intrattenimento segue una attribuzione “convenzionale”, la cui origine è discutibile perché sono assenti riferimenti sulle attribuzioni, non vengono mai indicate da quale tribù un certo nome della Luna proviene, e solitamente si associano i “nomi” usati convenzionalmente a speculazioni simboliche e filosofiche occidentalizzate che quindi perdono il valore originale e primigenio, in una classica modalità di certi approcci astrologici sincretici (che usano cioè culture e tradizioni tra loro in antitesi, spesso non concilianti tra loro). Le attribuzioni canoniche oggi usate sono inoltre commiste a tradizioni wiccane, pagane, new age, spirituali, olistiche, in quello che è un miscuglio di attribuzioni caotiche che prendono “pezzi” di culture tra loro diverse e le uniscono insieme:

Gennaio Luna del lupo; Febbraio Luna di neve; Marzo Luna del verme o lombrico; Aprile Luna del muschio rosa; Maggio Luna dei fiori; Giugno Luna della fragola; Luglio Luna del cervo; Agosto Luna dello storione; Settembre Luna del raccolto; Ottobre Luna del cacciatore; Novembre Luna del castoro; Dicembre Luna delle notti lunghe.

CONSIDERAZIONI FINALI

  • La tradizione dei nomi attribuiti alle diverse Lune mensili oggi è comunemente usato come narrazione di pensieri e speculazioni filosofiche, dove i creatori di questi contenuti ci spingono a riflessioni profonde, ci mettono di fronte a questioni morali ed etiche, sono veri e propri bollettini “spirituali” su come dovremmo essere, pensare, porci nei confronti della vita.
  • Tralasciando la domanda “ma da chi provengono questi saggi consigli morali, etici, spirituali… e perché mai dovremmo seguirli o ascoltarli o dedicarci del tempo per riflettere su come qualcuno vorrebbe che noi pensassimo o guardassimo le cose?”, questa tradizione contemporanea non ha molto a che fare con l’Astrologia.
  • Infatti, in ambito astrologico le sizigie (noviluni e pleniluni) sono importanti momenti che scandiscono i tempi delle stagioni ma che nel metodo astrologico sono privi di speculazioni morali ed etiche e avevano invece lo scopo di descrive la potenzialità dei raccolti, le dinamiche sociali, quello che ci si poteva aspettare dalle attività sociali in genere.
  • In tal senso una connessione con la tradizione dei nativi americani ha un interessante filo conduttore. Sia i nativi americani che gli astrologi occidentali, per esempio, vedono nella Luna momenti in cui potevano essere svolte certe attività agricole, sociali, culturali.
  • I nativi americani non utilizzavano i nomi di queste lune per improvvisarsi “annunciatori di sapienza saggezza e di consigli etici e morali” piuttosto usavano certi nomi per identificare certe attività sociali legate alla pesca, alla caccia, all’agricoltura e alle interazioni sociali interne alla tribù.
  • Mentre, negli almanacchi degli astrologi antichi le sizigie Luna-Sole avevano lo scopo di identificare periodi dell’anno in cui in base alla disposizione dei pianeti e alle loro qualità accidentali ed essenziali, erano indicate possibili situazioni nelle attività sociali.
  • Per esempio, i pronostici di Domenico Maria da Novara (vedere l’edizione di Leo S. Olschki curata da Bonoli, Bezza, De Meis, Colavita) usavano le sizigie stagionali come momenti di studio relativi alle condizioni dei re, dei popoli, delle classi sociali, l’autore si rifà a molte sentenze della tradizione araba come quella di Abneragel che recita: se la luna è forte, ovvero angolare o succedente e in proprie dignità e si applica a un pianeta forte, significa la buona condizione del popolo e che muterà da una buona condizione ad un’altra buona, da prosperità a prosperità, da guadagno a guadagno.
  • Durante le sizigie (luna nuova e luna piena) Novara trasforma i momenti lunari in studio delle classi sociali studiando la classe dei saturnini (contadini, monaci), dei gioviali (ecclesiastici, cardinali, magistrati), dei mercuriali (letterati, segretari, mercanti, fanciulli), dei marziali (militari, ma anche medici), dei venusiani (artisti, donne in genere) attraverso lo studio della disposizione dei pianeti durante il Novilunio o il Plenilunio.
  • L’autore sceglieva il novilunio o il plenilunio in base alla sizigia stagionale di riferimento.
  • Se per esempio la stagione primaverile ha come sizigia un plenilunio, avrebbe considerato il ciclo plenilunico in tutte le lune successive, al contrario se fosse stato un novilunio.
  • In ambito dell’Astrologia tradizionale, quindi, i giudizi e le indicazioni che potevano essere date sulle questioni agricole, sociali, seguivano sempre uno studio della fase lunare e non si basavano su “etichette” o su “nomi e nomenclature” che poi potevano dare inizio a speculazioni più che astrologiche potremmo dire “terminologiche”: per esempio la Luna del Lupo produce oggi un approfondimento sulla simbologia del Lupo o sul momento stagionale in sé senza minimamente considerare il dominus della sizigia, il contesto in cui avviene, le qualità dei pianeti, la loro disposizione nello studio metodico del cielo che è proprio del metodo astrologico.
  • Rimane tuttavia la connessione stagionale… che quanto meno nel folclore dei nativi d’America risulta strisciante ed evidente nell’attribuzione di certi nomi alle diverse lune del mese, dove tutto è ricondotto sempre e comunque al ruolo della natura e alla sua azione sui costumi e sulle attività dei popoli.

 

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Immagini Stellate e dei Pianeti – tratte da De fabulosis narrationibus XVI secolo

Alcune immagini stellate e dei pianeti tratte da

C. Ivlii Hygini, Avgvsti liberti, Fabvlarvm liber Eivsdem Poeticon astronomicon libri quatuor. Quibus accessererunt similis argumenti, Palæphati De fabulosis narrationibus liber I. F. Fvlgentii

XVI SECOLO

 

 

LINK EDIZIONE DIGITALIZZATA

https://archive.org/details/civliihyginiavgv00hygi/mode/1up?view=theater

 

 

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