Le mansioni lunari in ambito magico-astrologico sono un argomento a dir poco “vago” e confuso, lo conferma la presenza di tante definizioni spesso diverse tra loro che gli autori della tradizione astrologica-magica ci tramandano. Il motivo, a mio parere, è che nell’astromagia ciò che conta più di ogni altra cosa è l’esperienza personale dell’operatore. Per esempio, per la XXIV (24) mansione abbiamo divere indicazioni rispetto alle sue proprietà:

  1. Ibn al-Hatim dice che si chiama Al Sa’d al Su’ud e la sua immagine è quella di una donna che allatta il suo bambino, questa immagine andrebbe modellata secondo l’autore incidendola su un corno di ariete, recitando poi una serie di orazioni, e incidendo il nome del reggente di questa mansione. Il manufatto andrebbe poi nascosto in casa: protegge gli abitanti dalla sofferenza, dalle malattie, proteggerebbe anche gli animali (tipo il bestiame e perché no i famigli) e allontanerebbe i rettili, proteggendo dai mali che corrompono il corpo.
  2. Nel Picatrix invece la dimora si chiama Caadacohot e servirebbe per migliorare i guadagni, per proteggere l’affetto tra coniugi, oppure risulterebbe utile per il militare o chiunque deve vincere sul nemico, ma produrrebbe anche danni contro le ricchezze dei soci o collaboratori.
  3. Nel Grimorio di Alfonso X di Castiglia, nella ventiquattresima mansione andrebbe incisa l’immagine di un uomo che pensa e che ha tra le mani un libro, va scritto anche il nome del reggente della mansione, poi usati una serie di incensi, di orazioni, e favorirebbe la comprensione in tutte le scienze.

Una stessa mansione… tre diversi attributi. Le uniche assonanze che riscontro sono legate ad un senso di protezione e di stabilità, l’armonia del corpo e della mente è dopotutto il prodromo necessario affinché tutto il resto funzioni correttamente: affinché il corpo sia sano o il corpo sia in grado di reagire alla malattia con rapidità, affinché l’apprensione sia efficace, affinché quindi si possano fare buoni affari, perché quando la mente è in armonia e il corpo è lesto e rapido, le azioni, le opere, l’animo, collaboreranno tra loro per il buon esito e la buona sorte.

Interessante l’immagine che propone ibn al-Hatim. Si riferisce alla porzione del cielo in cui incontriamo beta-Aquarii non a caso chiamata Sadalsuud, nome che deriva dall’arabo e che significa “la fortuna delle fortune”. Ibn al-Hatim propone un elenco di stelle fiduciarie legate a tutte le mansioni lunari, quindi possiamo rivolgerci alla porzione della longitudine zodiacale dove oggi incontriamo l’area stellata di beta-Aquarii. Calcolando tali porzioni nel rispetto del fenomeno precessionale, e rispettando la ripartizione delle mansioni lunari seguendo autori come Johannes Schöner, l’immagine di una donna che allatta andrebbe realizzata quando la Luna si trova tra 22°38’ dell’Acquario e i 5°30’ dei Pesci, longitudine zodiacale eclittica, area in cui incontriamo Sadalsuud. Incontriamo in quest’area un’altra stella famosa per la sua fortuna, almeno secondo l’eredità della tradizione astrologica araba, ovvero Sadalmelik o alfa-Aquarii che deriverebbe da una espressione araba che significa “la fortuna del regno”. Ibn al-Hatim si riferisce in particolare a queste due stelle dell’Aquario celeste.

 

L’immagine che associa è quella di una donna che allatta, rievoca chiaramente una immagine materna, di protezione ma anche di prosperità e nutrimento.

 

 

Se vogliamo rivolgerci ad un’altra porzione del cielo, il Picatrix indica che questa mansione va dal grado 25° 42’ del Capricorno e termina a 08° 34’ dell’Acquario. In quest’area della longitudine zodiacale oggi incontriamo le stelle Terebellum un sistema stellare del Sagittario Celeste, che deriva dalla parola greca tetrapleuron un quadrilatero di stelle di quarta magnitudine. Incontriamo più avanti anche Dabih, non incontriamo più le stelle citate da ibn al-Hatim, ma l’area rievocherebbe comunque una “memoria” costellativa delle origini. A voi la scelta!

 

Realizzazione del Corno d’Ariete secondo le indicazioni di ibn al-Hatim.

  • La Luna deve trovarsi nell’area della mansione dove incontriamo le sue relative stelle fiduciarie, quindi 22°38’ Acquario a poco prima di 5°30’ Pesci. In questo caso indico la porzione di longitudine in cui contriamo le stelle fiduciarie indicate da ibn al-Hatim, nel rispetto del fenomeno precessionale.
  • Secondo l’autore dobbiamo lavorare di notte perché la Luna deve risultare visibile e configurata nell’area della mansione di nostro interesse.
  • Quindi la Luna deve essere appena sopra l’orizzonte, oppure nell’area culminante del cielo, in un orario notturno che permette la visibilità della Luna e delle stelle sul suo sfondo.
  • Dobbiamo operare sotto il cielo, non sotto il tetto di casa.
  • Le preghiere e le fumigazioni vanno rivolte al cielo.
  • Deve esserci una connessione tra operatore e cielo.
  • La Luna meglio se in fase crescente e in aspetto armonico con Venere e/o Giove, eviteremo aspetti della Luna con i malefici Marte e Saturno, eviteremo di realizzare l’immagine in presenza di novilunio o plenilunio o, peggio ancora, in presenza di un fenomeno di eclissi.
  • La Luna dovrà risultare di passo veloce (perché il passo lento rallenta gli effetti) e non dovrà essere configurata a pianeti retrogradi.
  • Se seguiamo le istruzioni di ibn al-Hatim (che onestamente preferisco) l’immagine può essere incisa su un corno d’ariete o di toro o di montone, quindi non necessariamente su pietra o su metalli preziosi, e quindi basta reperire un bel corno, un incisore manuale, quindi nel momento più opportuno creeremo l’immagine di una donna che allatta un bambino (come nella illustrazione precedente).
  • Incideremo anche il nome dello spirito reggente della mansione, ce lo dice ibn al-Hatim è Mahkāʾīl.
  • Incideremo anche la lettera khāʾ e il valore numerico 600.
  • La fumigazione consigliata è quella di legno aromatico con mastiche e un po’ di corno di ariete montone o toro.

Realizzato, lo custodiremo nella casa in cui vogliamo proteggere i suoi abitanti, umani e anche animali (inclusi i nostri amati famigli), protegge dai mali, dalle malattie, dai pericoli, conserverà la casa e propizierà ogni fortuna.

Almeno si spera!

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