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Giovanni Bartolini: sulla considerazione delle sizigie degli ingressi stagionali

Trascrizione dell’introduzione di un Almanacco di Giovanni Bartolini nato a Bologna negli anni 1590, รจ stato un astronomo, astrologo e bibliotecario italiano, figura che si inserisce nella fitta rete di relazioni createsi a Roma intorno all’Accademia dei Lincei del XVII secolo. Nel 1620, a Roma, Bartolini divenne auditore del cardinal Scipione Cobelluzzi e bibliotecario apostolico. Bartolini ha realizzato numerosi almanacchi ricchi di pronostici astrologici, fu un chiaro esempio della palese inosservanza della bolla di Sisto V del 1586 contro le predizioni (Coeli et Terrae Creator), nonostante la sua vicinanza, anche lavorativa, alla curia romana. Tuttavia Bartolini si espresse piรน volte contro il determinismo astrologico, in cui tese a delimitare il “quanto di bene e di male ci vien promesso dalle stelle, quali inclinant sed non cogunt, et ciรฒ quanto spetta alle cause seconde: che nel resto Iddio รจ padrone assoluto, quale pregaremo che ci concedi il bene e liberi dal male“, per mia personale opinione questa furbata di Bartolini era solo protesa a svincolarsi da possibili accuse, visto che era invece particolarmente incline a congetturare pronostici astrologici, beffandosi della Bolla Papale di Sisto V e delle sue stesse parole. Difese infatti l’utilitร  dell’astrologia che collegava alla teologia naturale secondo l’autoritร  filosofica di Aristotele, Tolomeo, Origene e Sant’Agostino, il Bartolini sosteneva dunque che l’astrologia fosse utile e indispensabile alle sole previsioni relative alla navigazione, all’arte del seminare, all’arte di raccogliere frutti e frumenti, nonchรฉ all’arte di produrre gli armenti e all’arte della medicina. Non si conosce la data e la causa della morte, tantomeno la data esatta della sua nascita.

Segue una breve traduzione di un suo almanacco dove discute della necessitร  di considerare per il giudizio del tempo e della mutazione dell’aria le sizigie relative agli ingressi stagionali.


 

Volendo discorrere delle mutazioni dei tempi e pronosticare gli avvenimenti di tutto lโ€™anno, รจ necessario discorrere prima delle quattro stagioni, delle quali scriverรฒ non secondo il comune stile ma in modo molto differente. Perchรฉ per causa dellโ€™interpretazione di alcuni sostenitori del Quadripartito di Tolomeo, รจ considerato comunemente che per giudicare sulle mutazioni del Tempo, secondo la mente di Tolomeo, bisogni erigere otto figure; quattro per i punti cardinali (ingresso del Sole in Ariete, Cancro, Libra e Capricorno) e quattro altre per le congiunzioni o le opposizioni precedenti dei suddetti punti cardinali (sizigie); nondimeno chi considera bene il testo di Tolomeo nel secondo libro capitolo 12, vede manifestatamente che le parole sugli ingressi cardinali sono superflue secondo la vera traduzione. Ecco la ragione per la quale delle cose non bisogna far due principi, essendo in tutte una solamente; e la molteplicitร  dei Principi รจ fuggita da Tolomeo, come si vede nel Capitolo De Parte Horoscopi nel terzo libro mentre disputa se si debba attendere il tempo della concezione o della nascita. Poi questi due principi possono essere fra di loro contrari: infatti, bisognava che Tolomeo dicesse chi ha da essere preferito. Inoltre non ha insegnato (indicato) come sโ€™abbia da eleggere il dominatore nelle figure dei punti cardinali, che pure sarebbe stato necessario. Onde stante ciรฒ ho deliberato di trattare delle quattro stagioni servendomi solo delle figure astrologiche delle congiunzioni od opposizioni precedenti (sizigia) conforme come sโ€™รจ mostrato alla vera mente di Tolomeo, per le quali ho determinato per il calcolo ticonico. E per bene ho posto ancora nel presente discorso le figure dei quattro ingressi, insieme con le congiunzioni e opposizioni precedenti a quelli (sizigie), ho ciรฒ fatto per soddisfare gli studiosi lettori. E per dare principio discorrerรฒ brevemente della stagione dellโ€™inverno, come prima stagione dellโ€™anno comune (secondo calendario), e non secondo il tempo astrologico essendo la primavera la prima vera stagione.

Comincia lโ€™inverno non al principio di Gennaio ma secondo gli astrologi nellโ€™entrata che fa il Sole nel primo punto del Capricorno il che accade secondo il calcolo copernicano il 22 dicembre 1610 (redatto a Roma) (l’autore pubblica una carta dell’ingresso del Sole in Capricorno e la relativa sizigia, qui riportata, ovvero la congiunzione Sole Luna precedente l’ingresso del Sole in Capricorno del 1610).

 

PROPONGO LA CARTA RELATIVA A TALE NOVILUNIO SECONDO PROMETHEUS 1.5 verificando l’accuratezza del calcolo che Bartolini fece per questo evento.

Propongo la tabella dei dati astronomici di questo evento secondo gli algoritmi di Prometheus 1.5

L’autore scrive…

Considerata dunque la figura della congiunzione precedente, secondo la mente di Tolomeo, come sโ€™รจ detto, e ritrovandosi i luminari sopra la terra e dei quali essendo padrone Giove, per la casa e triplicitร  nel segno del Sagittario e in un angolo, cioรจ nella settima in sua esaltazione, e in antiscia dei suddetti luminari, e padre dellโ€™angolo seguente cioรจ dei gradi 28 del Sagittario, sarร  il principale dominatore di questa Quarta, pigliandosi per suo collega Marte e Saturno. Marte per lโ€™aspetto trino a detta congiunzione e per la deflussione dei luminari piรน prossima a lui e per il dominio nel segno intercettato dellโ€™ascendente, cioรจ del capricorno sua esaltazione, e per il termine nei gradi 28 del Sagittario. E Saturno per essere padrone rispetto alla casa del segno intercettato dellโ€™Ascendente e per lโ€™aspetto sestile a detta congiunzione e termine.

Segue la descrizione del tempo. FINE TRASCRIZIONE

[L’autore conferisce a GIOVE il dominio del novilunio, perchรฉ Giove governa il novilunio che cade in Sagittario, inoltre Giove รจ in esaltazione, Giove รจ in una casa angolare, inoltre l’antiscia-controantiscia di Giove รจ lo stesso segno in cui avviene il novilunio, il sagittario, inoltre Giove governa l’Ascendente, inoltre Giove รจ signore della triplicitร  ignea.]

[L’autore conferisce dominatori secondari, oltre a Giove indica Marte e Saturno come “compagni” di Giove, ovvero compagni del dominus del novilunio. Marte perchรฉ รจ in trigono al novilunio e perchรฉ l’Ascendente e il novilunio si trovano nel confine di Marte; e Saturno perchรฉ รจ governatore del segno intercettato dall’Ascendente e perchรฉ in sestile al novilunio.]

TRATTO DA
Discorso astrologico delle mutationi de’ tempi e delle quattro stagioni, col pronostico dell’ anno, e dell’eclisse lunare
Calcolato al polo dell’alma cittร  di Roma secondo il calcolo del Ticone
Di Giovanni Bartolini ยท 1611

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