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Tag: segno zodiacale

Segno zodiacale: solare contro ascendente!

La prassi comune vuole che tendiamo ad identificarci con il nostro segno zodiacale. In genere quando diciamo di che segno siamo, indichiamo il segno occupato dal Sole nel momento della nostra nascita. Nella letteratura astrologica gli autori antichi tendevano invece a dare rilievo al segno dell’Ascendente, come informazione iniziale che oggi potremmo chiamare “tipizzazione” zodiacale. Cerchiamo di capire questa questione e come nasce l’idea di una identificazione del segno solare.

Chi siamo secondo l’Astrologia?

Intanto, è necessario premettere che se desideriamo analizzare il nostro essere con i metodi dell’astrologia non è sufficiente guardare il segno del Sole, o il segno dell’Ascendente. Questi possono solo identificare qualità generali del momento della nostra nascita. Tuttavia, per comprendere le inclinazioni per esempio psicologiche (chiamate inclinazioni dell’animo e della mente), le qualità lavorative e delle attività in genere (chiamate inclinazioni delle opere), il modo che abbiamo di amare (chiamato inclinazioni sessuali), i rapporti che abbiamo con l’eredità genealogica, con la questione de figli, il modo attraverso cui operiamo nelle diverse questioni della vita, è necessario appellarci a dei metodi astrologici che elaborano la nostra carta di nascita osservando più punti insieme, ed eseguendo una serie di calcoli complessi. Quindi, l’identificazione attraverso il segno solare o il segno dell’ascendente, o il segno lunare, è una procedura generale e semplificata, che permette al massimo una descrizione didascalica della nostra identità astrale.

Quando nasce l’identificazione attraverso il segno solare?

Non vi è traccia nella letteratura antica partendo da Tolomeo (II secolo d.C.) arrivando se vogliamo fino all’ultimo (secondo me) astrologo della tradizione degno di nota ovvero William Lilly (XVII secolo). Il Sole non è mai usato per identificare in senso generale un individuo. L’idea di usare il segno solare per tipizzare la nascita di una persona nasce tra 1800 e 1900 (praticamente tra XVIII e XIX secolo e si fa poi radicata nel XX secolo) per una serie di progetti rientrati nella “grande confutazione teosofica” che ha inquinato il sapere e le conoscenze con rivisitazioni moderne. Tuttavia non possiamo liquidare questo tipo di attribuzione con superficialità e dobbiamo comprendere la logica che vi è dietro tale attribuzione. L’Astrologia in particolare nel XIX secolo è stata rielaborata o revisionata con una forte influenza delle nuove dottrine che stavano nascendo in quel periodo, in particolare la psicologia del profondo è stata utilizzata dai praticanti dell’astrologia come metro di valutazione dell’astrologia. Va detto che in questo periodo la conoscenza antica dell’astrologia non era ancora del tutto emersa, oppure circolavano per lo più manuali e testi di difficile comprensione e traduzione. Questo ha permesso una trasposizione della psicologia del profondo verso il metodo astrologico. Ovvero è la psicologia e l’approccio teosofico ad avere proposto un nuovo modello di astrologia, tuttavia questo è stato dovuto alla non-conoscenza di tale dottrina nel suo antico sapere. Il ragionamento da cui si è partito è il “simbolo”: l’astrologia è stata in questi periodo storici vista non come metodo di lettura di un fenomeno celeste e naturale e della sua capacità apotelesmatica negli individui o nel collettivo (ovvero capacità di influenzare e inclinare) ma piuttosto il fenomeno celeste è stato visto come “proiezione umana” di un insieme di simboli importanti per la vita. Un po’ come un tifoso proietta il suo ardore e il suo amore nei confronti della bandiera della sua squadra preferita, verso i linguaggi astrologici sono stati proiettate le convinzioni personali. Da questo tipo di osservazione né deriva la Babele che ancora oggi è strisciante: ecco che non c’è più una considerazione polare nei fenomeni celesti (maschile e femminile) non c’è più contemplazione della natura e ricerca naturale delle analogie tra alto e baso, ecco che per alcuni la Luna è maschile per altri femminile, per altri il Sole identifica una certa cosa per altri una totalmente opposta, ecco che i nomi dei pianeti sono stati elaborati come “etimologie” o “divinità” quindi i significati dei pianeti e dei luminari derivano da “simboli” e non più da certi loro comportamenti nella grande Sfera Celeste vera matrice in cui si compie il miracolo dell’esistenza e della creazione. L’astrologia in questi tempi ha portato l’osservatore ad escludere la natura dal suo metodo e a vedere in essa solo una “proiezione ego-inclinata” dove è l’io, l’ego personale a decidere i significati secondo sensazioni personali e convincimenti soggettivi derivanti da cultura personale e influenze personali. Insomma, un grande caos. Il Sole è stato visto come simbolo della vita, come luogo dell’ego, poiché è l’astro più luminoso indentifica il nostro io, la nostra volontà di essere ed esistere, da questo tipo di ragionamento si è arrivati a vedere il segno zodiacale (solare) come segno di tipizzazione dell’io. Se rispettiamo i metodi dell’astrologia moderna (ad influenza teosofica e della psicologia del profondo) tale attribuzione ne rispetta il suo paradigma ma dovremmo però dire, per onestà intellettuale, che questo tipo di attribuzione parte dal XIX secolo, e non riguarda la dottrina astrologia precedente rappresentata da millenni di letteratura e di esperienze.

Nella letteratura astrologica antica perché si utilizzava il segno dell’Ascendente?

L’Ascendente, ma non solo, è rintracciabile in tutta la letteratura astrologica come punto di identificazione dell’essere. Ovviamente le descrizioni che provengono dall’antichità sono didascaliche e generiche e non erano assolutamente utilizzate poi in sede pratica. Ovvero quando un astrologo antico doveva studiare le inclinazioni di una persona, non riportava il significato generale dell’ascendente ma partiva solitamente nell’indicare il temperamento e il signore della genitura (quindi utilizzava dei metodi e delle elaborazioni per ricavarne le prime qualità inclinanti). Tuttavia molti autori antichi (come Firmico Materno e tanti altri) identificano e offrono delle descrizioni generali su “Chi nasce al sorgere di…” che significa “Chi ha come segno dell’ascendente… Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone e via dicendo” riportando poi indicazioni generali sull’Essere. L’Ascendente è visto come “punto” di una natività in cui sorge una parte di eclittica, ovvero sorge un grado dello zodiaco. Poiché nel metodo astrologico sono i fenomeni astronomici a indicare le qualità di una nascita, il segno ascendente identifica ciò che “sorgeva” nel momento della nascita, quel segno può darci qualche indicazioni sul nostro essere. In particolare poi l’Ascendente è stato da sempre utilizzato come indicatore delle qualità del corpo ovvero le sue caratteristiche, ne consegue che l’Ascendente può indicarci le nature del nostro corpo e darci prime indicazioni qualitative. L’argomento è sviluppato da molti autori ma in particolare Firmico (autore del IV secolo) prova a darci una spiegazione andando anche oltre il mero-Ascendente. Ci dice che i quattro angoli della nascita hanno virtù apotelesmatica ovvero non solo i pianeti causano apotélesma nell’essere ma anche i 4 angoli e i loro relativi gradi zodiacali plasmano una serie di nature (virtù apotelesmatica significa virtù naturale che plasma qualità specifiche nell’individuo). L’Ascendente identifica le qualità o nature del corpo perché il grado zodiacale qui posto è un segno che “sorge” e quindi diventa importante perché le sue nature che “sorgono” sorgeranno anche in noi. Firmico tuttavia va ben oltre e non si limita a dare indicazioni sulla natura dell’Ascendente, ma identifica anche gli altri segni angolari. L’autore identifica anche gli altri segni angolari quindi il segno che culmina (al medio cielo e  al fondo cielo) e il segno che tramonta (al discendente) elencando una serie di significati. Anche questi segni sono dotati di virtù apotelesmatica e andranno a indicare altre nature proprie.

Questa trattazione ci fa comprendere quanto – anche nelle versioni semplificate – il segno zodiacale fosse importante in sede inclinante, ma non in riferimento alla posizione del Sole piuttosto in riferimento a quei segni che posizionati negli “angoli” della sfera locale di nascita vanno a indicare certe nature generali che in parte possiamo poi rintracciare nel nativo. Prima di Firmico, Tolomeo non propone tuttavia alcuna semplificazione al riguardo, non indica le caratteristiche dei segni angolari, tantomeno quelli del Sole, possiamo quindi dire che è dal IV secolo d.C. che ha inizio questo genere di semplificazione dove il maggior riferimento è Firmico Materno che sistematizza i 12 segni zodiacali connotandoli di nature apotelesmatiche in riferimento ai segni posti nei quattro angoli della natività.

Significati dei 12 Segni posti nei 4 Angoli della Nascita, secondo Firmico Materno IV secolo

ARIETE

Virtù apotelesmatica quando segno dell’Ascendente

Indica molti mali nella prima gioventù, nega fratelli o ne risparmia uno solo fra molti e debilita il nativo per l’asprezza di un qualche male. La sua reputazione è sempre accompagnata da avversione. Le sostanze paterne non perdurano nel medesimo stato, ora dilapidate son disperse, ora dissipate sono nuovamente riacquistate. Egli darà ad alcuni l’impressione, a causa della sua grande generosità, di essere solidamente installato, ma ad altri la sua costante generosità sarà sgradita. Renderà i suoi favori ad ingrati e mai sarà equamente ricompensato. Avrà un carattere instabile e sarà sempre afflitto da vari dolori al capo.

Virtù apotelesmatica quando segno del Discendente

Trarrà i suoi guadagni da luoghi acquatici o umidi, sarà preoccupato da qualche timore e incorrerà un qualche pericolo di vita in luoghi deserti, scosso e agitato da una gran copia di pericoli, avrà viaggi frequenti e lunghi e certo un’infermità nascosta e la sua massima prosperità giungerà nella vecchiaia, sua moglie sarà soggetta ad attacchi di follia.

Virtù apotelesmatica quando segno del Medio Cielo

Chi nasce frequenterà uomini potenti e i suoi mezzi di vita gli saranno assicurati da ricchezze altrui, i suoi desideri si rivolgeranno a cose oneste, il suo patrimonio sarà continuamente soggetto a variare e quante volte lo perderà altrettante lo ricostituirà.

Virtù apotelesmatica quando segno del Fondo Cielo

Molto andrà vagando ed avrà pace solo dopo aver provato disagi e la sua vita cangerà per la multiformità delle sue azioni, godrà di condizioni di alta dignità, ora abbattuto sarà a livello più basso, tale disproporzione gli verrà a causa delle amicizie con i potenti, seppellirà la moglie e il primo figlio o per certo un suo figlio soffrirà di gravi infermità.

GLI ALTRI SEGNI

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GEMELLI

Gemelli. Di natura ariosa, maschile, uno dei segni diurni, occidentale. Di stagione primaverile e natura bicorporea. Le sue ore sono più lunghe, alla sua fine arriva il giorno più lungo di tutti i giorni dell’anno, e in tutti i climi i suoi tempi di levata sono curvi. Indica una natura equilibrata, che cresce, aumenta e si completa, e tutto ciò che è benefico per gli animali e le piante. Tutto il segno è temperato. All’inizio è umido, al centro è temperato e alla fine è mutevole. Ciò che viene generato da esso sul lato settentrionale dell’orizzonte produce tempeste e venti; a sud provoca pestilenze mortali.

Natura generale

Ha la forma di un essere umano, le sue membra sono complete, ma è sterile. La sua natura è calda e umida, e il sangue è nel suo segno. Il suo sapore è molto dolce e tra i colori governa qualsiasi colore che si trasforma in molti altri colori. Tra le creature viventi governa gli esseri umani, le scimmie e gli uccelli che cantano. Tra le piante gli alberi alti sono nel suo segno e in generale indica tutto ciò che è alto, come i cieli, l’aria e i venti. Tra i climi sottopone il sesto e la terra di Gurgān, l’Armenia e il Grande Azerbaigian, Gilān, Barqān, Ḥalon, Barqʾa, la terra di Israele, l’Egitto, Isfahān e Kirmān. Ogni montagna alta e ripida è nella sua natura, come anche i luoghi dei pescatori, dei giocatori d’azzardo e dei musicisti. Le sue lettere sono gimel e ʿayin. I suoi anni sono 20, e così i suoi mesi, i giorni sono 50 e le ore 4.

Primo volto o decano

Nel primo decano si alza la coda di una figura la cui testa assomiglia a quella di un cane e un uomo che tiene in mano uno scettro; sul lato meridionale – dell’orizzonte – si alzano due carri trainati da due cavalli, con un uomo seduto su di essi e che li dirige; si alza anche la testa di un serpente cornuto. Gli scienziati indiani dicono che sorge una bella donna in piedi e che sa cucire. Secondo Tolomeo sorge la testa di colui che tiene le redini in mano [Auriga], il suo piede destro, il corno della costellazione del Toro, la spalla del cane [Orione] e il suo piede sinistro, la testa e le zampe della lepre [Lepus].

Secondo volto o decano

Nel secondo decano sorge un uomo che tiene in mano uno strumento musicale d’oro, nell’atto di suonarlo; sorge un serpente che sta su un albero, nonché un lupo con un segno sulla zampa. Gli scienziati indiani dicono che sorge un etiope, la cui testa è legata con il piombo; tiene un’arma in mano. Ha un elmo di ferro sulla testa e una corona di seta sull’elmo. Tiene in mano un arco e delle frecce. Ama il riso e lo scherno. Cammina in un giardino pieno di fiori e alberi. Tiene in mano pesi da bilancia, li colpisce con la mano e fa musica, e raccoglie fiori dal giardino. Secondo Tolomeo, sorge la mano destra del Pastore che tiene le redini [Auriga] e uno dei piedi posteriori della ⟨costellazione⟩ del Toro, la mano dell’Eroe [Orione], la spalla, la testa, l’addome, le anche, le ginocchia e i piedi, il ventre e la coda della Lepre [Lepus].

Terzo volto o decano

Nel terzo decano sorge la figura di un uomo spaventato con un turbante in testa che tiene in mano uno strumento a corde d’oro; sorge un cane che abbaia e il pesce chiamato delfino, la figura di una scimmia, la corda del sarto, la prima metà dell’orso minore e la coda del serpente cornuto che è avvolta intorno alla parte inferiore di una vergine. Gli scienziati indiani dicono che vi sorge un uomo in cerca di un’arma, con un arco e una faretra, con una freccia in mano, con vestiti e un ciondolo d’oro; vuole suonare uno strumento, ridere e fare ogni sorta di scherzo. Secondo Tolomeo sorge la spalla del secondo Gemello con la mano, il dorso, il piede destro e le cosce, la coda della Lepre [Lepus], la bocca, le zampe anteriori e la zampa posteriore destra del Cane [Canis Major], il primo remo della Nave [Argo Navis] e parte del secondo remo.

Giudizi sui Gemelli

Una persona nata in esso [che ha i Gemelli come ascendente di natività] sarà di media statura; avrà un ventre largo, un bel corpo e una bella figura, una parlata piacevole e una voce forte; sarà generoso e avrà spalle larghe, begli occhi e capelli ricci, sarà veloce nel lavoro e abile in tutte le sue imprese.

Alcuni di loro [i nativi in Gemelli] saranno scribi, matematici e astronomi, grandi studiosi, persone fedeli e moderate nella loro fede religiosa. Colui che nasce nel primo decano dei Gemelli avrà un bel corpo, come belli saranno occhi e capelli, avrà un neo sulla testa o sulle guance e avrà lo sguardo d’aquila. Non sarà irascibile, sarà un gran lavoratore e non avrà fortuna con le donne. Chi nasce nel secondo decano sarà basso e bruno, con un neo nero sotto l’ascella, di parola gradevole, una persona morale, con una bella figura; sarà generoso e si mescolerà ai re. Chi nasce nel terzo decano avrà un viso magro e occhi piccoli; sarà altezzoso e promiscuo, parlerà in modo indecente, sarà un bugiardo. Gli occhi di chi nasce alla fine del segno non saranno sani.

Governa le scapole, braccia, mani e la spalla. Le sue malattie sono qualsiasi malattia del sangue e qualsiasi malattia che colpisca gli arti sopra menzionati. Secondo gli scienziati egiziani il dolore di Saturno ⟨in Gemelli⟩ è l’addome; il dolore di Giove, gli stinchi; Marte, le scapole; il Sole, gli stinchi; Venere, il collo; Mercurio, la testa; la Luna, i piedi.

Tra gli esseri umani dispone i re e i grandi eroi, i favolisti, gli stregoni, i fabbricanti di talismani, di immagini, di incisioni e di qualsiasi cosa divertente, i musicisti, gli esperti di manufatti e di qualsiasi mestiere delicato. È la casa di Mercurio, l’esaltazione della Testa del Drago è a ⟨Gemini⟩ 3°, la casa del detrimento di Giove, l’apogeo del Sole e di Venere a ⟨Gemini⟩ 27° in questo tempo, e il perigeo di Saturno a ⟨Gemini⟩ 12°. I signori della triplicità sono Saturno e poi Mercurio di giorno, e Mercurio e poi Saturno di notte; Giove è il loro partner di giorno e di notte.

Secondo gli Egizi e i Babilonesi, il primo decano è assegnato a Giove, il secondo a Marte e il terzo al Sole; secondo gli Indiani, il primo decano è assegnato a Mercurio, il secondo a Venere e il terzo a Saturno.

Questi sono i termini, secondo gli scienziati egiziani e gli astrologi: Mercurio 6°, Giove 6°, Venere 5°, Marte 7° e Saturno 6°; e secondo Tolomeo: Mercurio 7°, Giove 6°, Venere 7°, Marte 6° e Saturno 4°.

La prima nona parte del segno ⟨ assegnata⟩ è di Venere, la seconda Marte, la terza Giove, la quarta e la quinta Saturno, la sesta Giove, la settima Marte, l’ottava Venere e la nona Mercurio.

La prima potenza della dodecatemoria è assegnata a Mercurio, la seconda alla Luna, la terza al Sole, la quarta a Mercurio, la quinta a Venere, la sesta a Marte, la settima a Giove, l’ottava e la nona a Saturno, la decima a Giove, l’undicesima a Marte e la dodicesima a Venere.

Dall’inizio del segno fino alla fine dei sette gradi, ⟨i gradi sono⟩ luminosi; poi ⟨vengono⟩ tre ⟨gradi misti⟩, poi cinque ⟨gradi vuoti⟩, poi sei ⟨gradi luminosi⟩, poi sei ⟨gradi misti⟩.

Dall’inizio del segno fino alla fine dei sei gradi, i gradi sono femminili, poi undici ⟨gradi maschili⟩, poi sei ⟨gradi⟩ femminili, poi quattro ⟨gradi⟩ maschili, e poi tre ⟨gradi⟩ femminili.

Gradi delle fosse (posizioni) delle stelle: il 2°, il 12°, il 17°, il 26° e il 30° grado. Il grado che aggiunge bellezza e onore è l’11°.25. Lì [nei gradi dei Gemelli], ⟨troviamo⟩ una stella ⟨che è⟩ la gamba sinistra della ⟨ costellazione⟩ dei Gemelli, a ⟨longitudine⟩ 5° di essa [Gemelli], a sud latitudine 31° 40′, di prima grandezza, un misto di Marte e Venere. La stella ⟨che è⟩ la spalla sinistra ⟨della costellazione dei Gemelli⟩ si trova a ⟨longitudine⟩ 5° di essa [Gemelli], meridionale latitudine 17½°, di seconda grandezza, una miscela di Marte e Mercurio. La stella ⟨nel Pastore⟩ con le redini in mano [Auriga] è a ⟨longitudine Gemelli⟩ 10°, latitudine settentrionale 16°; ⟨di prima magnitudine, mista a Giove e Saturno. La grande stella ⟨chiamata⟩ al-ʿayyūq si trova alla ⟨longitudine dei Gemelli⟩ 11°, alla latitudine nord 22½°; è di prima grandezza ed è un misto di Saturno e Giove. La ⟨stella⟩ al centro della cintura si trova a ⟨longitudine Gemelli⟩ 15°, a sud latitudine 24° 45′; è di seconda magnitudine e un misto di Giove e Saturno. La spalla destra del gemello si trova a ⟨longitude Gemini⟩ 16°, a sud latitudine 17°; è di prima grandezza e una miscela di Marte e Mercurio. La gamba destra del gemello, ⟨longitude Gemini⟩ 24°, latitudine meridionale 11½°; è di prima grandezza e un misto di Marte e Venere. Il cane chiamato al-shiʿrā al-ʿabūr è lì. Tra le stelle fioche, la nebulosa alla testa dell’eroe [Orione] si trova a ⟨longitudine Gemelli⟩ 12°, a sud latitudine 13° 50′; è una delle stelle che causano la morte.

Gli altri segni zodiacali

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FONTE
Abraham Ibn Ezra 
Introductions to Astrology. A Parallel Hebrew-English Critical Edition of the Book of the Beginning of Wisdom and the Book of the Judgments of the Zodiacal Signs Abraham Ibn Ezra’s Astrological Writings, Volume 5, nella traduzione e annotazione di Shlomo Sela.

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ARIETE

Segno di fuoco, maschile, diurno per natura, orientale. Appartiene alla stagione della primavera, è tropicale perché in esso la stagione cambia; al suo inizio il giorno e la notte sono uguali, ma i giorni cominciano ad allungarsi e le notti ad accorciarsi. Le sue ore sono più lunghe delle ⟨ore⟩ uguali; i suoi tempi di levata sono minori perché in quella stessa posizione sale meno di quanto salga all’equatore terrestre, ed è curvo. Tutto ciò significa la natura del calore temperato, che cresce e aumenta, e poi [quando il Sole attraversa l’Ariete] ha luogo la migrazione delle creature.

È uno dei segni benefici e gradevoli e indica tuoni e fulmini. All’inizio [quando il Sole attraversa l’Ariete] porta piogge ed è ventoso, a metà è temperato e alla fine è caldo con pestilenze mortali (Deut. 32:24).

ANNOTAZIONE – ibn Ezra propone un passaggio del Deuteronomio capitolo 32 versetto 24 che recita: Saranno estenuati dalla fame, divorati dalla febbre e da peste dolorosa. Il dente delle belve manderò contro di essi, con il veleno dei rettili che strisciano nella polvere.

Natura generale

Se è settentrionale genera calore con umidità; se è meridionale, ⟨ genera⟩ freddo. Ha la forma di quattro gambe con zoccoli, e le sue membra sono tagliate (o amputate) perché avanzano storte lungo l’orbe. Indica due colori e due forme e ha mezza voce. Gli appartengono il cuore d’oriente e il vento d’oriente. Il fuoco è la sua parte dei quattro elementi; il suo calore è temperato; il sangue gli appartiene. Dei sapori governa tutto ciò che è dolce, e dei colori, il rosso e qualsiasi colore che sia zafferano. Degli animali governa le pecore e qualsiasi cosa abbia zoccoli. Dei metalli governa l’oro, l’argento, il ferro e il rame. Il terzo clima è nella sua porzione, e la terra di Babilonia, Persia, Azerbaigian e Palestina sono sotto di lui. Tra i luoghi della terra governa i campi e i pascoli per le pecore, i luoghi del fuoco, la dimora dei ladri e qualsiasi casa con il tetto di travi; secondo Tolomeo, le case di preghiera e il luogo dei giudici sono nella sua natura. Gli antichi dicevano che le sue lettere sono aleph e nun. I suoi anni sono 15, i suoi mesi 15, i giorni 37½ e le ore 4.17

Primo volto o decano

Nel suo primo decano, sorge la figura di una donna, chiamata “la splendente”, insieme alla coda di un pesce marino a forma di vipera, testa del triangolo e figura di un toro. Gli Indiani dicono che lì sorge la testa della figura di un cane che tiene una lampada nella zampa sinistra e una chiave nella zampa destra. Kanakah, il loro scienziato, disse che nel primo decano sorge un etiope, con occhi neri e sopracciglia dritte; è uno dei giganti, canta le proprie lodi, si avvolge in un grande mantello bianco, indossa una cintura di corda, è irascibile e sta sulle sue gambe. Secondo Tolomeo, in esso [il primo decano] si erge il dorso di una Donna seduta su una sedia [Cassiopea], e le sue ginocchia e la sua mano sinistra, e la metà del dorso della Donna che non ha marito [Andromeda], con le sue cosce e l’orlo della sua veste.

Secondo volto o decano

Nel secondo decano, la Donna che siede su una sedia è un’immagine di un’altra donna. Sorge il Pesce, insieme alla metà del triangolo, alla metà di un serpente, a una donna con un pettine in testa, con un’armatura di rame e con la testa del diavolo. Gli Indiani dicono che vi sorge la figura di una donna avvolta in abiti e in un mantello; ha una gamba sola e la forma di una giumenta. Secondo Tolomeo, la ⟨Donna⟩ Seduta su una sedia [Cassiopea] sorge ⟨in essa⟩, e la testa è del Portatore del Diavolo [Perseo], la sua mano destra, l’orlo del vestito della Donna che non ha marito [Andromeda] e le sue gambe, il Triangolo [Triangulum], la testa della costellazione dell’Ariete e le sue corna, e il resto del filo di lino (?).

Terzo volto o decano

Nel terzo decano sorge un giovane seduto su una sedia, con una copertura (armatura) e con dei talismani in mano, ⟨insieme a⟩ un uomo con la testa abbassata che prega il Signore; sorgono anche il ventre e la testa del pesce, l’estremità del triangolo e la seconda metà del serpente. Gli scienziati indiani dicono che sorge un uomo giallo con i capelli rossicci; è irascibile e sfiduciato. Sulle sue braccia ci sono bracciali di legno e porta uno scettro, i suoi vestiti sono rossi. È un fabbro e vorrebbe fare del bene, ma non ci riesce. Secondo Tolomeo, sorge il Portatore della Testa del Diavolo [Perseo] e il corpo della costellazione dell’Ariete. Una persona nata in essa [che ha l’Ariete come ascendente della sua natività, nel terzo volto] avrà un corpo misto, un viso lungo e occhi grandi; tenderà a guardare verso terra. Il collo sarà spesso e le orecchie flaccide. Avrà abbondanti capelli ricci, i suoi stinchi saranno sottili, la sua parlata sarà gradevole e stridula. Sarà goloso, irascibile, amante della giustizia e la sua voce non sarà forte.

Giudizi sull’Ariete

Se la Luna si trovava in questo segno alla natività o se la sua sorte [la sorte della Luna] era con uno dei pianeti malefici, significa una pustola infetta, lebbra, sordità e calvizie nella parte anteriore e posteriore della testa. Chi nasce nel primo decano dell’Ariete [una persona che ha il primo decano dell’Ariete come ascendente della sua natività] sarà giallo, con un ventre sottile e poca carne. Avrà un neo sulla gamba sinistra e sull’ascella sinistra. Avrà molti amici e odierà il male. Chi nasce nel secondo decano sarà bruno e avrà un bel viso, il suo corpo sarà misto, sarà irascibile e non vendicativo, orgoglioso con piena conoscenza e moralità, e avrà molti nemici. Un nato nel terzo decano sarà di colore giallo brillante e diffidente verso gli esseri umani. La testa è nella porzione di questo segno, così come il viso, la pupilla e le orecchie.

Tra le malattie governa quella che colpisce inaspettatamente e senza essere avvertita, nonché il dolore alle orecchie, al naso, ai denti e agli occhi, e le macchie luminose che assomigliano a piaghe. Secondo gli scienziati egiziani, il dolore di Saturno in esso [in Ariete] è nel petto; il dolore di Giove, nel cuore; Marte, nella testa; il Sole, nelle cosce; Venere, nei piedi; Mercurio, negli stinchi; la Luna, nelle ginocchia.

Tra gli esseri umani governa i re giusti, così come i nobili, coloro che si dedicano alla guerra, al fuoco, alle uccisioni e al sangue e i viaggiatori.

È la casa di Marte, l’esaltazione del Sole a ⟨Aries⟩ 19°, la deiezione di Saturno a ⟨Aries⟩ 21°, il detrimento di Venere e il perigeo di Mercurio a ⟨Aries⟩ 25° nel tempo presente, che è l’anno 908 [1147/1148CE].

I signori della triplicità di giorno sono il Sole e poi Giove, di notte Giove e poi il Sole; Saturno è il loro partner di giorno e di notte.

Il primo decano, secondo gli scienziati egiziani e la maggior parte di quelli gentili, è assegnato a Marte, il secondo al Sole e il terzo a Venere; secondo gli scienziati indiani, il primo decano è assegnato a Marte, il secondo al Sole e il terzo a Giove.

Questi sono i termini secondo gli scienziati egiziani e i babilonesi: Giove 6°, Venere 6°, Mercurio 8°, Marte 5°, Saturno 5°; e secondo Tolomeo: primo, Giove 6°, secondo, Venere 8°, terzo, Mercurio 7°, quarto, Marte 5°, quinto, Saturno 4°.

La prima delle sue none parti [dell’Ariete] è ⟨assegnata⟩ a Marte, la seconda a Venere, la terza a Mercurio, la quarta alla Luna, la quinta al Sole, la sesta a Mercurio, la settima a Venere, l’ottava a Marte e la nona a Giove; la nona parte del segno copre tre gradi e mezzo e ogni nona parte ha la natura del segno e del signore del segno.

Il potere dei dodecatemori: il primo ⟨ assegnato⟩ a Marte, il secondo a Venere, il terzo a Mercurio, il quarto alla Luna, il quinto al Sole, il sesto a Mercurio, il settimo a Venere, l’ottavo a Marte, il nono a Giove, il decimo e l’undicesimo a Saturno e il dodicesimo a Giove. Ma Enoch e gli antichi dividevano il potere dei dodecatemori in modo diverso, perché dicevano che il primo grado del segno è assegnato alla natura del segno stesso, il grado successivo alla natura del segno che gli è adiacente, e così il 13° grado e il 25° grado sono di nuovo assegnati alla natura del segno stesso.

Gli scienziati indiani dicono che dall’inizio del segno fino a tre gradi di esso i gradi sono intermedi, né luminosi né scuri; poi ci sono cinque gradi scuri, poi otto gradi intermedi, poi quattro gradi luminosi, poi quattro gradi scuri, poi cinque gradi luminosi e infine un grado scuro. I primi sette gradi ⟨dell’Ariete⟩ sono maschili, poi due gradi femminili, poi sei gradi maschili, poi sette gradi femminili e poi otto gradi maschili. Queste sono le fosse (o le posizioni o forse altro) delle stelle: il 6°, l’11°, il 17° e il 23° grado. Il grado che aggiunge bellezza e onore è il 19°.50. Lì [nei gradi dell’Ariete], tra le grandi stelle di prima grandezza, troviamo una stella chiamata la fine del fiume, ⟨alla longitudine⟩ Ariete 16° al momento attuale, a 13½° di latitudine sud; la sua natura è un misto di Giove e Venere.

Gli altri segni zodiacali

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FONTE
Abraham Ibn Ezra 
Introductions to Astrology. A Parallel Hebrew-English Critical Edition of the Book of the Beginning of Wisdom and the Book of the Judgments of the Zodiacal Signs Abraham Ibn Ezra’s Astrological Writings, Volume 5, nella traduzione e annotazione di Shlomo Sela.

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