Le riflessioni che seguiranno provengono dal suo Liber Astronomicus o Liber Astronomiae (Tractatus Astronomicus) del 1491, consultato nella versione inglese tradotta da Benjamin N Dykes. In questo approfondimento elencherò alcune considerazioni che Guido Bonatti considera importanti in sede elettiva, e che riassume in Tre Grandi Principi.

Il Primo Principio

Bonatti afferma che è necessario considerare quale pianeta è più forte nella natività o nella questione, e che sia messo nei luoghi angolari oppure in quelli succedenti, libero da relazioni malefiche o da condizioni di impedimento, che sia forte e fortunato, sopra la terra unito alle luci benefiche e se questo pianeta fosse esso stesso un benefico sarà meglio, ma se il pianeta fosse un malefico è necessario non metterlo troppo vicino ad un angolo. Bonatti aggiunge che è sconsigliato posizionare il pianeta di interesse (per l’elettiva) in una casa cadente perché dice la cosa eletta difficilmente si perfezionerà. In presenza di un pianeta malefico da eleggere, meglio una casa succedente che angolare o comunque anche se in un luogo angolare, deve stare a debita distanza dall’angolo (quindi non troppo vicino all’angolo del luogo angolare). Poi Bonatti suggerisce di posizionare nella carta elettiva il dispositore della Parte di Fortuna della natività o dell’interrogazione in luogo adeguato, oppure se non è possibile verificare se il dispositore della Parte di Fortuna della rivoluzione solare può essere gestito nella carta elettiva in modo proficuo. Se questo non è possibile allora indica di sistemare il signore dell’ora dell’elezione, posizionandolo in luoghi favorevoli.

Commento al Primo Principio

Osservo che Bonatti continua nei capitoli relativi alla sua proposta di Astrologia Elettiva a dare un ruolo strategico ai significatori della natività. Pare evidente che l’autore elegga le questioni di un nativo tenendo conto della carta di nascita (che diventa il punto iniziale nello studio di una operazione elettiva), oppure delle carte di rivoluzione solare per un dato periodo. Probabilmente evoca la rivoluzione solare per un fatto razionale: se in un dato periodo voglio realizzare o favorire una certa cosa, conoscere i significatori della rivoluzione solare è indispensabile per poterli mettere in modo adeguato nella carta di elezione. Idem per la natività: ripete ciò che ha già indicato in precedenza, la cosa che vogliamo eleggere deve intanto essere studiata nella natività della persona per comprendere cosa la Natura concede rispetto a quanto si desidera. Stabiliti i significatori, essi sono ricercati nel momento elettivo e posizionati in modo adeguato nella carta elettiva.

Un esempio per comprendere ciò che Bonatti sta suggerendo possiamo farlo su una questione elettiva rispetto alla buona riuscita di un incontro sentimentale. Se intendo eleggere un momento propizio per incontrare una persona che sto corteggiando, non devo partire nel ricercare il “giorno migliore” ma semmai devo partire da:

  1. analizzare la natività della persona e capire quali sono i significatori della relazione, della sessualità, della buona riuscita di una relazione;
  2. potremmo quindi stabilire nella natività quale è il Significatore Accidentale delle relazioni, per esempio il Governatore della VII casa oppure potremmo usare le indicazioni degli arabi che suggeriscono il Primo Signore della Triplicità della VII casa che ha significato specifico sulla relazione tra nativo e potenziale partner; poniamo il caso che sia Giove;
  3. stabilito questo significatore, esso va ricercato nell’elettiva in un momento in cui risulti propizio per essenzialità, ma specialmente per accidentalità, quindi ricercherò un momento in cui Giove è il più possibile operoso e messo nelle condizioni tali da essere operoso;
  4. sceglierò un momento in cui nell’elettiva Giove governa la VII casa, ha una buona relazione con il governatore dell’Ascendente, favorendo se possibile anche buone relazioni tra Giove e signore dell’ora;
  5. quello che Bonatti sta facendo è ricercare i significatori della questione che si vuole eleggere stabilendoli anche dai decreti della natività;
  6. la proposta di Bonatti è quindi molto diversa dagli approcci elettivi di questi tempi, che invece non tengono in considerazione i decreti della natività, i significatori della nascita, il signore della genitura, i decreti della rivoluzione solare.

Il Secondo Principio

La seconda grande questione che Bonatti propone è relativa all’Ascendente della Carta Elettiva. Dice di liberare Ascendente e Medio Cielo da relazioni nefaste o da pianeti che possano proibire questi angoli, ovvero ostacolarli o danneggiarli; è necessario favorire invece aspetti tra Ascendente e pianeti benefici (se possibile); quando questo è difficile, allora suggerisce di sistemare la carta elettiva favorendo qualche aspetto benefico con il grado della cuspide della undicesima casa celeste.

Una interessante affermazione di Bonatti dice di favorire come Ascendente dell’Elezione il segno in cui si trovava la Parte di Fortuna della natività. Ora è probabile che questa indicazione intenda dire che la parte di fortuna di una natività è strettamente connessa al destino, al fato, alle cose che possono accadere al nativo, fortunate o sfortunate. Quindi l’Ascendente dell’Elezione deve in qualche modo avere buone relazioni con il segno o con il dispositore della Parte di Fortuna della natività di chi sta eleggendo.

Poi dichiara che c’è anche un altro modo di eleggere: quello di mettere in Ascendente il segno che ha più significato sull’oggetto o lo scopo dell’elezione! Dice che questo modo non è da condannare ma è una opzione possibile. Evidenzio che questa indicazione è quella che attualmente, nei tempi moderni, è più utilizzata, tuttavia le prime indicazioni di Bonatti sono molto diverse e riserva questa opzione come alternativa nel caso in cui si renda difficile o impossibile eleggere nelle migliori condizioni secondo le prime indicazioni riportate dall’autore.

In genere le condizioni da rispettare per l’Ascendente dell’Elettiva sono piuttosto logiche:

  1. che il segno dell’Ascendente dell’elettiva sia libero da relazioni con i malefici
  2. che il dispositore dell’Ascendente dell’elettiva sia libero da relazioni coni i malefici
  3. preferiremo relazioni tra benefici e ascendente dell’elettiva, se non possibile cercheremo di posizionare gli astri benefici in modo tale che facciano qualche aspetto alla undicesima casa
  4. eviteremo che il signore dell’ascendente sia posizionato in condizioni difficili: non deve essere stazionario/retrogrado, ne invisibile, ne combusto, ne lento di moto, che la sua latitudine (positiva o negativa) non siano eccessive, eviteremo relazioni a astri malefici, eviteremo condizioni di assediamento, e che al governatore dell’Ascendente si applichino i benefici

Sull’Ascendente dell’Elettiva Bonatti dice: eviteremo che il segno dell’Ascendente dell’elezione sia il segno della Sesta, Ottava o Dodicesima casa della Natività del richiedente interessato all’elezione.

Di nuovo ripete:

  1. favorire il segno dell’Ascendente elettivo in modo che corrisponda ad un segno proficuo della natività
  2. questo possiamo verificarlo dai signore dell’Ascendente dell’elettiva, che sia un astro benefico od operoso nella natività
  3. sarebbe, dice Bonatti, una cosa proficua sistemare nell’elezione l’Ascendente e il suo governatore, il Signore della rivoluzione, il Signore della profezione, il Signore della Genitura, in modo proficuo e benefico, ma poi dice in realtà di cercare di adattare il più alto numero di situazioni possibili (probabilmente perché Bonatti sa bene che è impossibile il rispetto di tutte queste condizioni)
  4. Pare poi sintetizzare in una opzione universale: dice che possiamo anche sistemare l’Ascendente dell’elezione e la Luna dell’elezione in modo tale che ci siano buoni rapporti tra Ascendente elezione e Luna elezione, che i loro dispositori siano amici o che l’uno favorisca l’altro, che la Luna porti qualcosa di buono al Signore dell’Ascendente dell’elezione.

Il Terzo Principio

Nel terzo principio Bonatti ripete che se dobbiamo eleggere per qualcuno una “grande opera” ovvero qualcosa di importante per il richiedente, è necessario stabilire se ciò che la persona desidera è REALIZZABILE secondo la Natura della sua natività, ovvero se la sua carta di nascita concede ciò che si desidera! Pare proprio che Bonatti intenda sottolinearlo con forza e decisione: lo ripete in ogni capitolo (ehi Guido, abbiamo capito è!).

Bonatti è ancora più specifico, e dice: se la cosa che il richiedente vuole realizzare è promessa dalla sua natività ma le direzioni o le profezioni non lo concedono nel tempo che il richiedente vorrebbe è necessario eleggere in altro momento. Altrimenti dice Bonatti che possiamo ugualmente eleggere, ma che diventa più difficile immaginare una realizzazione completa, specialmente se i Signori della Profezione e della Rivoluzione non concedono quanto desidera il nativo. Il principio che Bonatti indica è un “limite” o un “perimetro” invalicabile, quindi l’Astrologia Elettiva non è un’opera astrologica per sovvertire gli ordini naturali, ma semmai è una tecnologia per favorire ciò che è concesso al nativo.

Nel terzo principio Bonatti dice che se il richiedente vuole eleggere una impresa ma questa impresa è ostacolata da aspetti e condizioni ostili, cercheremo di adattarla il meglio possibile, ma è come se l’autore voglia dirci che comunque è da considerare che gli impedimenti o situazioni difficili inevitabilmente porteranno a un compimento non del tutto soddisfacente o dove emergeranno degli imprevisti.

Ci sono poi alcune indicazioni molto importanti che Bonatti propone:

  1. evitare di eleggere nell’ora dell’eclissi di uno dei due luminari a meno che ciò che si intende realizzare è qualcosa da nascondere;
  2. evitare un’elezione se l’eclissi avviene nel segno in cui si trovava l’Ascendente nell’ora di nascita o nell’ora della domanda: in questo punto Bonatti conferma ciò che trapela nei capitoli precedenti, per eleggere pare che Bonatti usasse anche l’astrologia oraria per stabilire se la richiesta della persona trova l’accordo nel momento orario;
  3. un altro principio che Bonatti indica è che se Venere, Giove, Marte eccetera nella natività del richiedente sono ostacolati, impediremo relazioni della Luna con questi pianeti: ritengo che questa indicazione intende dire che se la cosa che si desidera è significata da Venere, per esempio, ma Venere è vessata nella natività di chi vuole eleggere, siamo costretti a cercare un diverso significatore! Infatti i significatori di una data questione o di un dato desiderio, possono essere rintracciati secondo la dottrina dei significatori accidentali, oppure dei significatori naturali. Per esempio gli arabi usavano anche i significatori accidentali attraverso i signori del trigono delle diverse cuspidi delle case celesti.

Come ultima questione che riporto in questo approfondimento, Bonatti dice (logicamente) che la cosa che intendiamo eleggere deve essere soggetta ad aspetti di perfezionamento. Se per esempio devo eleggere qualcosa in cui cerco un perfezionamento di aspetto tra due pianeti, devo verificare che questo aspetto si realizzi realmente: può succedere infatti che alcune condizioni proibiscano l’aspetto e questo significherà la proibizione dell’evento elettivo!

ARGOMENTI TRATTATI NELLA SEZIONE ELETTIVA

Premessa all’Arte Elettiva secondo Guido Bonatti; Significati dei pianeti secondo i ceti sociali delle persone, questione importante per le finalità elettive; Come giudicare l’andamento di una elezione; Giudizio sui significati dei segni nell’Arte Elettiva; Come adattare un pianeta; Come renderlo forte, come renderlo debole; Considerazioni sull’inizio di una elezione; Significati di tutte le 12 case celesti alla ricerca del luogo più significativo per la cosa che si intende eleggere. Visita la sezione relativa: CLICCA QUI!

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