In un articolo pubblicato in BRILL di Lucia Raggetti del 25 febbraio 2019, dal titolo “Apollonius of Tyana’s Great Book of Talisman“, professoressa ordinaria del Dipartimento di Filosofia, Storia della scienza e delle tecniche, dell’Università di Bologna, (link in bibliografia) scopriamo l’affascinante eredità di questo “magico” testo arrivato fino ai nostri giorni grazie alle ritraduzioni, recensioni e testimonianze arabe. Sono molte le opere attribuite ad Apollonio, una di queste è il Kitāb al-ṭalāsim al-akbar ovvero Il Grande Libro dei Talismani, versione araba del libro greco della saggezza e sapienza di Apollonio di Tiana (filosofo greco antico, seguace del neopitagorismo, insegnante, asceta del I secolo). Alcune parti interessanti del Kitāb sono state tradotte dalla ricercatrice e potrete consultarle nel link in bibliografia. In particolare, il documento che ho approfondito mi ha incuriosito nella descrizione di un Talismano Specchio, oggetti che ritroviamo anche nel medioevo e che spesso erano arricchiti di pietre, incisioni di nomi, e di parole magiche, per uso talismanico o propiziatorio, o come semplici amuleti o doni d’amore con funzioni di protezione, come vedremo più avanti.

Lo Specchio Magico nel  Kitāb al-ṭalāsim al-akbar

Nell’approfondimento di Lucia Raggetti, mi ha colpito molto la traduzione del Talismano Specchio tramandato dal Kitāb e che sarebbe stato ispirato dalle eredità di Apollonio di Tiana (troverete l’intera traduzione nell’articolo in bibliografia). Grossolanamente e in sintesi, le istruzioni di questo talismano indicavano che :

  1. La realizzazione di un talismano per vedere ciò che circonda, per vedere ciò che è nascosto, vicino e lontano, per vedere dalla cosa più bassa alla cosa più alta, fino allo zodiaco, alle stelle fisse, fino alla sublimità più alta, fino agli angeli, ai jinn e fino al luogo dei demoni, fino alla parte più lontana del mondo, e in ogni altro luogo anche estremo che diventeranno visibili con il permesso di Dio.
  2. I materiali consigliati per la sua realizzazione sono rame, ferro, piombo, argento, oro, vetro frantumato, è necessario modellare questi elementi per poi lucidare il tutto facendone uno specchio.
  3. Poi è necessario incidere una serie di nomi, che saranno incisi di venerdì nell’ottava ora.
  4. Questi i nomi da incidere (sono riprodotti nell’articolo, in arabo): il nome di Venere, il nome dell’Angelo di Venere e il nome dell’Angelo che presiede il mese dell’incisione.
  5. Andranno incisi sulla superficie esterna dello specchio.
  6. Poi una serie di gemme, e di ulteriori elementi, e di ulteriori nomi incisi, andranno a completare il manufatto, le pietre da montare intorno lo specchio sono sette, e sono gemme preziose.
  7. L’utilizzo dello specchio permetterebbe di mostrare ogni cosa, anche la più nascosta.

Una custodia per specchio, del medioevo

Nell’approfondire il talismano specchio del Kitāb al-ṭalāsim al-akbar ho pensato ai tanti specchi e custodie per specchi del medioevo, che spesso erano arricchiti di gemme e di incisioni particolari. Per esempio, nella collezione del Museo Corinium (nella città di Cirencester nel Cotswold in Inghilterra, sito archeologico che conserva materiale risalante al Neolitico fino all’epoca vittoriana, in particolare quello riprodotto nell’immagine è un porta specchio del medioevo, proviene dai diversi insediamenti romani, oggi scavi archeologici) incontriamo un oggetto che rievoca molto l’idea dello Specchio Magico del Kitāb .

Secondo la descrizione del museo: realizzato in lega di piombo, rame, e altri metalli, e amalgama di vetro, risale probabilmente alla fine del XIII o XIV secolo.  Presente un motivo floreale centrale a sei petali, circondato da due anelli concentrici con iscrizioni. Le iscrizioni stesse sono apotropaiche e a tema amoroso. La parte interna recita +A+G+L+A+A+L, una versione confusa dell’incantesimo “AGLA”. Si tratta di un acrostico, che prende la prima lettera di ogni parola della preghiera ebraica Atha Gebri Leilan Adonai (“Tu sei potente per sempre, o Signore”). Si pensava che questa preghiera proteggesse dalla febbre e si trova su una vasta gamma di accessori per abiti medievali. L’anello esterno, invece, è più complesso; +CARSDABORNON[…]IESVDRV. Questo è in parte latino e in parte francese antico, che combina le frasi a tema d’amore ‘CRAS DABOR NON HOBIE’ (Non mi verrà dato via, né oggi né domani) e ‘IE SU SUI DE DRUERIE’ (Sono un dono d’amore). Un’interpretazione completa di ciò potrebbe quindi essere: ‘Non sarò dato via, né oggi né domani. Sono un dono d’amore‘. Questo sembra agire sia come un appello personale al proprietario della custodia dello specchio, sia come un’affermazione diretta della sua funzione di regalo d’amore. Talismano o Amuleto, o semplicemente un dono d’amore in cui sono incise parole di protezione o fungenti scongiuro per propiziare la fortuna, che in qualche modo mi ha fatto pensare al talismano Specchio del Kitāb .

 

 

BIBLIOGRAFIA

Per l’articolo sul Kitāb al-ṭalāsim al-akbar
(LINK)

Museo Corinium
(LINK)

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