Omar è stato un matematico, astronomo, poeta, filosofo e astrologo persiano (1048 – 1131). Di questo autore mi incuriosiscono le sue proposte in riferimento agli Almuten sulle condizioni della vita e sui destini. Propone infatti una enorme quantità di Almuten per determinare la qualità e la natura di certe questioni della vita. Per certe questioni la determinazione dell’Almuten è veramente lunga e articolata, per esempio per la “fortuna e la sostanza” del nativo propone di determinare il pianeta che vince su:

  • sul grado di qualsiasi pianeta posto in casa due
  • sul grado della cuspide della seconda casa
  • sul grado del governatore della seconda casa
  • sul grado della parte di sostanza (Ascendente + Cuspide seconda casa – Signore della seconda casa)
  • sul grado del dispositore della parte di sostanza
  • sul grado di Giove
  • sul grado della parte di fortuna
  • sul grado del dispositore della sorte di fortuna

Per la questione della natura o tipologia della morte propone invece una determinazione più rapida. Dice di calcolare l’Almuten da:

  • dal grado della ottava casa
  • dal grado della Luna

Determinato questo Almuten, dice di osservare il pianeta con quali parti del cielo è configurato. Conferisce l’autore un certo ruolo alle immagini stellate, ovvero l’Almuten ricavato se configurato con certe stelle o certe parti di costellazioni zodiacali, potrà dare qualche informazione sulla natura della morte. Noto che questo tipo di osservazione, riferita quindi alle stelle e alle forme delle costellazioni, è ripresa anche da Guido Bonatti che quindi si ispira probabilmente anche ad Omar. Guido Bonatti per esempio esordisce dicendo che le “costellazioni” e le loro immagini poste nella ottava casa celeste, nonché quelle poste sul governatore della ottava, definiscono o definiranno qualcosa sulla natura della morte.

Nel caso di Omar l’autore dice di valutare l’afflizione dell’Almuten. Non specifica di quali afflizioni, ma è chiaro che ci riferiamo a certe condizioni di accidentalità e di essenzialità. Quindi indica che se l’Almuten o la Luna sono afflitti e si configurano con:

  • il serpente o lo scorpione celesti (si riferisce ad aree costellative, quindi lo Scorpione non è il segno zodiacale che è immateriale ma è la costellazione dotata delle sue luci specifiche) la morte sarà causata dal morso dei serpenti o a causa del veleno;
  • se l’almuten o la Luna sono afflitti nell’area della Lira, dell’Aquila o del Corvo celeste, la morte avverrà senza sepoltura e il corpo sarà cibo per gli uccelli;
  • se l’almuten o la Luna sono afflitti nel luogo dell’Ariete, Toro, Capricorno, Cavallo – quindi si riferisce alle aree costellative non ai segni dello zodiaco tropico – sarà ucciso a causa dei quadrupedi;
  • se l’almuten o la Luna sono afflitti nell’area della testa della medusa (praticamente Algol) gli sarà mozzata la testa.

Omar propone poi altre considerazioni:

  • se i luminari partecipano nel luogo della morte (casa otto) e sono afflitti dai malefici, significa una pessima morte;
  • se i luminari e Giove fossero tra loro opposti, la morte sarà per ordine del re;
  • se i significatori della morte sono afflitti sopra l’orizzonte, allora la morte sarà pubblica e nota, come la crocefissione;
  • ma se saranno sotto l’orizzonte, allora la causa della morte sarà per crollo (precipitazione) o per naufragio;
  • e se fossero invece combusti, i corpi non verranno mai trovati;
  • e quando la Luna è congiunta al Sole e a Marte in segno di fuoco o in quadrato a Marte in segno di fuoco, il nato morirà nel fuoco;
  • e quando il significatore della morte è afflitto e l’almuten è in segno di terra, il nato morirà per qualcosa che precipiterà su di lui;
  • se in segni di fuoco a causa del fuoco o di lupi e cani, in segni di aria sul patibolo o per mano di altri uomini, in segni di acqua a causa dell’acqua;
  • Marte in settima casa minaccia una morte per ferro o per fuoco;
  • quando Saturno signore della ottava casa è nella decima casa, in segno di terra, e in assenza di testimonianza dei benefici, il nato muore cadendo dall’alto;
  • quando Marte è nell’ottava casa con caput draconis minaccia la morte per strangolamento o soffocamento.

Ma poi dice, Omar, che nessuno muore di cattiva morte quando Giove o Venere sono nell’ottava casa.

 

Considerazioni finali

Rifletto su fatto che non è il primo autore che incontro e che fa un uso importante delle stelle e delle loro relative immagini per definire la natura delle morte, come osservato anche in Guido Bonatti e in altri autori precedenti.

Omar specifica “se l’almuten è afflitto”, deduco come è tradizione di questi autori che tutto il male indicato viene meno o è diminuito se l’Almuten è in condizioni dignitose e se ad esso unitamente alla Luna sono configurate le fortune del cielo.

/ 5
Grazie per aver votato!