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Categoria: ASTROLOGIA (Page 2 of 24)

Approfondimenti di astrologia tradizionale, indagine e ricerche, fonti e metodologie dell’astrologia a cura del sito almuten.it

Immagini Stellate e dei Pianeti – tratte da De fabulosis narrationibus XVI secolo

Alcune immagini stellate e dei pianeti tratte da

C. Ivlii Hygini, Avgvsti liberti, Fabvlarvm liber Eivsdem Poeticon astronomicon libri quatuor. Quibus accessererunt similis argumenti, Palæphati De fabulosis narrationibus liber I. F. Fvlgentii

XVI SECOLO

 

 

LINK EDIZIONE DIGITALIZZATA

https://archive.org/details/civliihyginiavgv00hygi/mode/1up?view=theater

 

 

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Pianeti all’APOGEO e al PERIGEO: IBN EZRA

Ibn Ezra, dalla cui eredità molti di noi usano le sue indicazioni per la determinazione del Signore della Genitura, quando spiega i cinque pianeti erranti (Mercurio Venere Marte Giove Saturno) in qualità di Signori della Natività, propone una ricorrente indicazione rispetto alla condizione di apogeo e di perigeo di un pianeta. Per esempio, nel caso di Saturno come Signore della Genitura dice che se Saturno ha buone condizioni di essenzialità, quando si mescola ai benefici e specialmente quando è prossimo o volge verso il suo “apogeo”, come in apogeo sono i benefici con esso mescolati, allora significherà che il nativo vedrà ogni sfortuna trasformarsi in fortuna.

La stessa questione la propone anche per gli altri pianeti candidabili a Signore della Genitura, dove la condizione di APOGEO pare essere quella migliore per un pianeta. Per quale motivo? La motivazione è legata ai “moti” dei pianeti che ci appaiono dalla terra, e quindi dipendono dal modello tolemaico degli epicicli.

L’Apogeo (geocentrico) di un pianeta è il punto dell’orbita di un pianeta dove raggiungerà la sua massima distanza dalla terra secondo quanto ci appare dalla terra.

Il Perigeo (geocentrico) di un pianeta è il punto dell’orbita di un pianeta dove raggiungerà la sua minima distanza dalla terra secondo quanto ci appare dalla terra.

Quando un pianeta è all’Apogeo il movimento del pianeta ci appare diretto e rapido.

Quando un pianeta è al Perigeo il movimento del pianeta ci appare retrogrado e lento.

Nei Giudizi agli Epicicli in effetti le due condizioni migliori di un pianeta sono il suo movimento diretto e la rapidità: queste condizioni significano la capacità, la sveltezza, l’ardire, l’acutezza, la prontezza, l’essere capaci di fare e agire. Mentre la condizione di movimento retrogrado e lentezza sono definite come condizioni che significano: cose recalcitranti, pigre, indisponibili, ambigue, non pronte a reagire, restie, indecise, cose vili e spregiudicate.

Ne consegue che la valutazione dell’apogeo e del perigeo evocata da ibn Ezra richiama la necessità dello studio degli epicicli che permettono di  studiare il pianeta non solo in base al segno che occupa ma anche in base ad altre condizioni astronomiche e di moto apparente che amplificherebbero la portata interpretativa finale.

 

 

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PESCI

Pesci. Uno dei segni d’acqua, femminile, uno dei segni notturni, settentrionale. Uno dei segni dell’inverno, bicorporio; nella sua parte finale il giorno e la notte saranno uguali (ovvero intende riferirsi all’ingresso del Sole in Ariete).  Le sue ore sono più brevi (ovvero è un segno di corta ascensione). Ha le membra mozzate e genera freddo e umidità che corrompe gli esseri viventi e le piante e significa l’acqua fetida.

 

Natura del segno

Sotto il suo segno i venti sono in aumento, la parte iniziale del segno è temperata, la parte centrale è fredda e la parte finale piuttosto calda. Quando è a nord genera venti, e quando è a sud genera acqua. Ha la forma di un pesce. Tutto ciò che è a destra è nella sua porzione, come anche il vento del nord, che è tra nord ed est.  La sua natura è fredda e umida e genera il cattivo catarro nel corpo umano. Il suo sapore è salato e insipido; il suo colore è verde e bianco e colori strani. Delle creature viventi gli animali acquatici sono nella sua porzione e ogni pianta ⟨acquatica⟩, cristalli, coralli e onice. Dei climi, il secondo è nella sua porzione, e la terra di Saba, Ṭabaristān, la regione settentrionale della terra di Ğurğān, una parte di Edom [Impero bizantino] e Alessandria. Nella sua porzione ci sono sinagoghe, rive di fiumi e laghi. Le sue lettere sono mem e ṣadi. I suoi anni sono 12, così come i suoi mesi; i giorni sono 30, e le ore 12. È segno muto e genera molti figli.

Primo volto o decano

Nel primo decano sorge la metà di un cavallo con due ali, l’inizio del fiume e la coda del pesce chiamato coccodrillo. Gli scienziati indiani dicono che nel primo decano sorge un uomo vestito bene, con un attrezzo di ferro in mano, che sta tornando a casa. Secondo Tolomeo, vi sorge la punta della coda dell’Orsa Minore, il ventre del Secondo Cavallo [Pegaso] e l’inizio del primo Pesce.

Secondo volto o decano

Nel secondo decano sorge la metà del fiume e la seconda metà di colui che striscia sulle ginocchia. Gli scienziati indiani dicono che vi sorge una bella donna bianca, che è seduta in una nave in mare e vuole sbarcare a terra. Secondo Tolomeo, vi sorge la coda dell’Orsa Minore [Ursa Minor], la mano della ⟨Donna⟩ Seduta su una sedia [Cassiopea], la spalla della Donna che non ha visto un marito [Andromeda], la testa della donna che è insieme al Cavallo [Pegaso] e il dorso del primo Pesce.

Terzo volto o decano

Nel terzo decano sorge la fine del fiume, la fine del pesce chiamato coccodrillo e il ricordo di colui che striscia sulle ginocchia. Gli scienziati indiani dicono che vi sorge un uomo nudo, che si mette la gamba sull’addome, che tiene in mano una lancia e grida perché ha paura dei ladri e del fuoco. Secondo Tolomeo, vi sorge l’estremità della coda dell’Orsa Minore [Ursa Minor], la metà del dorso della ⟨Donna⟩ Seduta su una sedia [Cassiopea], il petto della Donna che non ha visto marito [Andromeda], una parte del Filo di Lino [il cordone che lega i due pesci stellati], e la parte posteriore della Vipera [Cetus].

Giudizi sul segno Pesci

Una persona nata nel segno dei Pesci [ovvero, che ha i Pesci come ascendente della sua natività] sarà di media altezza, il suo corpo sarà misto; sarà pallido e con il petto largo; la sua barba sarà bella e la sua fronte stretta; la parte nera dei suoi occhi sarà più grande di quella bianca; ad alcuni di loro mancherà un arto; [il nativo in Pesci] ama dormire, è un mangione e un ubriacone; la sua mente non sarà tranquilla, sarà irascibile, morale e ingannevole, e la sua voce sarà sottile. Chi nasce nel primo decano [una persona che ha il primo decano dei Pesci come ascendente della sua natività] avrà un bel corpo e un bel viso, il suo petto sarà largo, avrà un neo sotto l’ascella o sulla pianta del piede.  Chi nasce nel secondo decano sarà basso, bello, con la barba nera e peloso; avrà un neo sotto l’ascella e sarà sprezzante con tutti. Chi nasce nel terzo decano sarà magro, con begli occhi e soffrirà di molte malattie. Chi nasce nella parte finale del segno si suiciderà.

Il segno Pesci del corpo umano governa i piedi e le dita dei piedi e tutte le malattie che li colpiscono. Causa emiplegia, foruncoli e lebbra; e, in generale, è uno dei segni delle malattie. Tra gli esseri umani, sottopone i baschi e i pescatori.

Gli Egizi dicevano che il dolore di Saturno in [Pesci] è nelle mani; Giove, nella parte superiore dell’addome; Marte, nelle gambe; il Sole, nelle pudenda; Venere, negli stinchi; Mercurio, nelle ginocchia; la Luna, nelle cosce.

È la casa di Giove, l’esaltazione di Venere a 27°, la caduta e l’esilio di Mercurio, il perigeo di Giove è ⟨Pisces⟩ a 23° in questo momento (nel momento in cui scrive ibn Ezra) e la Testa del Drago di Venere è nel suo segno a 23° in questo momento (nel momento in cui scrive ibn Ezra).

I signori della triplicità sono Venere e poi Marte, l’opposto di notte; la Luna è loro partner di giorno e di notte.  Il primo decano, secondo gli Egizi e i Babilonesi,  è ⟨ assegnato⟩ a Saturno, il secondo a Giove e il terzo a Marte; secondo gli scienziati indiani, il primo ⟨decano è assegnato⟩ a Giove, il secondo alla Luna e il terzo a Marte. Questi sono i termini degli Egizi e degli astrologi: Venere 12°, Giove 4°, Mercurio 3°, Marte 9° e Saturno 2°; e secondo Tolomeo: Venere 8°, Giove 6°, Mercurio 6°, Marte 5° e Saturno 5°.

La prima nona parte è ⟨ assegnata⟩ alla Luna, la seconda al Sole, la terza a Mercurio, la quarta a Venere, la quinta a Marte, la sesta a Giove, la settima e l’ottava a Saturno e la nona a Giove. La prima potenza della dodecatemoria è assegnata a Giove, la seconda a Marte, la terza a Venere, la quarta a Mercurio, la quinta alla Luna, la sesta al Sole, la settima a Mercurio, l’ottava a Venere, la nona a Marte, la decima a Giove, l’undicesima e la dodicesima a Saturno.

Dall’inizio del segno fino alla fine dei sei gradi, ⟨i gradi sono⟩ luminosi, poi ⟨vengono⟩ sei ⟨gradi misti⟩, poi quattro ⟨degradi⟩ luminosi, poi tre ⟨degradi⟩ vuoti, poi tre ⟨degradi⟩ luminosi, e poi due ⟨degradi⟩ misti.  Dall’inizio del segno fino alla fine dei dieci gradi, ⟨ i gradi sono⟩ maschili, poi ⟨come⟩ dieci ⟨gradi femminili⟩, poi tre ⟨gradi⟩ maschili, poi tre ⟨gradi⟩ femminili, e poi due ⟨gradi⟩ maschili.

Le fosse delle stelle: 4°, 9°, 24°, 27° e 28° grado.  I gradi che aggiungono bellezza e onore: 18° e 20°. Lì [nei gradi dei Pesci], tra le stelle superiori, ⟨ troviamo⟩ la spalla del cavallo, ⟨longitudine Pesci⟩ 18° al momento attuale, latitudine nord 31°, di seconda grandezza, un misto di Marte e Mercurio.

Gli altri segni zodiacali

Link, clicca qui.

FONTE
Abraham Ibn Ezra 
Introductions to Astrology. A Parallel Hebrew-English Critical Edition of the Book of the Beginning of Wisdom and the Book of the Judgments of the Zodiacal Signs Abraham Ibn Ezra’s Astrological Writings, Volume 5, nella traduzione e annotazione di Shlomo Sela.

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Traduzione da Latino a Italiano: Ranzovius, versi sui 7 pianeti da Tractatus Astrologicus De Genetliacorum

Nel percorso di Astrologia Tradizionale e Natura delle Cose, ci siamo imbattuti in alcune indicazioni di Ranzovius (Steinburg, 11 marzo 1526 – Breitenburg, 31 dicembre 1598 è stato un astrologo, umanista e generale tedesco) sui sette pianeti, descritti dall’autore in stile poetico, allegorico ed evocativo. La versione in latino è stata gentilmente trascritta in italiano da uno dei partecipanti al Gruppo 2024 e che ringrazio per la gradita traduzione.

I versi sono presentati da Ranzovius come “introduzionealle nature dei sette pianeti, nel suo Tractatus Astrologicus De Genetliacorum; lo stile poetico e allegorico intende risaltare alcune nature proprie dei luminari e dei cinque erranti, ogni verso richiederebbe un commento specifico sul perché di certe attribuzioni che non mancherò di proporre in futuri approfondimenti.

 

SATURNO

Corrompendo con l’odio e la peste maligna, il vecchio munito di falce divora i mortali con bocca crudele. Quando le sue labbra livide impallidiscono sempre in modo singolare, l’invidia serba nel cuore e un’occulta ambizione. Ripugnante, inerte, freddo sotto il petto resta intorpidito. Soccorre l’erede, fende col vomere la terra. (In altre parole) La nera faccia di vecchio, il passo lento, l’orribile barba, la chioma canuta, le membra consunte dalla vecchiaia. Tuttavia è dotato di ingegno e di spirito valente, ma sempre di gelo eterno rattrista la terra.

GIOVE

Dal suo astro giocondo rifulge sulla terra. Giove, donde viene detto padre benigno, ha in custodia leggi e giudici, fori, templi e città. Illustre per giustizia, fiorente di retti consigli, fa i graditi ai potenti; amante dell’onestà, solleva le nascite umili a più alta condizione.

MARTE

Ecco l’igneo Marte che scintilla di rossa luce. La bile ribollente suscita le accensioni del cuore. Gli sono graditi l’ira, la rabbia, il furore, le armi, la ferocia, la strage, il tradimento, la guerra e la rivolta. Più spesso arreca chiara fama di vittoria. Fa le liti da saccheggi e spartizioni. (In altre parole) Sotto Marte regnano l’inganno, il bottino, la strage e la violenza. Il tradimento, la guerra, il sacro si mescola al profano.

SOLE

Sole, occhio del mondo, autore della vita e della luce, solo l’uomo nel suo splendore ha il nome del sole. Crea i magnanimi, i giusti e spesso i superbi, colloca sul trono i re e i condottieri. Fa i longevi e i famosi per autorità, col suo potente favore reca splendidi doni da parte dei re. (in altre parole) Genera il Sole i sovrani splendidi, i giusti e talvolta i superbi, i forti d’animo, i nati sotto una buona stella.

VENERE

Vicina al Sole risplende Venere dal volto dorato. Attraente, graziosa per bellezza, regge i diritti dei potenti. Ama la gioia, le danze, i divertimenti, predispone l’ozio, da lei nasce l’amore e si genera il gioco. Gioisce della primavera, feconda la terra e l’acqua, concede agi alle nozze, le rende felici con la dote. (in altre parole) Apre la luce e schiude ai mortali il giorno datore di vita quando Venere subito flette il corso verso il Sole. A Venere sono riferibili gli uomini garbati, i profumi, la poesia, l’adulterio, i piaceri, la raffinatezza, i dolciumi, il lusso.

MERCURIO

Lieve Mercurio nell’etere si muove lungo brevi giri. Incostante, vario né si arresta immobile. Elargisce acutezza d’ingegno e versatilità nelle arti. Soave oratore a parole, poeta con la lira. E’ un abile mercante; mutevole, applica l’intelligenza al bene, la applica al male. (in altre parole) Mercurio forma i poeti divini nella loro arte, gli scaltri, i dotti, i dotati di parola suadente, i fedeli.

LUNA

La Luna risplende nelle umide tenebre con la candida luce del fratello (il Sole): crea i corpi carnosi, abita le rive erbose, solca gli azzurri flutti del mare. Nell’universo prende per sé l’ultima sfera (lett. “l’ultima casa”). Dona le nozze, dissolve regni e città, instabile muta le condizioni di vita. (in altre parole) L’astro della Luna è fugace, amico delle tenebre e della notte, femminile, vacuo, ombroso, mutevole, vano.

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Thema Mundi – di Daniela Capone | Esperienza condivisa #1-Gruppo2024

Con il gruppo 2024 abbiamo affrontato una premessa importante, quella del Thema Mundi, che ci ha portato a viaggiare nella Allegoria della Genitura del Mondo. Questo ha portato una partecipante del corso a proporre una personale disquisizione sul Thema Mundi, frutto della suggestione che l’approfondimento le ha scaturito. Questo percorso di astrologia ha l’obiettivo di rendere i partecipanti “fulcro” del percorso stesso, ogni partecipante è un protagonista e tutti sono chiamati a porsi domande e condividere i propri pensieri e punti di vista in un processo dialettico e di confronto che, per quanto mi riguarda, è imprescindibile nella via della conoscenza. In questa occasione, Daniela Capone ci offre una riflessione sul Thema Mundi.

PRESENTAZIONE – Nasco a Napoli 66 anni fa. Chirurgo di trincea in un pronto soccorso pediatrico ho sempre cercato di ritagliarmi qualche momento per avere “la testa tra le nuvole”. Negli anni sono stata affascinata istintivamente da materie che sembravano tra loro tanto distanti, astronomia, archeologia, psicologia, astrologia, filosofie orientali ecc..  Poi  pian piano ho intuito che un filo conduttore le univa tutte.  Il detto “come in alto così in basso”, il macro ed il microcosmo, la fisica moderna che finalmente sa di non poter spiegare tutto e così facendo lascia aperta la porta al mistero, le conoscenze incredibili degli antichi perdute nel tempo, sono tutti fattori che possono dare spazio ad una ricerca del trascendente e del senso della vita.  Sono convinta che esistano infiniti modi per “sentire” il divino che è intorno a noi perché il divino si pone nella disponibilità di chiunque anche di colui che ha pochi “strumenti”.. Esistono certamente modi diretti per i più puri di cuori, ce ne sono altri per chi, come san Tommaso, per una  impostazione scientifica o razionale ha bisogno di farsi tante domande. Questa è certamente una via più tortuosa ma se si ha il cuore aperto anche al mistero si può giungere lo stesso sulla stessa Via. (Per contattare Daniela: d.capone810 [chiocciola] gmail [punto] it).

 

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MIE CONSIDERAZIONI SUL THEMA MUNDI

DI DANIELA CAPONE

Tema allegorico, archetipico, simbolico. Rappresentazione del pensiero divino.

Simboli e metafore come spiegazione e divulgazione di conoscenze esoteriche troppo spesso riservate a pochi.

Grande meraviglia nelle conoscenze degli antichi che sembrano essere il risultato di una coesistenza delle anime con il proprio creatore. Descrizioni di particolari della genesi che solo ora vengono confermate da scoperte scientifiche recenti.

Partiamo da: Distinzione di Ficino di “due tipi di Sole” quello inteso come LUCE e quello inteso come “sfera” e quindi stella.

Questa meravigliosa intuizione di Ficino dei due tipi di Sole, Luce e sfera, trova la sua conferma nel fatto che dopo il Big Bang, ipotizzato quando ci si è resi conto che le galassie tra loro si allontanano sempre più e che quindi, a ritroso, un tempo dovevano essere state molto più vicine, si sono strutturate le prime ipotesi sui “primi minuti dell’origine dell’Universo”( vedi libro “i primi 3 minuti “ di Steven Weinberg del 1994 o il più recente “Genesi” di Guido Tonelli del 2020). Se della fase della “singolarità” per l’assenza di tempo e spazio nulla può dire la scienza, (ma forse proprio questo è IL SEGNO che viceversa vi possa essere lo spazio per l’intuizione di una Coscienza Cosmica,) molto si è ipotizzato sulle primissime fasi dell’universo dopo il Big Bang. La temperatura era vicina a 4 miliardi di gradi Kelvin e la densità era altissima così come l’energia sviluppata. In queste circostanze non vi erano ancora gli atomi, non sarebbero potuti essere stabili. Vi erano solo particelle subatomiche, alcune prevedibili solo in quell’ambiente così estremo, altre come quark e fotoni che sarebbero rimaste anche nell’universo come lo conosciamo oggi, ma comunque tali particelle, per il continuo scontrarsi con così grande energia si creavano e si distruggevano in frazioni di tempo infinitesimo. Ma soprattutto l’universo era buio. I fotoni, trasportatori di luce erano continuamente catturati e separati dalle altre particelle e il tutto aveva una densità tale che nessun fotone poteva liberarsi portando luce. Solo quando l’espansione del primitivo universo fu tale che la temperatura scese fortemente, le forze che legavano i fotoni in un denso “brodo primordiale” vennero meno e “la Luce fu”, come giustamente descritto da tutte le genesi cristiane e non.

Riporto da “I PRIMI 3 MINUTI” : l’UNIVERSO continuerà ad espandersi ed a raffreddarsi ma per altri 700 000 mila anni non accadrà molto di interessante. A quell’epoca la temperatura sarà scesa al punto in cui elettroni e nuclei possono formare atomi stabili; l’assenza di elettroni liberi renderà i materiali dell’universo trasparenti alla radiazione ed il disaccoppiamento di materia e radiazione consentirà alla materia di cominciare a strutturarsi in galassie e stelle. Questa descrizione scientifica e dei nostri tempi non sembra molto distante dalla traduzione di Conches in cui dice : all’inizio di quel giorno che brillò, primo tra tutti – cioè quella in cui lo splendore del cielo e gli elementi furono purificati…

 

 

Da notare che nel tema mundi, ( vedi immagine con l’uomo al centro ed i soli 7 pianeti in domicilio) sopra l’orizzonte, è posto un unico pianeta che è Saturno, che potrebbe essere considerato come il principio ordinatore, quel principio che ha purificato e regolato il caos permettendo la liberazione della luce e l’inizio di una manifestazione visibile.

A questo punto, un ipotetico osservatore avrebbe visto la luce per primo ma non ancora le galassie. Solo dopo il Sole, come “sfera” andrà a formarsi. Forse non è un caso che Franz ci parli di “ritorno” dicendo: … La letteratura antica ci riporta l’immagine di un segno che intende rappresentare il RITORNO al vigore di tutta la creazione….

Ed il Sole non si formerà nemmeno subito. Esso è infatti una stella di terza generazione la cui formazione sarebbe stata indotta dall’esplosione, circa 5 miliardi di anni fa, di una o più supernova/e nelle vicinanze di un’estesa nube molecolare del Braccio di Orione. ( wikipedia) Sarebbe tra l’altro questa sua origine da stelle molto più antiche la caratteristica che avrebbe permesso una certa abbondanza di elementi pesanti intorno ad essa necessari sia per la formazione dei pianeti rocciosi sia, sul nostro, lo sviluppo di atomi e molecole indispensabili alla vita.

In questo senso, dopo l’esplosione della supernova progenitrice del Sole, potremo immaginare un nuovo “caos” localizzato, seguito da un periodo “saturnino” di nuovo ordine che permette, ora sì, dalla Terra, di veder culminare l’Ariete come nuova energia primitiva di vita. E Saturno è ancora presente in Bilancia, in esaltazione insieme a Venere che è in domicilio, al Fondo cielo in 4° casa. Questa casa, misteriosa e profondissima considerata come “le fondamenta del mondo”, ove l’Intelligentia ( o forse potremo dire “la Coscienza Cosmica”) permea ogni cosa.

Ed è una Intelligentia che si pone proprio a fronte della Manifestazione arietina. Per certi versi potremo immaginare questi due opposti come Dualità nell’Ariete, Assenza degli opposti o Uno
nella Bilancia. Se postuliamo per un attimo come vera la visione o l’intuizione che dir si voglia che Platone ci racconta  ne La Repubblica, in conclusione del Libro X, (Vedi WiKipedia – Mito di Er) associate a filosofie orientali probabilmente anche in parte conosciute anche nell’antico mondo greco/mediterraneo, molte allegorie del tema mundi possono essere estremamente chiare.

Sappiamo che Platone credeva nella reincarnazione. (Riporto frammentariamente la descrizione fatta su Wikipedia). La persona giunta prima in casa 8° dove conosce le modalità della sua morte, arriva poi all’occaso, al tramonto, al discendente, casa 7°, quindi alla morte. Da qui la sua parte corporale è separata dall’anima. Qui vi è il taglio netto di Marte esaltato nella 6° casa. Qui le anime devono comprendere e liberarsi dai bisogni che in vita hanno condizionato le loro esistenze, devono farsi osservatori di se stessi e comprendere il peso e le limitazioni che tali bisogni, vissuti come limitazioni della condizione umana, hanno portato loro. Una sorta di liberazione dalle “malattie dell’animo” proprie di tutti noi.

Nella casa 5° ancora Marte nello Scorpione dà un secondo taglio, quello dei desideri. L’anima deve spogliarsi dai suoi desideri per essere finalmente libera, per perdere la necessità della dualità che le impediva il ritorno “tra le braccia del Padre” . L’anima si fa come seme ed humus nella casa scorpionica, pronta e disponibile per la volontà CREATRICE. Dio Padre ancora rappresentato in Saturno esaltato in Bilancia ma ora congiunto a Venere. Una sorta di Amore incondizionato e giusto che non dimentica alcun suo figlio neanche il più piccolo. Siamo nel punto più basso del tema, il punto in cui possiamo immaginare l’anima che si abbandona definitivamente alla Provvidenza, alla volontà del divino. Ma al tempo stesso la vita è qualcosa che richiama e, come il Sole dopo il tramonto non può fare a meno di sorgere il mattino dopo, così le anime ora diventate humus sentono l’impulso ad una nuova vita. Vita come esperienza, Vita come conoscenza che solo la dualità può concedere. Questa è la fase della scelta, la scelta della prossima esperienza da fare.

Siamo nella casa 3° dove Mercurio della Vergine ci fa da mediatore e ci aiuta nella scelta cercando la “vita” di cui maggiormente abbiamo bisogno come esperienza, perché la nostra evoluzione umana possa essere sempre più completa. Ovviamente dipenderà da noi se nella vita assegnata saremo capaci di imparare la lezione o se dovremo essere ripetutamente “ripetenti”

Platone ci dice:

Le figlie di Ananke ( la Necessità), le tre Moire, sedevano in cerchio poco distanti dalla madre: Cloto filava e cantava il presente, Lachesi, il passato; e Atropo, “colei che non può essere dissuasa” il futuro. Un araldo presentava le anime disposte in fila a Lachesi e, dopo aver preso dalle sue ginocchia un gran numero di sorti e modelli di vita, procedeva al sorteggio dell’ordine di scelta, avvertendo che ognuno sarebbe stato responsabile della sua scelta e che nessuno sarebbe stato troppo svantaggiato, poiché anche chi avesse scelto per ultimo avrebbe comunque avuto più modelli di vita tra cui scegliere. Dopo aver compiuto la scelta, ogni anima riceveva da Lachesi il daimon, il genio tutelare, che avrebbe sorvegliato che si compisse la vita prescelta; quindi l'anima doveva andare da Cloto, a confermare il suo destino, e infine da Atropo che lo rendeva immutabile. Le anime poi incamminavano attraverso la deserta e calda pianura del Lete.

Qui, alle sponde del Lete le cui acque portano alla dimenticanza di sé, perché l’esperienza avvenga senza interferire con il libero arbitrio, troviamo il Sole in casa 2, una casa inoperosa e buia perché il Sole qui è solo in potenza e senza coscienza di sé. D’altra parte siamo in un tema “notturno”. Il Sole deve ancora farsi strada per uscire all’orizzonte.

Ci dice Lachesi :

anime, che vivete solo un giorno (ephémeroi), comincia per voi un altro periodo di generazione mortale, portatrice di morte (thanotephòron). Non vi otterrà in sorte un dàimon, ma sarete voi a scegliere il dàimon. E chi viene sorteggiato per primo scelga per primo una vita, cui sarà necessariamente congiunto. La virtù (areté) è senza padrone (adéspoton) e ciascuno ne avrà di più o di meno a seconda che la onori o la spregi. La responsabilità è di chi sceglie; il dio non è responsabile.

Il Leone della casa 2 allora forse funge da soglia per l’anima perché se da un lato le dà coraggio per andare incontro alla vita, consapevole che l’anima comunque sarà esposta ad una sfida che sarà per lei sostenibile in ogni caso, dall’altro ne impedisce anche il ritorno indietro. Ormai la nuova vita è stata sancita da Anankè la Necessità.

Ci dice ancora wikipedia sull’interpretazione del mito di Platone:

il caso non assicura una scelta felice, mentre determinanti potranno essere i trascorsi dell’ultima reincarnazione. Scegliere, nella visione platonica, significa infatti essere coscienti criticamente del proprio passato, per non commettere più errori e avere una vita migliore. Le Moire renderanno poi la scelta della nuova vita immodificabile: nessuna anima, infatti, una volta operata la scelta, potrà cambiarla e la sua vita terrena sarà segnata dalla necessità. Le anime si disseteranno con le acque del fiume Lete, ma quelle che lo hanno fatto in maniera smodata dimenticheranno la vita precedente, mentre i filosofi, che, guidati dalla ragione, hanno bevuto poco o niente, manterranno il ricordo del mondo delle idee, di modo che, riferendosi ad esse, potranno ampliare la loro conoscenza durante la nuova vita ispirata e guidata dal proprio genio tutelare.

Da qui l’incarnazione. La gestazione e la nascita e quindi casa 1° l’Ascendente, dal grembo femminile della Natura e quindi lunare. Siamo alla PORTA DEGLI UOMINI.

Mi piace pensare che il tema natale di ciascuno di noi sia la rappresentazione di una sorta di “daimon” in grado di indicarci pregi e difetti della nostra natura e le atmosfere che attraverseremo
o che abbiamo attraversato più o meno consapevolmente per onorare la scelta fatta.

Di Daniela Capone

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Il Creatore di un Talismano | L’identità talismanica

Breve stralcio, di una prossima pubblicazione di un manuale sull’Astromagia e l’arte dei talismani.

[…] Chi è il creatore di un talismano?

Osservo come il creatore di un talismano incarni una serie di mitologie cosmogoniche, in particolare appare un imitatore delle opere di Dio. Come fa il demiurgo, il creatore di un talismano dà vita ad un oggetto animato, dotato di nature e di un destino o fato:

  1. l’intento del mago astrologo è creare un oggetto dotato dell’anima del mondo e intriso di virtù celesti, come Dio ha creato ogni cosa dotandola di proprietà e virtù secondo la Legge Naturale che regola questo mondo;
  2. come fa Dio nelle descrizioni ermetiche, il creatore di un talismano è a conoscenza delle virtù celesti e terrestri, dunque le mischia, le elabora, le attrae, le usa come fossero colori di un pittore, per realizzare la sua opera finale;
  3. attinge, cioè, alle infinite sfumature del mondo celeste e terrestre, anima l’oggetto talismanico di proprietà che vanno a costituire la struttura di una identità talismanica;
  4. infatti, tenta nella sua opera di unire: virtù vegetative che sono proprie del regno delle piante (uso di erbe, resine e altri elementi, in questo regno possiamo far rientrare anche i minerali, le gemme, ovvero le pietre utilizzate nell’arte talismanica); virtù sensitive che sono proprie degli animali (uso di sangue o parti di animali che rintracciamo in numerose misture destinate alle suffumicazioni ma spesso appaiono anche come elementi strutturali dei talismani, molti di essi sono creati su pelle di animale); virtù intellettive (che sono collegate alle parole del mago astrologo, agli inni, alle evocazioni, ma anche alla volontà stessa creatrice dell’operatore). Tutto ciò è poi plasmato di un fato o di un destino: sull’oggetto talismanico è impressa una architettura, un progetto di vita, è ciò che l’oggetto deve fare (che si ricollega al momento elettivo ovvero alla carta di nascita del talismano, all’uso delle immagini che hanno lo scopo di infondere nell’oggetto talismanico una sorta di destino, come può essere l’immagine definita da Della Porta di scopo, come per quella di due persone che si abbracciano e si baciano e che ha la finalità di imprimere nel talismano il suo compito, il suo destino, la sua finalità);
  5. questa complessa procedura è poi ritualizzata, sacralizzata da un atto che richiama l’idea di una cerimonia, come se il mago astrologo dovesse alla fine imporre un soffio finale all’opera creata, rendendola viva, cioè capace di esercitare alla fine una propria e autonoma virtù.

Nella magia astrologica naturale abbiamo ereditato una complessa e ricca letteratura non sempre congruente, spesso anzi contraddittoria, dove rintracciamo elenchi di stelle, immagini, pianeti, segni, decani messi in analogia a varie nature e proprietà, dotate di scopi talismanici. Il trattato sicuramente più complesso è quello che va sotto il nome di Picatrix, la cui paternità non è attribuita ad Ermete ma l’opera lo rievoca frequentemente. Il Picatrix è stato scritto originariamente in arabo, si stima intorno all’XI-XII secolo. Secondo i ricercatori consultati, il Picatrix è un concentrato di nozioni gnostiche ed ermetiche collegate al mondo arabo di Harra’n e sono evidenti le influenze sabee. L’opera presenta numerosi passaggi che non possono che essere definiti “ermetici”, proponendo o suggerendo una serie di indicazioni per la realizzazione di talismani ma anche per altre azioni magiche. Del Picatrix esiste una traduzione latina, nella premessa all’opera si narra che è stata tradotta dall’arabo allo spagnolo per ordine di Alfonso il Saggio; purtroppo però va considerato il fatto che l’opera originale non è sopravvissuta o comunque ancora oggi non risulta reperibile. A noi sono arrivate, dunque, ri-trascrizioni: non possiamo non considerare la possibilità di revisioni  come era solito accadere nelle ritraduzioni, dove spesso si aggiungevano od omettevano certe questioni per adattarle alla cultura dominante o alle preferenze culturali e ideologiche (e spesso religiose) del traduttore. Lo stesso Pingree ha evidenziato diverse contraddizioni nelle varie traduzioni del Picatrix consultate: in alcune di esse vi sono parti che in altre traduzioni non appaiono, gettando quindi un grande dubbio sulla genuinità del suo contenuto, specialmente di quello arrivato fino ai nostri giorni (come evidenziato dalla sua ricerca Between the Ghāya and Picatrix. I: The Spanish Version).

Sicuramente era presente nella biblioteca di Pico della Mirandola, era conosciuta da Ludovico Lazzarelli, cultore dell’ermetismo, ne parlano molti ed è più che logico ritenere che fosse presente una diffusione manoscritta in tutto il XV e XVI secolo. L’opera è un concentrato di filosofia naturale, ermetismo, concezioni e teologie cosmologiche, pratiche magiche. La struttura filosofica e gnostica dell’opera vede:

  1. l’esistenza di una Prima Materia ovvero Dio, un’entità che avvolge il tutto, una complessa architettura alla base della creazione di ogni cosa. È l’Uno;
  2. la Prima Materia è incorporea e aformale, da essa tuttavia derivano intellectus definita anche mens, lo spirito, la materia, gli elementi, e gli elementata;
  3. lo spirito è una entità che dall’alto scende verso il basso, esso si va a posizionarsi ubi caput est ovvero va ad aggrapparsi dove è presente materia;
  4. esisterebbe secondo l’idea del Picatrix una materia spirituale che appartiene alle stelle e una parte corporea che appartiene alle cose della terra;
  5. la materia che ci circonda sarebbe, secondo questa idea, permeata di materiale spirituale, che proviene dalle stelle; ogni oggetto, animato o inanimato, è dotato di spirito, ma la quantità e qualità di questa parte spirituale si legherà alla qualità della materia, destinando una unità altamente specifica;
  6. l’arte magica prevede quindi la capacità di indirizzare lo spirito nella materia;
  7. lo strumento più valido per realizzare quest’opera è il Talismano.

Il Picatrix nei primi capitoli stabilisce che tale opera non può essere compiuta da molti, ovvero solo da coloro che hanno padronanza e conoscenza dell’astronomia, della matematica, della musica, della metafisica, della filosofia naturale; il Mago deve compiere una profonda opera di conoscenza su sé stesso prima di poter realmente vedere gli effetti della sua opera. Deve incarnare, in un certo senso, il demiurgo perché il suo atto è divino, giacché attraverso la sua opera animerà i corpi, plasmerà gli oggetti di virtù e di spiriti: compiere ciò con superficialità e senza conoscenza e padronanza delle cose significa compiere opere pericolose, o inefficaci, o che si rivolteranno contro il mago o il portatore stesso.

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ACQUARIO

Acquario. Uno dei segni di aria, maschile, uno dei segni diurni, occidentale. Uno dei segni dell’inverno in cui rimane fermo [cioè è un segno fisso perché in esso la stagione non cambia]. Le sue ore sono più brevi delle ⟨ore⟩ uguali e i suoi tempi di levata sono storti (curvi). La sua natura è calda, umida e corruttrice, indica qualsiasi aria che distrugge la vita e qualsiasi vento che annienta e corrompe. La parte iniziale del segno è molto umida, la parte centrale è temperata e la parte finale genera venti. Quando è settentrionale porta la neve e quando è meridionale porta le nuvole. La sua forma è umana. Il sangue è nella sua porzione (ovvero è un segno sanguigno); il suo sapore è dolce; il suo colore è verde, zafferano e ocra. Gli esseri umani sono nella sua porzione come anche i demoni e qualsiasi persona deforme.

 

Natura del segno

Dei climi, il secondo è nella sua porzione, e l’Etiopia, al-Kufā, l’Hejaz e la terra dei Copti. L’acqua che scorre e i mari sono sotto di lui come anche i luoghi dove si vende il vino, nonché ogni paese montuoso, ogni luogo ben irrigato e le dimore degli adulteri; e ogni recipiente per attingere acqua è sotto di lui. Le sue lettere sono lamed e dalet.  Gli anni sono 30 e anche i mesi; i giorni sono 75 e le ore sei.

Primo volto o decano

Nel primo decano sorge la testa di chi tiene in mano un cavallo, un uccello dalla testa nera che cattura i pesci. Gli scienziati indiani dicono che vi sorge un etiope che è un ramaio. Secondo Tolomeo, vi sorge l’estremità della coda dell’Orsa Minore [Ursa Minor], la zampa della Gallina [Cygnus], la testa del Primo Cavallo [Equuleus] e la parte posteriore della costellazione del Capricorno e la sua coda.

Secondo volto o decano

Nel secondo decano si alza il corpo del cavallo e l’ala dell’uccello che cattura i pesci. Gli scienziati indiani dicono che vi sorge un etiope, molto nero; la sua barba è lunga; in mano tiene un arco, frecce e borse contenenti pietre preziose e oro. Secondo Tolomeo, vi sorge la coda dell’Orsa Minore [Ursa Minor], il corpo e la testa del Secondo Cavallo [Pegaso], l’inizio della costellazione dell’Acquario e il centro del ventre del Pesce Australe[Piscis Austrinus].

Terzo volto o decano

Nel terzo decano sorge la gallina e la parte posteriore ⟨ dell’uomo⟩ che tiene un cavallo in mano, e l’estremità dell’uccello che cattura i pesci. Gli scienziati indiani dicono che vi sorge un etiope, irascibile e truffatore, che ha i peli che escono dall’orecchio, porta una corona di foglie d’albero e gira da un luogo all’altro. Secondo Tolomeo, vi sorge la coda dell’Orsa Minore [Ursa Minor], il corpo del Cavallo [Acquario], l’estremità della costellazione dell’Acquario e la testa del Pesce Australe [Piscis Austrinus].

Giudizi sull’Acquario

Chi nasce in esso [ovvero chi ha l’Acquario come ascendente di natività] sarà basso; la sua testa sarà grande, uno dei suoi stinchi sarà più spesso dell’altro, sarà generoso, bello, si loderà, il suo unico desiderio sarà quello di aumentare le sue ricchezze e sarà sterile o avrà pochi figli. Chi nasce nel primo decano [una persona che ha il primo decano dell’Acquario come ascendente della sua natività] avrà un bel corpo e un bel viso e un neo sul petto e sul piede sinistro; sarà morale e di compagnia. Chi nasce nel secondo decano sarà alto, dal viso rubicondo, con un neo sulla schiena e sotto l’ascella, e sarà sempre triste. Chi nasce nel terzo decano sarà basso, con un bel corpo e un bel viso, rubicondo, con un neo sotto le ascelle, e amerà le donne. Chi nasce nella parte finale del segno sarà deforme nella forma e in tutte le sue imprese.

Nel corpo umano gli appartengono gli stinchi e tutte le malattie che li colpiscono, la bile nera, l’itterizia nera e l’escissione delle arterie; e ⟨ in una natività il cui ascendente è Acquario⟩ da 20° a 25°, indica una deformità degli occhi.

Degli esseri umani, governa ogni persona ignobile, i depressi, i marinai e i conciatori.

È [l’Acquario] la casa di Saturno e la casa di detrimento del Sole; nessun pianeta ha la sua esaltazione o la sua depressione ⟨ in Acquario⟩; il perigeo di Marte è attualmente in ⟨Aquario⟩ 12°. Secondo gli Egizi, il dolore di Saturno ⟨in Acquario⟩ è il collo; Giove (in Acquario), le mani; Marte (in Acquario), gli stinchi; il Sole (in Acquario), gli intestini; Venere (in Acquario), le ginocchia; Mercurio (in Acquario), le cosce; la Luna (in Acquario), le pudenda.

I signori della triplicità sono Saturno e poi Mercurio di giorno, e Mercurio e poi Saturno di notte; Giove è il loro partner di giorno e di notte.

Il primo decano, secondo gli Egizi e i Babilonesi, ⟨è assegnato⟩ a Venere, il secondo a Mercurio e il terzo alla Luna; secondo gli scienziati indiani, il primo ⟨decano è assegnato⟩ a Saturno, il secondo a Mercurio e il terzo a Venere.  Questi sono i termini degli Egizi e degli astrologi: Mercurio 7°, Venere 6°, Giove 7°, Marte 5° e Saturno 5°; e secondo Tolomeo: Saturno 6°, Mercurio 6°, Venere 8°, Giove 5° e Marte 5°. La prima nona parte ⟨è assegnata⟩ a Venere, la seconda a Marte, la terza a Giove, la quarta e la quinta a Saturno, la sesta a Giove, la settima a Marte, l’ottava a Venere e la nona a Mercurio. La prima potenza della dodecatemoria è assegnata a Saturno, la seconda a Giove, la terza a Marte, la quarta a Venere, la quinta a Mercurio, la sesta alla Luna, la settima al Sole, l’ottava a Mercurio, la nona a Venere, la decima a Marte, l’undicesima a Giove e la dodicesima a Saturno.

Dall’inizio del segno fino alla fine dei quattro gradi, i gradi sono scuri, poi vengono cinque gradi luminosi, poi quattro ⟨gradi⟩ misti, poi otto ⟨gradi⟩ luminosi, poi quattro ⟨gradi⟩ vuoti, e poi cinque ⟨gradi⟩ luminosi. Dall’inizio del segno fino alla fine dei cinque gradi, ⟨i gradi sono⟩ maschili, poi sette ⟨gradi femminili⟩, poi sei ⟨gradi⟩ maschili, poi sette ⟨gradi⟩ femminili, e poi cinque ⟨gradi⟩ maschili. Le fosse delle stelle: 1°, 12°, 17°, 22° e 29° grado.

I gradi che aggiungono bellezza e onore: 7°, 16°, 17° e 20° grado. Lì [nei gradi dell’Acquario], tra le stelle superiori, ⟨ troviamo la stella chiamata⟩ la bocca del pesce meridionale, ⟨ alla longitudine dell’Acquario⟩ 23° al momento (della trascrizione di ibn Ezra), latitudine meridionale 20°, di prima magnitudine, un misto di Venere e Mercurio. ⟨Lì troviamo⟩ la stella chiamata al-ridf, che si trova nella coda della gallina, ⟨alla longitudine Acquario⟩ 25° al momento attuale, settentrionale latitudine 60°, di seconda magnitudine, un misto di Venere e Mercurio. Lì ⟨ troviamo⟩ quattro stelle fioche nella Testa del Cavallo.

Gli altri segni zodiacali

Link, clicca qui.

FONTE
Abraham Ibn Ezra 
Introductions to Astrology. A Parallel Hebrew-English Critical Edition of the Book of the Beginning of Wisdom and the Book of the Judgments of the Zodiacal Signs Abraham Ibn Ezra’s Astrological Writings, Volume 5, nella traduzione e annotazione di Shlomo Sela.

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Astrologia Mondiale – Anno 2024 Italia

Questa mattina è stato trasmesso live l’approfondimento sul 2024 Astrologia Mondiale, trovate il link del video a fine articolo. Per semplificare, visto che la trattazione può risultare un po’ ostica per alcuni, sono stati evidenziati i seguenti punti:

  1. Ho affrontato la Profezione della Carta Astrologica dell’Italia ispirandomi a Domenico Maria da Novara che usava le carte delle nazioni o delle città elaborandole con la tecnica delle profezioni. Nell’approfondimento video è stato notato che la Profezione 2024 per la Carta della Repubblica Italiana attiverà la casa sette di Profezione e il Signore della Profezione sarà Venere. Questo rievoca delle cicliche precedenti. Le stesse profezioni passate hanno evidenziato problemi nella politica e nel potere esecutivo, questa profezione del 2024 (che avrà valore da Giugno 2024 a Giugno 2025) richiama la profezione del 1964 anno del così detto Piano Solo preceduto dalla caduta del Governo Moro. La Profezione 2024 si ricollega anche a quella del 2012 quando il Governo Monti annunciò le dimissioni al Presidente della Repubblica. La Profezione del 2024 si ricollega anche alle profezioni del 1952, 1976, 1988, 2000 segnati da momenti di crisi politica poi rientrate.
  2. Alla luce della Profezione 2024 è stata osservata la carta di ingresso del Sole in Ariete. Come signore dell’anno è stato scelto Saturno (per una serie di motivazioni spiegate nel video approfondimento). Saturno dell’ingresso del Sole in Ariete (che avendo un Ascendente in un segno fisso ha validità da marzo 2024 a marzo 2025) perfezionerà una quadratura al Sole della Repubblica Italiana a Dicembre 2024 e a Febbraio 2025. Questo ci indica ulteriormente una fase difficile per l’Italia in quanto il Sole è sempre significatore del potere o dei poteri che sono alla base della stabilità di uno stato (i poteri secondo il nostro ordinamento sono divisi in potere del governo, potere del legislatore, potere della Repubblica Italia, potere della magistratura, quindi sono i poteri che reggono lo stato a subire una possibile fase critica).
  3. Inoltre i pianeti dell’ingresso del Sole in Ariete si collocano in modo specifico sulla carta della Repubblica, in particolare Urano dell’ingresso del Sole in Ariete si congiunge alla Casa Sette della Repubblica Italiana.
  4. Il Signore dell’ingresso del Sole in Ariete è Saturno che realizzerà due quadrature al Sole della Repubblica Italiana: a giugno 2024 e febbraio 2025.
  5. La Luna dell’ingresso del Sole in Ariete sarà in quadratura alla Luna della Repubblica Italiana.
  6. Le direzioni della Carta della Repubblica Italiana vedono Marte di direzione raggiungere l’Ascendente della Repubblica in particolare nei mesi di Agosto e Settembre 2024.
  7. Questo mi ha portato a ritenere che è un anno delicato per l’Italia anche per questioni di politica esterna, e questioni economiche, ma anche per la stabilità stessa della maggioranza, del governo o dei poteri che reggono lo stato.
  8. L’ingresso di Plutone in Acquario interessa in particolare l’Astrologia Mondiale Moderna essendo un corpo entrato nel linguaggio delle tecniche contemporanee ed è estraneo alle tecniche tradizionali. Tuttavia. secondo la letteratura moderna il passaggio dei generazionali da un segno all’altro coincide spesso con dinamiche sociali e mondiali importanti. Nel 2024 il passaggio di Plutone in Acquario sarà definitivo e ci traghetterà verso nuove evidenze e potenti trasformazioni del tessuto sociale. Ho evidenziato come l’ingresso di Plutone va a toccare il Grado Zero dell’Acquario che è il grado della congiunzione precedente Giove-Saturno avvenuta a dicembre 2020 e che ha cambiato la triplicità ovvero da un mondo disposto dai Signori della Triplicità di Terra (dal 1800 a fine 2020) siamo passati ad un mondo che per i prossimi secoli sarà disposto dai Signori della Triplicità di Aria e dove il grado zero dell’Acquario coincide con un importante punto da monitorare. Questo fatto mi porta a ritenere che il 2024 è un anno importante e decisivo per le sorti del mondo e per le nuove direzioni che stanno emergendo anche a causa dei conflitti in corso.
  9. Questi punti elencano in breve quanto è stato affrontato nel video approfondimento, che per chi vuole può seguirlo nella sua versione integrale al seguente link

LINK VIDEO APPROFONDIMENTO – ASTROLOGIA MONDIALE 2024 CLICCA QUI

 

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Segno zodiacale: solare contro ascendente!

La prassi comune vuole che tendiamo ad identificarci con il nostro segno zodiacale. In genere quando diciamo di che segno siamo, indichiamo il segno occupato dal Sole nel momento della nostra nascita. Nella letteratura astrologica gli autori antichi tendevano invece a dare rilievo al segno dell’Ascendente, come informazione iniziale che oggi potremmo chiamare “tipizzazione” zodiacale. Cerchiamo di capire questa questione e come nasce l’idea di una identificazione del segno solare.

Chi siamo secondo l’Astrologia?

Intanto, è necessario premettere che se desideriamo analizzare il nostro essere con i metodi dell’astrologia non è sufficiente guardare il segno del Sole, o il segno dell’Ascendente. Questi possono solo identificare qualità generali del momento della nostra nascita. Tuttavia, per comprendere le inclinazioni per esempio psicologiche (chiamate inclinazioni dell’animo e della mente), le qualità lavorative e delle attività in genere (chiamate inclinazioni delle opere), il modo che abbiamo di amare (chiamato inclinazioni sessuali), i rapporti che abbiamo con l’eredità genealogica, con la questione de figli, il modo attraverso cui operiamo nelle diverse questioni della vita, è necessario appellarci a dei metodi astrologici che elaborano la nostra carta di nascita osservando più punti insieme, ed eseguendo una serie di calcoli complessi. Quindi, l’identificazione attraverso il segno solare o il segno dell’ascendente, o il segno lunare, è una procedura generale e semplificata, che permette al massimo una descrizione didascalica della nostra identità astrale.

Quando nasce l’identificazione attraverso il segno solare?

Non vi è traccia nella letteratura antica partendo da Tolomeo (II secolo d.C.) arrivando se vogliamo fino all’ultimo (secondo me) astrologo della tradizione degno di nota ovvero William Lilly (XVII secolo). Il Sole non è mai usato per identificare in senso generale un individuo. L’idea di usare il segno solare per tipizzare la nascita di una persona nasce tra 1800 e 1900 (praticamente tra XVIII e XIX secolo e si fa poi radicata nel XX secolo) per una serie di progetti rientrati nella “grande confutazione teosofica” che ha inquinato il sapere e le conoscenze con rivisitazioni moderne. Tuttavia non possiamo liquidare questo tipo di attribuzione con superficialità e dobbiamo comprendere la logica che vi è dietro tale attribuzione. L’Astrologia in particolare nel XIX secolo è stata rielaborata o revisionata con una forte influenza delle nuove dottrine che stavano nascendo in quel periodo, in particolare la psicologia del profondo è stata utilizzata dai praticanti dell’astrologia come metro di valutazione dell’astrologia. Va detto che in questo periodo la conoscenza antica dell’astrologia non era ancora del tutto emersa, oppure circolavano per lo più manuali e testi di difficile comprensione e traduzione. Questo ha permesso una trasposizione della psicologia del profondo verso il metodo astrologico. Ovvero è la psicologia e l’approccio teosofico ad avere proposto un nuovo modello di astrologia, tuttavia questo è stato dovuto alla non-conoscenza di tale dottrina nel suo antico sapere. Il ragionamento da cui si è partito è il “simbolo”: l’astrologia è stata in questi periodo storici vista non come metodo di lettura di un fenomeno celeste e naturale e della sua capacità apotelesmatica negli individui o nel collettivo (ovvero capacità di influenzare e inclinare) ma piuttosto il fenomeno celeste è stato visto come “proiezione umana” di un insieme di simboli importanti per la vita. Un po’ come un tifoso proietta il suo ardore e il suo amore nei confronti della bandiera della sua squadra preferita, verso i linguaggi astrologici sono stati proiettate le convinzioni personali. Da questo tipo di osservazione né deriva la Babele che ancora oggi è strisciante: ecco che non c’è più una considerazione polare nei fenomeni celesti (maschile e femminile) non c’è più contemplazione della natura e ricerca naturale delle analogie tra alto e baso, ecco che per alcuni la Luna è maschile per altri femminile, per altri il Sole identifica una certa cosa per altri una totalmente opposta, ecco che i nomi dei pianeti sono stati elaborati come “etimologie” o “divinità” quindi i significati dei pianeti e dei luminari derivano da “simboli” e non più da certi loro comportamenti nella grande Sfera Celeste vera matrice in cui si compie il miracolo dell’esistenza e della creazione. L’astrologia in questi tempi ha portato l’osservatore ad escludere la natura dal suo metodo e a vedere in essa solo una “proiezione ego-inclinata” dove è l’io, l’ego personale a decidere i significati secondo sensazioni personali e convincimenti soggettivi derivanti da cultura personale e influenze personali. Insomma, un grande caos. Il Sole è stato visto come simbolo della vita, come luogo dell’ego, poiché è l’astro più luminoso indentifica il nostro io, la nostra volontà di essere ed esistere, da questo tipo di ragionamento si è arrivati a vedere il segno zodiacale (solare) come segno di tipizzazione dell’io. Se rispettiamo i metodi dell’astrologia moderna (ad influenza teosofica e della psicologia del profondo) tale attribuzione ne rispetta il suo paradigma ma dovremmo però dire, per onestà intellettuale, che questo tipo di attribuzione parte dal XIX secolo, e non riguarda la dottrina astrologia precedente rappresentata da millenni di letteratura e di esperienze.

Nella letteratura astrologica antica perché si utilizzava il segno dell’Ascendente?

L’Ascendente, ma non solo, è rintracciabile in tutta la letteratura astrologica come punto di identificazione dell’essere. Ovviamente le descrizioni che provengono dall’antichità sono didascaliche e generiche e non erano assolutamente utilizzate poi in sede pratica. Ovvero quando un astrologo antico doveva studiare le inclinazioni di una persona, non riportava il significato generale dell’ascendente ma partiva solitamente nell’indicare il temperamento e il signore della genitura (quindi utilizzava dei metodi e delle elaborazioni per ricavarne le prime qualità inclinanti). Tuttavia molti autori antichi (come Firmico Materno e tanti altri) identificano e offrono delle descrizioni generali su “Chi nasce al sorgere di…” che significa “Chi ha come segno dell’ascendente… Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone e via dicendo” riportando poi indicazioni generali sull’Essere. L’Ascendente è visto come “punto” di una natività in cui sorge una parte di eclittica, ovvero sorge un grado dello zodiaco. Poiché nel metodo astrologico sono i fenomeni astronomici a indicare le qualità di una nascita, il segno ascendente identifica ciò che “sorgeva” nel momento della nascita, quel segno può darci qualche indicazioni sul nostro essere. In particolare poi l’Ascendente è stato da sempre utilizzato come indicatore delle qualità del corpo ovvero le sue caratteristiche, ne consegue che l’Ascendente può indicarci le nature del nostro corpo e darci prime indicazioni qualitative. L’argomento è sviluppato da molti autori ma in particolare Firmico (autore del IV secolo) prova a darci una spiegazione andando anche oltre il mero-Ascendente. Ci dice che i quattro angoli della nascita hanno virtù apotelesmatica ovvero non solo i pianeti causano apotélesma nell’essere ma anche i 4 angoli e i loro relativi gradi zodiacali plasmano una serie di nature (virtù apotelesmatica significa virtù naturale che plasma qualità specifiche nell’individuo). L’Ascendente identifica le qualità o nature del corpo perché il grado zodiacale qui posto è un segno che “sorge” e quindi diventa importante perché le sue nature che “sorgono” sorgeranno anche in noi. Firmico tuttavia va ben oltre e non si limita a dare indicazioni sulla natura dell’Ascendente, ma identifica anche gli altri segni angolari. L’autore identifica anche gli altri segni angolari quindi il segno che culmina (al medio cielo e  al fondo cielo) e il segno che tramonta (al discendente) elencando una serie di significati. Anche questi segni sono dotati di virtù apotelesmatica e andranno a indicare altre nature proprie.

Questa trattazione ci fa comprendere quanto – anche nelle versioni semplificate – il segno zodiacale fosse importante in sede inclinante, ma non in riferimento alla posizione del Sole piuttosto in riferimento a quei segni che posizionati negli “angoli” della sfera locale di nascita vanno a indicare certe nature generali che in parte possiamo poi rintracciare nel nativo. Prima di Firmico, Tolomeo non propone tuttavia alcuna semplificazione al riguardo, non indica le caratteristiche dei segni angolari, tantomeno quelli del Sole, possiamo quindi dire che è dal IV secolo d.C. che ha inizio questo genere di semplificazione dove il maggior riferimento è Firmico Materno che sistematizza i 12 segni zodiacali connotandoli di nature apotelesmatiche in riferimento ai segni posti nei quattro angoli della natività.

Significati dei 12 Segni posti nei 4 Angoli della Nascita, secondo Firmico Materno IV secolo

ARIETE

Virtù apotelesmatica quando segno dell’Ascendente

Indica molti mali nella prima gioventù, nega fratelli o ne risparmia uno solo fra molti e debilita il nativo per l’asprezza di un qualche male. La sua reputazione è sempre accompagnata da avversione. Le sostanze paterne non perdurano nel medesimo stato, ora dilapidate son disperse, ora dissipate sono nuovamente riacquistate. Egli darà ad alcuni l’impressione, a causa della sua grande generosità, di essere solidamente installato, ma ad altri la sua costante generosità sarà sgradita. Renderà i suoi favori ad ingrati e mai sarà equamente ricompensato. Avrà un carattere instabile e sarà sempre afflitto da vari dolori al capo.

Virtù apotelesmatica quando segno del Discendente

Trarrà i suoi guadagni da luoghi acquatici o umidi, sarà preoccupato da qualche timore e incorrerà un qualche pericolo di vita in luoghi deserti, scosso e agitato da una gran copia di pericoli, avrà viaggi frequenti e lunghi e certo un’infermità nascosta e la sua massima prosperità giungerà nella vecchiaia, sua moglie sarà soggetta ad attacchi di follia.

Virtù apotelesmatica quando segno del Medio Cielo

Chi nasce frequenterà uomini potenti e i suoi mezzi di vita gli saranno assicurati da ricchezze altrui, i suoi desideri si rivolgeranno a cose oneste, il suo patrimonio sarà continuamente soggetto a variare e quante volte lo perderà altrettante lo ricostituirà.

Virtù apotelesmatica quando segno del Fondo Cielo

Molto andrà vagando ed avrà pace solo dopo aver provato disagi e la sua vita cangerà per la multiformità delle sue azioni, godrà di condizioni di alta dignità, ora abbattuto sarà a livello più basso, tale disproporzione gli verrà a causa delle amicizie con i potenti, seppellirà la moglie e il primo figlio o per certo un suo figlio soffrirà di gravi infermità.

GLI ALTRI SEGNI

Puoi leggere gli altri segni consultando il relativo PDF nella sezione di Academia.edu LINK

 

 

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Oroscopo 2024: gli aspetti di transito al nostro segno solare (secondo le indicazioni di Robert Hand)

L’occasione di questo Oroscopo 2024 mi permette di segnalarvi un testo di Robert Hand che ben sintetizza i significati dei Transiti, tecnica moderna che tuttavia Hand ha saputo riportare e sintetizzare in modo eccellente mostrandoci i pianeti nel loro movimento orario, giornaliero, mensile, annuale, come narrazioni di un bioritmo. Per le previsioni personalizzate è necessario sviluppare uno studio più serio e professionale, infatti il transito non sempre mette in rilievo le aree di possibilità o di criticità anzi a volte non ci dicono nulla. Le direzioni primarie, accompagnate dalla tecnica del Signore dell’Anno di Profezione e dalle disposizioni della Rivoluzione Solare, sono gli unici livelli di indagine che permettono una analisi più approfondita e seria, i transiti uniti a queste tecniche di indagine diventano quindi potenti strumenti di individuazione dei tempi più importanti di realizzazione degli eventi. Inoltre, lo studio degli eventi futuri non può basarsi sulla mera interpretazione delle direzioni, profezioni e rivoluzioni, come ci insegna tutta la dottrina astrologica gli eventi della nostra vita sono già indicati dalla nostra carta di nascita. Quindi le tecniche previsionali hanno solo lo scopo di indicarci quando determinate esperienze, sfide, potenzialità (secondo i decreti della propria nascita) emergeranno o si faranno sentire.

Passiamo comunque nell’affrontare in modo generale l’anno in arrivo attraverso la tecnica dei transiti valorizzando alcuni pianeti specifici, quelli più lenti quindi Saturno e Giove in particolare. Poi altre curiosità sull’anno in arrivo indicate dalle attività dei pianeti generazionali Urano Nettuno Plutone secondo le indicazioni sempre di Robert Hand e del suo testo I TRANSITI edito da ARMENIA.

Per chi ha il Sole nei segni Gemelli Vergine Sagittario Pesci

Il Sole nei segni gemelli Vergine Sagittario Pesci nei gradi da 3 a 19 sarà interessato dall’attività di transito di Saturno in Pesci.

GEMELLI E SAGITTARIO

Robert Hand ci spiega che le quadratura di Saturno al Sole (che interesseranno in particolare GEMELLI E SAGITTARIO) vanno ad evidenziare un profondo conflitto perché ci sentiamo boicottati o impediti nell’agire con libertà, come se puntualmente qualcosa si frappone tra il nostro impulso verso l’esterno e un qualcosa che ci trattiene verso l’interno. Il conflitto è tra due poli decisamente diversi; uno che riguarda il senso del dovere che questi segni proveranno verso gli altri o verso certe circostanze della vita, l’altro polo riguarda il bisogno individuale e personale di libertà. Ciò che potrebbe emergere con il transito di Saturno è il non sentirsi appagati e gratificati dalla vita, questo potrebbe portarci a dare la colpa agli altri ovvero a quelle situazioni che ci rilegano in schemi e in dinamiche che ora sentiamo ingestibili e soffocanti. I segni Gemelli Sagittario saranno quindi spinti da un graduale e crescente bisogno di liberarsi da tutte quelle situazioni sociali, lavorative, affettive, famigliari, amicali, o riguardanti la convenzione e la quotidianità, che causano un senso di limite alla gratificazione personale. Questo potrebbe anche essere reale: ci rendiamo conto che alcune questioni della nostra vita, o aver dato troppo spazio agli altri, impedisce il dedicarsi pienamente ai propri bisogni materiali ed emotivi. Nel 2024 l’ingresso di Giove in Gemelli protegge il segno Gemelli ma porta qualche difficoltà ulteriore al Sagittario. Per i Gemelli il ruolo di Saturno è vessatorio ma ha lo scopo di guidare il segno ad una armoniosa liberazione da certi impedimenti, con avanzamenti e capacità di aggiustare le situazioni limitanti od opprimenti. Per il Sagittario invece la vessazione di Saturno dovrà necessariamente scontrarsi con l’idea di una separazione, un venir meno di certe abitudini o di certe consuetudini sarà vissuto come una fase fallimentare o con un po’ di smarrimento, per questo segno sarà necessario accettare l’idea di non poter soddisfare tutti e qualcuno dovrà necessariamente farsi da parte.

VERGINE

Robert Hand indica che le opposizioni di Saturno al Sole possono portare in superficie sentimenti di malinconia, possiamo cioè non sentirci capiti o compresi dagli altri, il transito però non è così difficile. Lo stesso Hand sottolinea come le opposizioni di Saturno permettono alla persona di rendersi conto di certe realtà della propria vita ma con lo scopo di porvi rimedio. Sotto l’influenza di questo transito potremmo vivere dei cambiamenti in corso: la nostra vita ci rendiamo conto che sta nettamente cambiando perché entrano nei nostri vissuti delle novità che riprogrammano gli obiettivi da raggiungere. Ciò non è di per se negativo, ma ci sottolinea la necessità di rendersi conto delle novità della vita in ambito sociale, relazionale, affettivo, amicale, e che queste novità cambiano certe regole, certe abitudini e certe aspirazioni personali. L’opposizione di Saturno crea anche una certa incapacità ad accogliere gli altri, o ci spinge ad essere più centrati su di noi: non accettiamo compromessi o il dominio degli altri e questo può avere l’effetto di portarci ad un distacco definitivo verso ciò che definiamo “passato”. Si chiude una porta? Oppure possiamo decidere di voltare pagina definitivamente. Giove in Toro sorregge il segno della Vergine in particolare nei mesi che vanno da Gennaio a Maggio, periodo del 2024 in cui sarete meglio valorizzati dalla dinamica Saturno/Giove e dove le scelte che prenderete ridisegneranno un nuovo schema, nuove regole, nuovi investimenti. Attenzione però da Giugno a fine anno, quando Giove in Gemelli vi segnala, in relazione a Saturno in Pesci, la necessità di rivisitare le risorse personali e materiali, gestendo meglio la vostra economia o cercando di fare dei tagli importanti, riprogrammando lo stile di vita, aprendo a cambiamenti nelle abitudini più radicali, rinunciando a qualcosa, e cominciando a riorganizzare i vostri rapporti affettivi, ma anche domestici o abitativi e lavorativi. Può nella parte finale dell’anno esserci un cambiamento decisamente importante per voi nelle questioni contrattuali o nel lavoro in generale.

PESCI

Saturno sarà congiunto a chi ha il Sole nel segno dei Pesci, in particolare quelli tra 3 e 19 gradi. Hand semplicemente (e saggiamente) ci dice che Saturno quando ritorna sul nostro Sole di Nascita significa un periodo di grandi responsabilità, nel bene o nel male. Non è dunque un passaggio negativo di per sé, ma intende valorizzare  una fase della nostra vita di grandi mutamenti personali, ci rendiamo conto con questo transito che la nostra prospettiva di vita è o sta cambiando. Con Saturno che ritorna sul Sole possono accadere molte cose nella nostra vita: cose importanti, profonde, che riguardano la vita personale, famigliare, come anche quella lavorativa, amicale, affettiva. A prescindere dal settore specifico, il comune denominatore è l’emergere di nuove responsabilità e il sentirsi in dovere verso qualcuno o qualcosa. Questo renderà il segno più premuroso ma anche più esigente nei confronti degli altri, c’è un forte desiderio di cambiamento, di rinnovamento. Nei primi mesi del 2024 Giove in Toro (fino a maggio in pratica) porterà trasformazioni importanti al segno dei Pesci, possono riguardare l’abitazione, trasferimenti abitativi, cambiamenti nelle dinamiche famigliari, ma anche un momento di maggiori responsabilità economiche e lavorative. Grazie al sostegno di Giove riuscirete in questi primi mesi a fare passi importanti e a riprogrammare con saggezza e con un gradevole senso dell’ordine le priorità della vita. Ma da giugno a fine anno 2024 Giove in Gemelli segnalerà la necessità di affrontare anche un sentimento di privazione, qualcosa nella vostra vita può venir meno o cambiare drasticamente e di fronte a questa nuova realtà dobbiamo essere in grado di riprogrammare noi stessi e darci nuove direttive e nuovi obiettivi da raggiungere.

Per chi ha il Sole in Cancro Scorpione e in Toro Capricorno

In particolare Saturno sarà molto costruttivo per questi segni dai 3 ai 19 gradi.

CANCRO E SCORPIONE

Hand afferma che il trigono del transito di Saturno al Sole evidenzia una fase della nostra vita dove le energie interiori sono per lo più in armonia, rappresenta cioè il periodo di preparazione per i momenti cruciali che si verificheranno con i transiti di Saturno successivi. I progetti lavorativi possono subire una fase di emersione o di maggiore stabilità, saremo capaci di realizzare, edificare e di stabilizzare i nostri intenti, sul piano delle relazioni affettive possiamo stringere importanti sinergie di coppia all’interno del concetto di coesione che può riguardare più in generale anche le questioni sociali quanto quelle famigliari. Ci sentiamo capaci di concretizzare e specialmente i primi mesi dell’anno, fino a maggio 2024, per il segno del Cancro l’appoggio di Giove fortificherà anche le finanze quanto le questioni materiali e abitative. Mentre fino a maggio 2024 lo Scorpione dovrà confrontarsi con l’opposizione di Giove che in relazione alla buona armonia di Saturno non indicherà una fase di difficoltà economica ma piuttosto una maggiore capacità di indirizzare i propri investimenti, in modo selettivo, questo può sicuramente portare il segno Scorpione a rinunciare a qualche lavoro o a qualche collaborazione o a qualche progetto troppo impegnativo per favorirne però altri più promettenti.

TORO E CAPRICORNO

Saturno sarà per questi segni in sestile. Hand vede in questo aspetto le stesse armonie del trigono, tuttavia nel sestile i segni sono portati a coltivare piuttosto che a raccogliere successi o traguardi. Dunque, è sottolineata una fase di maggiore dedizione nel lavorare per arrivare in futuro a certi obiettivi finali, può essere un passaggio per esempio importante nell’acquisire nuove conoscenze, per abilitarci in certe professioni acquistando titoli o riconoscimenti, ovvero è un periodo in cui tendiamo a coltivare la nostra immagine acquisendo nuove conoscenze e nuove capacità che ci ritorneranno utili nel futuro. Nel lavoro può significa un impegno dedicato ad ottenere riconoscimenti, nelle relazioni affettive una maggiore attenzione nei confronti del partner, un ascolto più attento per arrivare a nuove idee di stabilità e di coesione. Ovviamente Hand dice che gli aspetti armonici di Saturno non devono essere intensi come fortunati nel concetto tradizionale del termine, tuttavia fino a maggio 2024 sia il Toro che il Capricorno avranno il supporto di un Giove transitante in un segno amico (trigono) il che può portarci a definire i primi cinque mesi dell’anno come ideali per confermare, dare vita a nuovi progetti o a nuovi investimenti, per programmare certi obiettivi da raggiungere, per rafforzare il legame affettivo o per aprirsi a nuove relazioni. Nei restanti mesi dell’anno, l’azione isolata di Saturno e una inoperosità di Giove porterà i segni Toro e Capricorno ad una maggiore attenzione nelle cose del presente, una cura attenta al proprio corpo, e un portare avanti lavori di stabilizzazione, per un anno che possiamo definire comunque confortevole e rassicurante.

Per chi ha il Sole in Ariete Leone Bilancia Acquario

Saturno non sarà particolarmente parlante per questi segni. Questo indica una capacità di lavorare e portare avanti i propri obiettivi con maggiore libertà e senza eccessivi limiti. Tuttavia questi segni saranno coinvolti dai transiti di Giove.

ARIETE E LEONE

In particolare è Giove in Gemelli a indicarvi una finestra temporale importante per il 2024, da giugno fino a  fine anno. Hand afferma che Giove in sestile al Sole significa vedute ottimistiche, espansione, benessere, è il momento ideale per raggiungere il compiacimento. Si presenteranno molte occasioni promettenti e interessanti sia per il lavoro che per le questioni affettive-relazionali. Possiamo ottenere riscontri lavorativi, o avere promozioni; e nelle relazioni affettive in corso una maggiore stabilità e coesione verrà in superficie portando gratificazione. Non mancheranno le gratificazioni economiche, e il sestile di Giove al Sole (dice Hand) può aiutare i segni coinvolti a ricucire certi rapporti interrotti, sia di collaborazione che di tipo affettivo. Per i single possono esserci interessanti opportunità.

BILANCIA E ACQUARIO

Giove sarà in trigono in particolare da giugno a fine 2024. Hand afferma che il trigono di Giove al proprio Sole di nascita può coincidere ad un periodo molto importante dove fare nuove esperienze e cominciare a muoverci in nuovi capi della vita. Le energie interiori sono potenziate, abbiamo la sensazione di poter fare tutto ciò che vogliamo. Dice Hand che il transito può portarci ad accumulare troppo, a volere cioè con egoismo, da qui l’analogia ad una fase in cui siamo più portati ad ingrassare, dobbiamo allora sforzarci nell’indirizzare questo transito verso un’espansione sociale piuttosto che verso un’espansione dei vizi e dell’ozio. Tuttavia l’assenza di aspetti di Saturno può portarci a ipotizzare un 2024 veramente interessante per i due segni Bilancia e Acquario, a partire però da Giugno. Ripresa, riorganizzazione, fermezza, socialità, amore, espansione e sentimenti generosi saranno le parole chiavi dell’anno in arrivo.

Casi specifici: il passaggio di Plutone in Acquario

Poiché nel 2024 Plutone entrerà in Acquario, segnalo in particolare che i segni Leone Acquario Scorpione Toro saranno quelli più coinvolti dal suo passaggio. Tuttavia questo transito avrà effetto solamente per coloro che hanno il Sole in Leone Acquario Scorpione Toro nei gradi da 0 a 2.

LEONE – Plutone sarà durante il 2024 in opposizione, dice Hand che questo transito significa lotte di potere con gli altri. Il segno del Leone grado 0, 1 e 2 sarà coinvolto da una fase molto potente di trasformazione, ovvero a causa di cambiamenti sconvolgenti e potenti, il segno non intenderà portare avanti la propria vita come ha fatto fino ad ora ed esigerà cambiamenti forti e decisi. Per alcuni può significare anche il prendere decisioni che stravolgeranno la vita, cambiandola definitivamente.

ACQUARIO – Plutone sarà congiunto al vostro segno, per chi ha il Sole nei gradi 0, 1 e 2 dell’Acquario il 2024 segnerà una vostra rinascita, questo transito significa – riporta Hand – il venir meno di qualcosa di noi, c’è qualcosa del nostro essere che non ci serve più o che intendiamo mettere da parte definitivamente, per dare spazio invece a qualcosa di nuovo del nostro essere.

TORO E SCORPIONE – Plutone sarà in quadratura ai vostri segni, specialmente per chi ha il Sole nei gradi 0, 1 e 2. Hand sintetizza che significa crisi esistenziali, il transito ci porta di fronte ad una sfida importante che è quella di un fallimento o di una rinuncia, di una fine necessaria. Il senso di esclusione o di privazione che ne scaturirà, porterà tuttavia una totale rigenerazione verso realtà nuove.

Per i segni Gemelli, Sagittario, Ariete, Bilancia gradi 0, 1, 2, Plutone rigenera e porta molte fortune.

Casi Specifici: Urano transita nel segno del Toro

Il Sole interessato a questo transito è quello dell’Acquario, del Leone, del Toro e dello Scorpione, gradi  19 a 27. I segni intercettati dal transito di Urano vedranno un grande cambiamento di tipo critico, anche in questo caso si evidenzia la necessità di liberarsi da qualcosa di non più utile, ma che non abbiamo la capacità di riconoscerlo, è qualcosa di improvviso che emergerà e che ci metterà di fronte a delle scelte non più derogabili.

Per i segni Capricorno Vergine Cancro Pesci, gradi da 19 a 27, Urano armonico è una ventata di novità che ingegna e vi libera, con gratificazioni e successi importanti.

Casi Specifici: Nettuno transita nel segno dei Pesci

Saranno interessati in particolare Gemelli Vergine Pesci Sagittario, coloro che hanno il Sole in questi segni nei gradi da 25 a 29. Nettuno è per voi un banco di prova rispetto ai concetti di fantasia, illusione, annebbiamento, confusione. Questi specifici gradi sono chiamati a confrontarsi con la realtà della vita piuttosto che con chimere o immaginazioni varie che causano fraintendimento, confusione e una cattiva valutazione delle cose. Attenzione per questi casi specifici: molte delle cose attorno a voi potrebbero in realtà nascondere qualcosa di diverso, oppure potreste avere la tendenza al fraintendimento o al non riconoscere le cose per quello che sono.

Mentre Nettuno per i segni Scorpione Cancro Toro Capricorno, specialmente per coloro che hanno il Sole in questi segni nei gradi da 25 a 29, sarà promotore di creatività, ma anche di fantasie redditizie o capaci di rendere ingegnosa la vita e le attività lavorative, transito molto stimolante anche per le relazioni affettive, per innamorarsi, o per un momento di intensa filantropia, o semplicemente un vostro maggiore amore verso le persone più bisognose della famiglia, nelle relazioni affettive, o nelle dinamiche sociali.

 

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